venerdì 24 febbraio 2017

Verticale storica Cà del Bosco - 24/10/2016


Verticale storica Cà del Bosco
Riserva Anna Maria Clementi
Cuvèe annate 2007 - 2001 - 1999 - 1995 - 1989 - 1985

Teramo 24 ottobre 2016 Sala Ipogea.


L’evento - Tutto inizia in quel pomeriggio del 14 ottobre, dove scorrendo tra la posta in arrivo la curiosità e l’attenzione si soffermano su una mail dell’azienda “Cà del Bosco” che ci invitava come addetti stampa alla degustazione esclusiva di una verticale storica in programma a Teramo il 24 ottobre. Una grande curiosità oltre che una forte emozione non hanno dato spazio a dubbi o possibili impegni ed abbiamo subito confermato la nostra presenza.
Sensazioni che si riaccendono quel pomeriggio di autunno sin dall'ingresso in sala: un nuovo spazio per eventi “Sala Ipogea” ricavata nei sotterranei di quella piazza che tutti percorrono quotidianamente in auto ma in pochi credo possano immaginarne la bellezza.


Il carissimo Giampiero Cichetti in collaborazione con L‘AIS Teramo aveva organizzato tutto alla perfezione in ogni dettaglio: ho avuto l’impressione che  per anni avesse cullato dentro di sé questo sogno; diverse porte gli si sono chiuse ed ha dovuto, durante il percorso, abbattere non pochi ostacoli, come testimoniano anche le parole del patron dell’azienda dott. Zanella. Ma noi abruzzesi siamo così, se ci poniamo un obiettivo, a testa bassa, prima o poi contro tutto e tutti lo otteniamo.


D'altronde queste caratteristiche le ritroviamo tutte nell'azienda, più o meno nota a tutti, ma conoscendola meglio nei particolari nella maniacale ricerca della qualità, del rispetto che hanno per il territorio; uno dei motti aziendali infatti è “lasciare il territorio sano agli eredi”, rispettando il terroir evitando trattamenti chimici inquinanti.
L’azienda Cà del Bosco: Maurizio Zanella è l’interprete del un sogno che aveva sin da ragazzo, ovvero, creare una zona simile alla Champagne in Franciacorta; 


un’intuizione perseguita con tenacia, trasformata oggi in una splendida realtà. Questa storia dai risvolti fantastici, affonda le radici nel passato, quando la madre Anna Maria Clementi acquistò in località Erbusco, piccolo paese sulle sponde meridionali del lago d’Iseo,un casolare di campagna in un vicino bosco di querce detta appunto “Cà del bosc”.


Si comincia con soli due ettari di vigneto ma  sotto la guida di Maurizio quel casolare di montagna oggi si è trasformato in una delle più moderne ed avanzate cantine del territorio, in una regione che si è imposta da subito regole molto rigorose che poi negli anni hanno portato innumerevoli riconoscimenti come la prima Doc del 1967. Maurizio Zanella, oggi Presidente del Consorzio, è stato altresì lungimirante quando ha voluto al suo fianco Andrè Dubois, un grande stratega della champagne che ha contribuito alla crescita del  territorio “Franciacorta”, creando una delle “Maison” all'apice delle bollicine Internazionali.


Oggi gli ettari vitati sono più di 200 e ci si avvale da qualche anno della collaborazione tecnica di Stefano Capelli, enologo aziendale. 


Le tecniche utilizzate sono di assoluto rispetto ambientale: le uve raccolte manualmente in piccole cassette arrivano in una moderna cantina dove la tecnica e il sapiente lavoro dell’uomo lavorano in una sinergia perfetta; sono presenti ben due linee di lavaggio dei grappoli che vengono dapprima massaggiati dal movimento dell’acqua e poi rigorosamente selezionati a mano in maniera quasi maniacale.


Dalle migliori uve selezionate nei vari Cru, prodotto solo nelle annate migliori con l’esasperata ricerca della qualità, si producono i cosiddetti millesimati che a partire dall'anno 1989 vengono dedicati alla madre e ne portano il nome. Nasce così la prestigiosa “Cuvèe Anna Maria Clementi”, un calice che vede la luce solo dopo una scelta meticolosa delle uve, Chardonnay - Pinot bianco e Pinot nero, con vinificazione attenta e rigorosa, un degorgement in assenza di ossigeno usando un proprio brevetto ed un lungo affinamento che lo vuole sui lieviti almeno otto anni. Questa assoluta ricerca dell’eccellenza porta alla realizzazione del prodotto top dell’azienda, insieme al sogno realizzato di quel ragazzotto dal nome Maurizio che ha così portato la Franciacorta ai livelli di quei territori d’oltralpe chiamati Champagne.


Degustazione: Cuvèe Riserva Annamaria Clementi di sei annate 2007-2001-1999-1995-1989-1985 sboccate in occasione dell’evento con permanenze sui lieviti che vanno dagli otto anni del 2007 fino ai 30 del 1985.
Condotta magistralmente dalla sommelier "franciacortina" Katja Soardi.



Cuvèe Annamaria Clementi 2007
Varietà delle uve: Chardonnay 55%, Pinot bianco 25% Pinot nero 20%
Affinamento sui lieviti: 8 anni e 5 mesi. Dosaggio liqueur 1g/l
Annata e vendemmia: annata tra le più calde, con inverno secco e primavera calda; rare piogge a giugno.
La vendemmia inizia il 1° agosto e termina il 31. Lo stato della sanità delle uve è perfetto soprattutto per lo Chardonnay che registra una grande annata.
Ultimo nato in azienda colpisce per la sua brillantezza, dal fondo del calice il perlage fine e instancabile ci accompagna a lungo e quando lo portiamo al naso l’eleganza ci cattura rilasciando con dolcezza note agrumate complesse; una pera William importante che dopo un po’ lascia spazio a sentori di mela verde e una sapidità decisa emerge nella chiusura minerale. La grande annata dello Chardonnay si sposa a meraviglia con la struttura del pinot ed in bocca questo equilibrio è perfetto: molto persistenti le note classiche di crosta di pane, molto caldo all'ingresso chiude con una bella freschezza che pulisce il palato e annuncia lunga vita a questo giovane che non avrà difficoltà a seguire le orme dei suoi fantastici predecessori, mentre nel frattempo trova posto a tavola a tutto pasto.
90/100


Cuvèe Annamaria Clementi 2001
Varietà delle uve: Chardonnay 55%, Pinot bianco 25% Pinot nero 20%
Affinamento sui lieviti : 14 anni , sboccatura effettuata per questo evento senza aggiunta di liqueur d’expèdition.
Annata e vendemmia: L inverno molto lungo ha lasciato poco spazio alla primavera, dal mese di maggio in poi è stato subito caldo creando le condizioni perfette per la vendemmia che inizia intorno al 20 agosto.
Dorato e luminoso con sfumature verdoline, una carbonica sottile e persistente, si presenta cosi nel calice questo millesimo che riflette i colori di un lingotto e che al naso dapprima si fa attendere come una star e poi, poggiando su una mineralità persistente, lascia sempre con austerità note pasticcere e di miele; la chiusura è dominata da fiori gialli e frutta tropicale, con il salmastro che arriva come le onde su di una roccia.
Al gusto è sapido, fresco e molto elegante, con il Pinot nero che ogni tanto si affaccia e si fa notare, donando ampiezza e consistenza che indicano anche in questo caso una lunga vita futura.  
93/100        
  

Cuvèe Annamaria Clementi 1999
Varietà delle uve: Chardonnay 60%, Pinot bianco 20% Pinot nero 20%
Affinamento sui lieviti : 16 anni , sboccatura effettuata per questo evento senza aggiunta di liqueur d’expèdition.
Annata e vendemmia: L’inverno si ricorda molto freddo ma breve, la primavera fresca a cui seguì un’estate calda con molti temporali che resero la vendemmia difficile oltre che lunga; si iniziò il 26 agosto in presenza di piogge ripetute.
Una bella luminosità nel bicchiere: così si presenta questo calice dopo 16 anni di permanenza sui lieviti che con il suo vestito dorato incarna la nobiltà assoluta con un perlage sì lento, ma di una finezza incantevole.
Il naso è avvolto dalla dolcezza dei biscotti al burro a cui fanno seguito frutta gialla e secca.
Le stesse note le ritroviamo al palato con questo gioco di bolle che ripuliscono e invitano a sorseggiare di nuovo, mentre le note speziate e di pasticceria riemergono insieme ad una avvolgente mineralità, non persistente ma decisa.
88/100


Cuvèe Annamaria Clementi 1995
Varietà delle uve: Chardonnay 55%, Pinot bianco 25% Pinot nero 20%
Affinamento sui lieviti : 20 anni , sboccatura effettuata per questo evento senza aggiunta di liqueur d’expèdition
Annata e vendemmia: Inverno e primavera regolari seguite da un’estate torrida con le viti in leggera sofferenza e vendemmia posticipata a settembre con rese molto basse.
Millesimo che taglia il nastro della Docg e che si presenta un po’ come i precedenti in una veste dorata impreziosita da perlage che sembra infinito.
Sotto il naso si manifesta senza esitazioni: molto intenso e persistente seppur con eleganza, frutta gialla tropicale e frutta secca, spezie dolci sempre con molta delicatezza ed eleganza.
In bocca continuano l’avvolgenza e la rotondità che vengono sempre sorrette da una gradevole freschezza, anche se la sensazione della durezza sembra essere sovrastata. Alla fine emerge sferzante con un brio, un po’ come la primadonna che riavvolge il mantello prima di abbandonare la scena.
96/100


Cuvèe Annamaria Clementi 1989
Varietà delle uve: Chardonnay 35%, Pinot bianco 35% Pinot nero 30%
Affinamento sui lieviti : 26 anni , sboccatura effettuata per questo evento senza aggiunta di liqueur d’expèdition
Annata e vendemmia: Inverno secco e freddo, primavera fredda e umida con molte piogge. Estate non particolarmente calda, rese molto basse. Vendemmia iniziata il 1° settembre.
Il giallo dorato ormai è predominante in un perlage non molto persistente: al naso arriva  decisa una nota salmastra e poi di pietra focaia che non lasciano spazio a sentori fruttati, esclusa una breve apparizione di mela cotta e sottobosco umido.
Al palato arriva elegante con leggero velo di freschezza nonostante la lunga carriera; la bella presenza della sapidità lenta e sottile lascia la bocca fresca e di nuovo desiderosa del bis.
90/100


Cuvèe Annamaria Clementi 1985
Varietà delle uve: Chardonnay 35%, Pinot bianco 35% Pinot nero 30%
Affinamento sui lieviti : 30 anni , sboccatura effettuata per questo evento senza aggiunta di liqueur d’expèdition
Annata e vendemmia: Inverno secco e freddo, primavera molto più calda del solito con anticipo vegetativo, estate calda torrida  a pari del 2003 e del 2007, vendemmia che inizia ai primi di settembre, che fa un po’ riflettere se paragonata agli ultimi anni; poca idratazione e rese basse.
Annata storica per tutto il panorama vitivinicolo nazionale, tantissime perle create in questa meravigliosa annata ed il nostro attore ne è un valido rappresentante.
Dopo il lungo riposo (30 anni sui lieviti!) sale in scena con una veste dorata di una luminosità incantevole, con il vivace perlage che sembra invitarci ad aspettarlo, dovendo raccontare 30 anni di storia.
La curiosità di metterlo sotto il naso è tanta e non esitiamo a farlo: un bouquet infinito, complesso ed elegante, con iodio salmastro a cui segue una nocciola decisa che si fa sentire a lungo prima di lasciare la scena al balletto delle spezie dolci (zafferano, cannella, noce moscata, pepe bianco), tutte immerse in fondo caldo di pasticceria.
Al palato è sorprendentemente pronto: la bolla aiuta a sciogliere tutta la rotondità con cui le note dolci avevano avvolto il palato; meno complesso al naso ma puntuale  nella chiusura fresca ed elegante.
Un vino al quale bisogna dedicare un’appendice diversa e speciale, ovvero la premiazione con la medaglia d’oro.

98/100




Livio Di Sante
(Presidente CdG)


Per vedere le foto dell'evento clicca QUI

mercoledì 22 febbraio 2017

CdG NEWS n.04/2017



EVENTI ENOGASTRONOMICI

DATA
ORA
LUOGO
EVENTO

22/02/2017
19.00
Ristorante Borgo Spoltino - SP 15 Selva Piana Mosciano Sant’Angelo (TE)

LA NATURA POTA (FERISCE) GLI ULIVI
Dopo la grande nevicata che ha creato enormi problemi al nostro vivere tranquillo, la condotta organizza una serata dedicata alla riflessione sulla situazione che si è venuta a creare nel nostro territorio ed in particolare sulle piante degli olivi che sono stati danneggiati in maniera considerevole e quasi si potrebbe considerare che siano stati potati dalla natura, ma purtroppo non è così e di conseguenza dobbiamo valutare il da farsi. Lo faremo insieme a due esperti il Dott. Luciano Pollastri Agronomo funzionario della regione Abruzzo settore Agricoltura ex ARSSA e il Maestro potatore Gennaro Montecchia, che ha collaborato proficuamente con la nostra condotta per i corsi di potatura che abbiamo  organizzato negli anni passati. L’incontro inizierà presso il ristorante Borgo Spoltino di Mosciano Sant’Angelo località Selva Alta alle ore 19 di Mercoledì 22 Febbraio 2017  e proseguirà con la cena successiva con il seguente menù:
Prosciutto, lonza e salame della val vibrata
Giuncata, ricotta di pecora, pecorino semistagionato di Cortino, 
Formaggio fritto, insalata di verza con noci, insalatina di verza rossa marinata con mele nostrane,
Insalata di finocchi con arance, cavolfiori al vapore
Zuppa di fagioli tondini e rape
Insalata di farro con ortaggi
Gnocchetti con broccoletti e guanciale
Spezzatino di maiale in umido
Pizza dolce
Degusteremo i vini dell’azienda Centorame di Casoli di  Atri e saranno: Pecorino Scuderie ducali e Montepulciano d’Abruzzo Scuderie ducali
Moscato rallo
Il costo della partecipazione è di euro 25 e le prenotazioni tassativamente devono pervenire entro domenica 19 febbraio 2017  0858071021  3486832769   


23/02/2017
20.00
ENOTECA PER BACCO - VIA DEL VERDE N.19 – LANCIANO (CH)
VINO E – E’ DONNA
Incontro e dibattito sull’influenza della figura femminile all’interno del mondo del vino e dell’enogastronomia in genere.
Saranno nostri ospiti il giornalista Massimo Di Cintio, la produttrice e rappresentante dell’Associazione “Le donne del vino”, Valentina Di Camillo ( Tenuta I Fauri ) e la Chef Cinzia Mancini della Bottega Culinaria Biologica.
Durante il dibattito degusteremo i vini di Tenuta I Fauri accompagnati dai piatti della Chef ospite.
21 posti disponibili solo su prenotazione
Per informazioni su dettagli, costi e prenotazioni chiamare lo 087240039


23/02/2017
20.30
Rist. Font’Artana -  Picciano (PE)
Convivio del Maiale Nero CinghiaCintato.
Il ristorante Font’Artana dei coniugi Di Giovacchino è stata premiata con la “Chiocciola” dalla Guida alle Osterie D’Italia 2017 .
La “Chiocciola” è sinonimo di ricerca qualitativa continua della materia prima , dell’utilizzo dei prodotti del territorio, dell’elaborazione di una cucina tradizionale , un riconoscimento a livello Nazionale che da lustro  a tutto il Territorio Vestino.
 La tematica della serata sarà il Maiale Nero CintaCinghiato allevato dall’azienda agricola Le Ginestre di Loreto Aprutino, il Sig. Mauro Di Zio titolare dell’azienda agricola ci parlerà di questo particolare maiale e delle tecniche di allevamento.
In abbinamento ai piatti egregiamente elaborati dai Coniugi Di Giovacchino degusteremo i vini dell’Azienda Praesidium di Prezza (AQ).
Il titolare dell’azienda Praesidium il Sig. Ottaviano Pasquale ci parlerà della Viticoltura di Montagna.
L’Azienda Praesidim produce Vini biologici di alta qualità nel rispetto dell’ambiente e del territorio, numerosi sono i Premi Nazionali ed Internazionali ottenuti.
Infine degusteremo i prodotti dell’azienda agricola Pasqualone di Penne, come l’olio Extravergine di oliva e la passata di pomodoro a Pera d’Abruzzo.
La quota di partecipazione  è di 30 euro.
Info e prenotazioni: Tommaso 3337511547


24/02/2017
20.15
Fattoria Teatina - Via Pietro Nenni 210 - San Giovanni Teatino (CH)
Degustazione Spagna
Parleremo dell'uva più rappresentativa della produzione spagnola: il Tempranillo!
Rioja e Ribera del Duero saranno al centro della degustazione nella quale non mancheranno i racconti tra parole e immagini del recente viaggio in terra spagnola.
Il costo è di 10 euro ed il numero dei posti è limitato a 16.
Prenotazioni a pierbenai@gmail.com


24/02/2017

RIST. NINI’ – PIAZZA GIARDINO 1 – MONTESILVANO (PE)
Una cena a lume di candela e a basso impatto energetico: siete pronti?
Venerdì 24 febbraio torna M'illumino di Meno, la festa del risparmio energetico organizzata ormai da 13 anni da Radio2 per sensibilizzare tutti ad un uso più consapevole delle risorse.
Ninì aderisce con una cena che valorizza alimenti poveri in chiave#gourmet, in una suggestiva atmosfera a lume di candela.
Antipasti
- Cipolla nella cipolla
- Vellutata porri e patate
Primi
- Raviolo di farina cotta, ceci e baccalà
- Calamarata funghi e peperone dolce
Secondo
Baccalà tiepido su crema di peperoni e cipolla marinata
Dolce
- Cornucopia con ricotta, cannella e frutti di bosco
Vini in accompagnamento selezionati dalla nostra carta
Costo a persona: €40,00.
Per prenotarvi chiamateci allo 0854689174 oppure scriveteci un’email a ristorantenini@gmail.com


24-25/02/2017
20.30
CONFRATERNITA DEL CIF E CIAF - Via Piano di Coccia, 26 - Rosciano (PE)
Menù
tagliere del contadino
pallotte cacio e uovo
straccetti di lonza al balsamico
verdure in padella con salsiccia
zuppa di cipolla abruzzese
bucatini all’amatriciana
anellini alla pecorara
stinco di maiale al forno
coniglio alla cacciatora
patate e insalata
vino, dolci, caffè e amari
Prenotazione al 3914331348
€.18,00/20,00 (rimborso spese)


25/02/2017
20.00
FATTORIA BUCCICATINO -  Contrada Sterparo 34 -  Vacri, (CH)
MENU' A BASE DI BACCALA' E DEGUSTAZIONE DEI VINI AZIENDALI
€ 30,00
INFO E PRENOTAZIONI: 0871720004 - 0871720273 -buccicatino@libero.it


26/02/2017
11.00
Ristorante Locanda La Corte a San Lorenzo di Beffi (AQ).
cereali & cereali
programma:
Ore 11,00 Visita al Birrificio Agricolo di Goriano Sicoli (BAG).
Ore 13,30 Degustazione delle birre abbinate a piatti preparati con diversi cereali preparati dallo chef Simone Valloni
Quota di partecipazione €.30,00 (soci AIS €.25,00).
Informazioni e prenotazioni al delegato AIS Massimo Maiorano 320.0481198 oppure somm. Gianluca Cianfaglione 08647991


27/02/2017
20.00
Rist. "Il Cenacolo" via Duca degli Abruzzi -  Francavilla al mare (ch)
Carnevale d'Abruzzo Slow "Il mangiare di Patanello"
per trascorrere insieme una serata alla riscoperta dei sapori tipici della tradizione carnevalesca.
Ospite della serata il re del carnevale Patanello!
Il tema della festa sarà "I presidi e le comunità slowfood Abruzzo"
Vi aspettiamo in maschera!!!
Soci 18€ - Non soci 23€
Info e prenotazioni Roberto 3294857586 – Daniela 3292710689


28/02/2017
20.00
Dalla Padella alla Brace - Contrada Rivullo, 2 - Monteodorisio (CH)

i Vini Veneti sulle Vie Della transumanza
Cena degustazione.
Quota di partecipazione €.40,00.
Informazioni e prenotazioni alla delegata AIS Angela Di Lello 3913803033 oppure Angelo Sarchione 087369739


01/03/2017
14.30/17.30
Il Casale delle Querce - Contrada Casali, 86 - Nocciano (PE)

ai“s”upplementari
la potatura: incontro in vigna
Quota di partecipazione €.25,00.
Prenotazioni alla segreteria AIS Abruzzo

03/03/2017
20.00
Ristorante Pizzeria Antico Lago - Via Roma 25/A - Avezzano (AQ)

Cinque Cerasuolo… Che Pizza!
Ma che è!? Rosso… Bianco… Rosato?
Alla scoperta di cinque Cerasuolo d’Abruzzo DOC profondamente
diversi, specchio di un territorio, figli dell’uomo che li ha modellati. Li scopriremo, uno ad uno, abbinandoli alla pizza del nostro amico e Sommelier Alessandro! Quattro tipologie di pizze, ed una “Amatriciana”, per parlare di un vino poco conosciuto, spesso … incompreso.
Quota di partecipazione €.20,00 (da saldare alla prenotazione).
Informazioni e prenotazioni al delegato AIS Massimo Iafrate 3202687608.


04/03/2017


ViaGGio a caserta
In collaborazione con la delegazione AIS Chieti, visita alla Reggia di Caserta, poi saremo ospiti di una cantina della zona con degustazione e pranzo. A seguire visiteremo l’Enoteca storica “La Botte”.
Per informazioni sul programma completo e costi contattare la delegata AIS Angela Di Lello 3913803033 oppure Marianna Benvenuto 3274658752


06/03/2017
18.00
Hotel Plaza - Piazza Sacro Cuore, 55 - Pescara

la VernaCCia di oristano
i lieviti di superficie: alla scoperta di un universo profumato
Manuela Cornelii racconta la magia della flor.






11/03/2017

Villa Maria Hotel & SPA - C.da Pretaro - Francavilla al Mare (CH)

seminario comunicazione e proGrammazione DiDattica
Per informazioni rivolgersi alla segreteria AIS Abruzzo.

11/03/2017
10.30

Visita all’azienDa Velenosi.
Via dei Biancospini, 11 - Ascoli Piceno
Un punto di partenza per scoprire i vini delle Marche.
Previsto servizio autobus con partenza alle ore 08,30 dal terminal di Vasto.
Informazioni e prenotazioni alla delegata AIS Angela Di Lello 3913803033


CORSI – LEZIONI - SEMINARI



DATA
ORA
LUOGO
EVENTO



Hotel Villa Medici - Contrada Santa Calcagna, snc, Treglio (CH)

NUOVO CORSO AIS CHIETI
Vuoi diventare anche tu un Sommelier ed entrare a far parte della grande famiglia Ais? Il 16 Febbraio avrà inizio il Primo Livello del Corso di qualificazione per Sommelier, vieni ad iscriverti dalle 19:30 in poi, per approfondire con noi la tua passione per il vino ed il buon bere.
Le lezioni si svolgeranno, secondo il calendario, dalle ore 20:00 alle 22:00.
▪16.02 Presentazione del corso
▪23.02 Viticoltura
▪02.03 Enologia 1
▪09.03 Enologia 2
▪16.03 Esame Visivo
▪23.03 Esame olfattivo
▪30.03 Esame Gusto-olfattivo
▪06.04 Spumanti
▪20.04 Vini Passiti
▪04.05 Legislazione
▪11.05 Birra
▪18.05 Distillati
▪25.05 Le funzioni del Sommelier
▪26.05 Visita in una cantina
▪01.06 Autoverifica

Per qualunque info contattaci



20.00/22.15
HOTEL OLIMPIA – AVEZZANO (AQ)
CORSO SOMMELIER AIS
Come ogni inizio anno noi della Delegazione AIS Marsica siamo pronti a far partire un nuovo percorso formativo per diventare Sommelier, proprio ad Avezzano!
La sede dei nostri corsi è l'Hotel Olimpia, l'orario delle lezioni è dalle ore 20,00 alle ore 22,15
Ecco di seguito le date ed elenco delle lezioni Primo Livello:
lunedì 30 gennaio La Figura del Sommelier
lunedì 6 febbraio Enologia 1
lunedì 13 febbraio Viticoltura
lunedì 20 febbraio Enologia 2
lunedì 27 febbraio Tecnica Degustazione Visivo
giovedì 9 marzo Tecnica Degustazione Olfattivo
lunedì 13 marzo Tecnica Degustazione Gusto olfattivo
lunedì 20 marzo Vini Passiti
lunedì 27 marzo Funzioni Sommelier
lunedì 3 aprile Spumanti
lunedì 8 maggio Birra
lunedì 15 maggio Distillati
martedì 16 maggio Legislazione
martedì 23 maggio Autoverifica
sabato 27 maggio Visita Cantina


Ogni lezione tre vini in degustazione, guidate da esperti Sommelier abilitati
Tanti relatori diversi vi guideranno alla scoperta di un mondo, che solo alla fine del percorso, comprenderemo essere un... Universo!
Tanta conoscenza, tanta professionalità ed un modo nuovo di condividere una esperienza che rimarrà per tutti unica.
Nessun requisito necessario, se non il desiderio di conoscere, di crescere insieme, per diventare tutti Sommelier.
Contemporaneamente al nuovo primo livello, diamo inizio all'ultimo atto di chi, nel gennaio 2016, ha intrapreso la strada per diventare sommelier. Parte quindi parallelamente il terzo livello che, a giugno, diplomerà tanti nuovi e motivati sommelier AIS!
Due corsi in contemporanea!
Per info ed iscrizioni contattare:
Delegato Massimo Iafrate 3202687608
Ufficio Ais Abruzzo 0854503074
E' possibile inviare una mail agli indirizzi di posta elettronica:


25/02/2017

IST. AGRARIO RIDOLFI – SCERNI (CH)
CORSO: GLI AROMI DEI VINI: - LE BASI MOLECOLARI.
Condizioni speciali per l'adesione ai due corsi sugli aromi "Le basi molecolari" e "Sentori di ossidazione e riduzione". Quote ridotte per iscrizioni entro le date specificate sul programma. ...continua




Corso: MICROBIOLOGIA ENOLOGICA
NATURA, EVOLUZIONE E FUNZIONI DELLA MICROFLORA NEL PROCESSO DI VINIFICAZIONE - STRUMENTI E APPROCCIO ALLA GESTIONE CONSAPEVOLE DEL MICROBIOTA ENOLOGICO
Negli ultimi anni l'interesse da parte degli addetti ai lavori e dei consumatori relativamente alla sostenibilità dell'agricoltura è andato via via crescendo. Grazie a nuove tecniche di indagine si è compreso l'importante ruolo che i microrganismi rivestono nel processo di vinificazione, dal vigneto alla cantina. Al di là delle strategie produttive applicate il microbiota, cioè l'insieme dei microrganismi, influenza fortemente la biologia delle vite e il processo di vinificazione, determinandone gli esiti qualitativi e quantitativi. Purtroppo la microbiologia della vite e del vino rimangono ancora materia per "addetti ai lavori" per le oggettive difficoltà nello studio e per la mancanza di strumenti di conoscenza adeguati a chi non lavora nel modo accademico.
Date e sedi:
12 dicembre 2016 - ore 9h00 - Sinergo, Nizza Monferrato (AT)
13 dicembre 2016 - ore 9h00 - Vassanelli Lab, Bussolengo (VR)
14 dicembre 2016 - ore 9h00 - Enopiave, Tezze di Piave (TV)

23 gennaio 2017 - ore 9h00 - Polo di Tebano, Faenza (RA)
24 gennaio 2017 - ore 9h00 - Isvea, Poggibonsi (SI)
25 febbraio 2017 - ore 9h00 - Ist. Tec. Agrario C. Ridolfi, Scerni (CH)

È prevista una quota ridotta per le iscrizioni che perverranno entro il 30 novembre 2016 per le prime tre date ed il 10 gennaio 2017 per quelle successive.




punto vendita di Fattoria Teatina - Via Pietro Nenni 210 - San Giovanni Teatino (CH)
Aperte le iscrizioni al Corso di avvicinamento al Vino che inizierà a marzo presso il punto vendita di Fattoria Teatina
Quattro incontri con degustazioni e spero tanta allegria.
A questo link troverete la locandina e qui  il programma. Chi volesse ulteriori info può scrivermi qui o chiamarmi al 3498075274.


EVENTI NEI DINTORNI

Cena con delitto
Sabato 4 marzo 2017 alle ore 20.00
Cantina Siliquini – Castel Di Lama
Sabato 4 marzo una nuova trama per una nuova Cena con Delitto: “La finta setta”. In scena i teatranti di “Pozzaì’bbè”. Ceneremo accompagnati dai vini bio della cantina e ci trasformeremo tutti in detective per trovare la soluzione. Una serata divertente, coinvolgente e ad alto tasso adrenalinico!!!
L’appuntamento con i Cuochi Pasticcioni è alle 20.00 alla Cantina Siliquini di Castel di Lama. All’arrivo piccolo aperitivo con il formaggio "Bianco" e i sottaceti Fontegranne insieme a verdure pastellate e crostino verze e guanciale. Poi ci sistemiamo a tavola in attesa che ci venga servita la cena. Degusteremo: Crostino con salsiccia e fili d’arancio, Sformatino di ricotta con polvere di noce moscata e Polentine al sugo e ai porcini. Poi Mezze maniche alla norcina e Arrosto di maiale con patate al forno e per finire i cantuccini con il vino cotto.
In abbinamento i vini biologici dell’Azienda: Felicitas Bollicine 2016, Offida Passerina 2015 “Dom Monelia”, Offida Pecorino d.o.c.g. 2015 “Donna Antonia” e Rosso Piceno Superiore 2013 d.o.c. “Villa Cese”
Tra un piatto e l’altro il gruppo teatrale dei “Pozzaì’bbè” metterà in scena la rappresentazione del giallo con delitto con tema: "la finta setta". A fine cena saremo tutti coinvolti per scoprire l’assassino, l’assassina o gli assassini. A chi vince  in premio  una confezione di vini dell’azienda!!!
Il numero dei posti è limitato!!!
Contributo di partecipazione € 25,00  (Bambini dai 15 ai 20 euro secondo l’età!)
Informazioni e prenotazioni telefonando al 336.638020
Pace e Libertà, Lotta e Speranza!

Prossimi appuntamenti:
Venerdì 10 marzo, dalle ore 19, in collaborazione con l'Associazione "Viandante", Cena aperitivo itinerante nelle stanze di Villa Cicchi (Rosara-Ascoli Piceno) con il Professor Cesare Catà
Sabato 18 marzo, cena alla Cantina Terra Fageto. Ci sono Peppecotto e Maurizio Digiuni con la loro Cucina d'Artista!
La Cantina Siliquini si trova in Contrada Villa Cese 26 a Castel Di Lama (AP). Si raggiunge percorrendo la strada Salaria e a Castel Di Lama girare verso nord seguendo l’indicazione “Carabinieri” o “Pro loco” e poi allo stop a sinistra salendo verso la collina per 1 km e 300 metri.


COMUNICATI

SERVIZIO WHATSAPP IN MODALITA' BROADCAST DEGLI EVENTI CdG

SERVIZIO WHATSAPP IN MODALITA' BROADCAST DEGLI EVENTI CdG
Abbiamo attivato un nuovo servizio che ti informerà degli eventi organizzati e promossi dalla Confraternita del Grappolo usando la diffusissima App per smartphone WhatsApp. con l'invio della relativa locandina.
Per attivare le notifiche di CdG INFORMA su qualunque smartphone è sufficiente inviare un messaggio WhatsApp con testo MSG ON al nostro numero 3287347561 e specificando il tuo nominativo.
In ogni caso non riceverai spam e non sarai soggetto ad alcun costo aggiuntivo da parte nostra. Ti invieremo in modo totalmente gratuito l'evento CdG.
Come provare il nuovo servizio di CdG INFORMA:
1) Assicurarsi di avere WhatsApp installato sul proprio smartphone.
2) Aggiungere alla rubrica il nostro numero 3287347561.
3) Inviarci un messaggio WhatsApp con testo MSG ON e nominativo.
Invieremo i messaggi in modalità broadcast, quindi i numeri resteranno riservati e non potranno essere visti dagli altri iscritti.
La Confraternita del Grappolo li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare le notifiche, basterà inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp sempre al numero 3287347561, scrivendo MSG OFF.
Usa questo servizio per essere sempre informato...e grazie dell'attenzione.
Gianpiero Laviano
Segretario CdG



GDA “Tenuta Ferrante”
Nuovo gruppo di acquisto proposto dalla Confraternita del Grappolo: un’azienda giovane che dalle dolci colline di Lanciano presenta la propria produzione.
I sei ettari con filari a guyot forniscono la materia prima selezionata con rigore, per la vinificazione affidata all’esperienza del nostro amico enologo Carmine De Iure.
A vostra disposizione le seguenti tipologie:

Cococciola Brut – €.6,00
Spumante di facile interpretazione, fresco e sbarazzino, ideale per l’accoglienza degli ospiti o per un aperitivo veloce. Vispo sul palato con leggera nota finale di dolcezza.

Cococciola Terre di Chieti IGT “100 Pensieri” 2016 - €.5,00
12 ore di contatto tra le bucce e il mosto prima della pressatura soffice e due mesi di affinamento sulle fecce, regalano a questo vino i sentori resinosi che si mescolano ai fiori di acacia e alla mela verde. In bocca si fa apprezzare per la giusta sapidità.

Pecorino Terre di Chieti IGT “Mantocà” 2016 - €.6,00
Solamente quattro ore di contatto con le bucce per ottenere minore intensità cromatica e maggiore finezza. Frutto maturo ed erbe aromatiche fanno da corredo al naso, persistenza e calore alcolico accompagnano il sorso che ricorda vini più maturi.

Cerasuolo d’Abruzzo DOC “Magenta” 2015 - €.5,00
Criomacerazione per 12 ore e pressatura soffice per un tono delicato del colore.
Trama leggera solo nell’aspetto visivo, sfodera in bocca potenza nella sua grande alcolicità. Per piatti decisi. 

Montepulciano d’Abruzzo DOC “Nicò” 2015 – €.5,00
Pressature non estreme vengono eseguite per evitare l’estrazione di tannini duri e ottenere questo giovane vino dalla piacevole morbidezza.
Il particolare equilibrio tra la vinosità d’impatto e la morbidezza speziata del finale lo rendono di facile beva e adatto a mille abbinamenti.

Montepulciano d’Abruzzo DOC “Desiderio” 2011 - €.10,00
Prodotto di punta, ottenuto da uve mature selezionate e affinamento per dodici mesi in barrique. Classici i toni scuri e maturi di amarena e prugna, avvolti da terziari speziati dolci di forte presenza. Un vino intenso e di corpo, già pronto ora.

Vino cotto - €.7,00
Una partita sfortunata di collante dei tappi rischiava di comprometterne l’integrità. Su consiglio dell’enologo, lasciare alla bottiglia il giusto tempo per l’aerazione dopo l’apertura, in modo da far svanire il sentore fungino. Sul palato non ne resterà traccia.
Un bel prodotto di vecchia tradizione, con gli zuccheri sostenuti dalla giusta acidità caratteristica, tra i contorni di spezie, frutta essiccata e caramello.

S'intende che anche questi prezzi sono al netto dell'IVA.
Info e prenotazioni 3287347561


RACCOLTA FONDI PER ATTREZZATURE E MATERIALI UTILI A SOSTENERE L’ECONOMIA RURALE DELL’APPENNINO AQUILANO E DELLE ZONE LIMITROFE COLPITE DAL SISMA E DALLE ABBONDANTI NEVICATE
#SOStienileTerreMontane
#EmergenzaCentroItalia

Terremoto, neve e blackout hanno messo letteralmente in ginocchio una parte importante dell’Appennino centrale. Ci siamo tutti resi conto come la struttura socioeconomica portante di queste aree, legata al mondo agrosilvopastorale, sia stata criticamente colpita. Purtroppo, soprattutto nelle aree montane, l’emergenza è ben lungi dall’essere superata e le economie locali sono prossime al collasso, con il rischio di provocare l’abbandono definitivo di questi paesi. Allevatori, coltivatori e produttori stanno lottando senza sosta per continuare a garantire il presidio sul territorio e la sopravvivenza di produzioni di eccellenza. Case e stalle però sono crollate, alcuni animali sono morti di freddo e di fame, altri non producono più latte a causa dello stress, molte strade sono interrotte e diverse aree sono ancora totalmente isolate. Occorrono foraggio, mangimi, gasolio, reti metalliche, mungitrici… le aziende hanno bisogno di tutto!

Al fine di rispondere alle esigenze più urgenti ed immediate, in special modo dei piccoli e piccolissimi produttori ed allevatori che operano in provincia dell’Aquila e nei comuni limitrofi, la Condotta SlowFood dell’Aquila vuole lanciare una raccolta fondi per dare un aiuto concreto. Coniugando le donazioni con una puntuale rilevazione territoriale dei bisogni, per  giungere a risolvere in maniera diretta le criticità specifiche, anche le più elementari, senza passaggi intermedi. 

Per dare un contributo, si può effettuare una donazione tramite bonifico bancario direttamente sul conto corrente dedicato, al seguente IBAN IT64 M033 5901 6001 0000 0149 064  (Banca Prossima – Filiale territoriale adriatica) 
Causale: #SOStienileTerreMontane
Intestato a: Condotta SlowFood dell’Aquila

Per quanti, effettuando la donazione, dovessero necessitare di ricevuta fiscale, si prega di inviare i dati per la fatturazione al seguente indirizzo mail: slowfood.condottalaquila@gmail.com 

Nel rispetto della più completa trasparenza, la Condotta - tramite la propria pagina Facebook - si impegna a dare comunicazione settimanale degli importi delle donazioni, del saldo progressivo e di ogni cifra impegnata.


Sono Rinaldo D’Alessio titolare dell’Azienda Agricola La Mascionara, con sede in Campotosto, nonché Presidente del “Consorzio per la tutela e la valorizzazione de L’Amatriciano”, con sede in Via Roma snc, 67013 Campotosto (AQ) info@pecorinoamatriciano.it.
Assieme all’Azienda Agricola di D’Alessio Gaetano, mio fratello, siamo soci, come altre 12 aziende agricole, del Consorzio per la tutela e la valorizzazione de L’Amatriciano. Il Consorzio nasce nel 2014 con lo scopo di tutelare la popolazione agricola del territorio dei Monti della Laga dall’aggressione degli speculatori che vorrebbero sfruttare l’indicazione geografica dei nomi, abusando del brand della nostra terra per produrre in loco formaggi con latte di qualsiasi provenienza. Il Consorzio, sin dal 2014, garantisce la filiera completa a partire dai pascoli sino alla trasformazione. Il tutto, quindi, con latte esclusivamente di provenienza locale e trasformazione nelle aziende del territorio, con tecniche casearie tradizionali, come imposto dal disciplinare del Consorzio. D’Alessio Rinaldo, allevatore di suini, produttore di salumi e allevatore di ovini, conferisce il latte al Consorzio, mentre D’Alessio Gaetano, allevatore di ovini e produttore caseario, oltre a conferire il latte al Consorzio, provvede alla trasformazione del latte conferito dai soci che si trovano nel Comune di Amatrice. Le nostre aziende, pur ricadendo nell’area del cratere del terremoto del 24 agosto 2016, non hanno subito direttamente danni strutturali ma si è registrata la perdita della fascia di mercato locale nonché la difficoltà della raccolta del latte delle aziende ubicate nelle aree di Amatrice. L’esigenza, quindi, non è collocare nell’immediato l’invenduto, ma creare un nuovo mercato che affianchi quello locale che non è in grado di assorbire l’attuale nostra produzione. La presente, comunque dovuta nel rispetto dei consumatori, fa seguito alle numerose richieste post sisma amplificate dai vari social network. Tutta la filiera, sia produttiva che commerciale, sin dal 2014 è garantita dal disciplinare del Consorzio, per cui, al fine di instaurare un rapporto basato principalmente sulla genuinità e sul valore dei prodotti e non dall’enfasi per gli avvenimenti del terremoto, proponiamo con prodotti attualmente disponibili, sia realizzati sotto il controllo del Consorzio, sia realizzati esclusivamente da carni delle nostre aziende e da noi trasformate, le seguenti offerte:
O F F E R T A P R O D O T T I
P R I V A T I –
PACCO A1 contenente: - una forma/porzione di Pecorino L’Amatriciano® semi stagionato (3/5 mesi) del peso minimo di un chilo. - una porzione sotto vuoto di Pecorino L’Amatriciano® stagionato (7/9 mesi) da grattugiare del peso di circa 400 grammi. - Un trancio di guanciale stagionato del peso circa di 300 grammi. - Un vaso da 200 grammi circa di ventricina dei Monti della Laga spalmabile, ideale per crostini e nella pasta. Euro 40,00 (IVA e spese di spedizione comprese) Modalità d’ordine: via eMail a info@pecorinoamatriciano.it Modalità di pagamento: contrassegno La Mascionara AZIENDA AGRICOLA di D’ALESSIO RINALDO S.S.577 km.3 – Frazione Mascioni - 67013 Campotosto lamascionara@tiscali.it AZIENDA AGRICOLA di D’ALESSIO GAETANO Via Alba 1 – Frazione - 67013 Campotosto lamascionara@tiscali.it
PACCO B1 contenente: - una forma/porzione di Pecorino L’Amatriciano® semi stagionato (3/5 mesi) del peso minimo di un chilo. - una porzione sotto vuoto di Pecorino L’Amatriciano® stagionato (7/9 mesi) da grattugiare del peso di circa un chilo. - Un trancio di guanciale del peso circa di 300 grammi. - salame “Ubriaco” del peso circa di 300 grammi. - Un vaso da 200 grammi circa di ventricina dei Monti della Laga spalmabile, ideale per crostini e nella pasta. Euro 65,00 (IVA e spese di spedizione comprese) Modalità d’ordine: via eMail a info@pecorinoamatriciano.it Modalità di pagamento: contrassegno


Una nuova veste indossata dalla linea “Classica”
L’azienda di Rosciano (PE) presenta il restyling delle storiche etichette della linea classica
Rosciano (PE) Febbraio 2017 – Marramiero, l’azienda vinicola di Rosciano (PE), ha svelato la nuova veste grafica della  linea Classica composta dai “DaMa” (Montepulciano, Trebbiano e Cerasuolo) e dal Pecorino “Sessanta Passi”, vitigni autoctoni che racchiudono i profumi, i colori e i sapori della terra d’Abruzzo.
Il completo Restyling ha interessato l’etichetta, le capsule e la bottiglia – di forma conica come quella delle “Selezioni” -  per renderle più eleganti e moderne al tempo stesso, un accurato lavoro di progettazione e ricerca nel segno della bellezza e del gusto, per esaltare al meglio la personalità e l’importanza dei vini della linea Classica.
Enrico Marramiero, Presidente dell’azienda ha dichiarato “abbiamo voluto donare una nuova veste ai vini della nostra linea Classica, per valorizzare ulteriormente dei prodotti che ci hanno dato nel corso degli anni delle grandissime soddisfazioni, e che sono da sempre apprezzati dal consumatore”.


NON SOLO VINO

La luce e il Lambrusco. Sorbara (parte prima)
“Corrono lungo gli argini a novembre aspettano l’alluvione, piccole case, camion in cortile, guardando l’acqua passare” Blues del delta del Po, Le luci della centrale elettrica...


Tre tappe per tre verticali di Conero Riserva. La viticoltura marchigiana in rosso in tutto il suom splendore

Ancora due verticali per due punte di diamante della viticoltura marchigiana protesa sull'Adriatico


GIUSEPPE E IL SEGRETO DELLA PASTA
Tappa al Pastificio Cav. Cocco per l'ottavo episodio di "Viaggiando tra le Storie del Gusto" con Volvo Auto Italia
 “Il futuro sta nel rispetto del passato: è questo quello che dovremmo insegnare ai nostri figli”. Questa frase di Lorenzo Cocco, protagonista dell’ottavo episodio di "Viaggiando tra le Storie del Gusto" a bordo della nuova Volvo V90, è la summa della filosofia che sta alla base di un mestiere tanto affascinante quanto antico. Figlio del fondatore Giuseppe, quasi novantenne e ancora ogni giorno in azienda...Continua a leggere


A dire il vero la prima tappa del lungo viaggio in macchina è stata Eguisheim, piccolo e carinissimo paese medievale nel cuore dell’Alsazia. Una sosta quasi obbligatoria per la bellezza del paesaggio e per le specialità enogastronomiche locali, su tutti il foie gras e i particolari vini dalla bassa gradazione

Svegliarsi alla periferia di Epernay, accarezzati dal sole di una fresca mattina mirando la campagna e le vigne circostanti ancora scintillanti di rugiada, ti mette dell’umore giusto per affrontare un’altra “dura” giornata, senza perdere l’occasione di fare due passi in centro, specialmente lungo la Avenue de Champagne


Beer e Food Attraction alla Fiera di Rimini - Concorso “Birra dell’Anno”, tutti i vincitori - Continua


Arriva Tipicità a Fermo (dal 4 al 6 marzo): il festival del gusto coniugato al futuro - Continua


Salone del Prodotto Tipico parte da Roma (sabato 25 e domenica 26 febbraio) il viaggio del gusto e del sapore - Continua


ABRUZZO: Ripartire dal territorio di BRUNO DONATI
(Corriere Vinicolo n.3 – 30/01/2017)

L’enologo consulente che forse meglio rappresenta l’Abruzzo è Riccardo Brighigna, che nella regione ha seguito 30 vendemmie, le ultime 20 da libero professionista. Collabora al successo di più o meno una decina di cantine nelle quattro province abruzzesi, tra cooperative, imbottigliatori, aziende agricole. Opera nelle diverse Dop, da quella regionale alle più restrittive e territoriali come Tullum e Villamagna, Ortona, fino alla Docg Colline Teramane. Dopo il titolo di enologo ha conseguito il diploma di terzo livello Wset (Wine & Spirit Education Trust) di Londra ed è stato accolto nel programma di studio dei Masters of Wine, sempre di Londra. È presidente di una delle commissioni di valutazione dei vini Doc d’Abruzzo, membro della consulta tecnica del Consorzio di tutela, Benemerito della vitivinicoltura italiana (Vinitaly 2013), per due volte enologo dell’anno della regione (Ais Abruzzo). Come dire: un curriculum di tutto rispetto.

Prima di scegliere la libera professione, che esperienze ha avuto?
La prima azienda che ho seguito, ed è conosciuta per il vino biologico di qualità, è stata Agriverde di Ortona, poi un marchio storico pescarese, Bosco Nestore, e sempre nel Pescarese l’azienda agricola di Costantini Antonio, la Terra d’Aligi della famiglia Spinelli ad Atessa, Riccardo Gentile a Ofena, le cooperative di Tollo, Villamagna e Torrevecchia Teatina, San Lorenzo e Strappelli nel Teramano, dove ci sono interessanti denominazioni territoriali.

Che però si vedono poco in giro…
L’Abruzzo è più conosciuto per la Doc Montepulciano, a livello nazionale e internazionale, ma è una regione con una territorialità molto complessa, da Nord a Sud, dal mare alle montagne e per altitudine, dai 50 ai 900 metri. A Castel di Sangro, proprio a questa quota, abbiamo piantato un vigneto di Pecorino, il più alto in assoluto in regione. Il progetto è dovuto a Feudo Antico, di proprietà di Cantina Tollo, della quale sono ormai consulente storico. Dal punto di vista agronomico lo seguono il prof. Attilio Scienza e la sua équipe capitanata dal prof. Lucio Brancadoro. L’Abruzzo ha tanti territori in altitudine che andrebbero riscoperti e valorizzati specialmente nell’ottica del cambiamento climatico. Questo per dire che le Doc territoriali hanno senso a esistere.
Il problema nasce nel comunicarle e farle conoscere in Italia e all’estero, anche se non mancano importanti riconoscimenti a livello qualitativo. A livello commerciale è un altro discorso e faticano ancora, è vero.

Cominciamo dalla domanda base: il ruolo dell’enologo oggi. Qual è il suo contributo? Solo tecnico? O viene coinvolto anche in una fase di marketing prima e vendita poi?
Come tutte le professionalità moderne anche quella dell’enologo richiede una grande specializzazione. La parte “cartacea” e burocratica dell’enologia e della viticoltura, ad esempio, esige una preparazione sempre più specifica e più difficile da conciliare con quella tecnica viticola/enologica. Per quanto riguarda il marketing, credo che debba essere lasciato ai professionisti di questo settore, che hanno compiuto studi specifici, però credo che sia importante che l’enologo dia supporto. Un solo esempio: la scelta dello stile di prodotto adatto alla vendita nei diversi Paesi dev’essere frutto di un lavoro tra il settore commerciale e l’enologo, dove quest’ultimo deve rivestire comunque il ruolo principale.
Oggi l’export è di vitale importanza per la maggior parte delle aziende vinicole, quindi l’enologo deve avere una grande sensibilità nell’interpretare le tendenze di consumo nei vari segmenti di vendita su tutti i mercati.

Si sta dando molto risalto alla viticoltura in questi ultimi anni, dopo che se n’era dato moltissimo all’enologia negli anni Novanta. Si sta passando all’eccesso opposto?
L’enologo – o chi per lui – deve intervenire nel processo produttivo quando serve a condurre la vinificazione nella direzione dello stile desiderato.
Per ideologia e formazione mi ritengo un “naturalista” convinto e cerco di intervenire il meno possibile sul prodotto, ma sono anche conscio che non si può lasciare che la natura faccia il suo corso in toto. È ovvio che il “grande” vino è figlio di un territorio d’elevata vocazione e di un vigneto dove in fase di impianto e di gestione non si è sbagliato nulla, ma l’intervento umano in cantina è altrettanto indispensabile. In ogni caso ritengo più difficile il lavoro dell’agronomo di quello dell’enologo.

Come si adegua l’enologia ai grandi cambiamenti cui prima accennava: clima, tendenze di consumi, nuovi prodotti (meno alcol per esempio)?
La realtà è che oggi non c’è più spazio per improvvisare. La competizione e l’offerta a livello internazionale sono diventate così ampie che, a partire dalla scelta dell’impianto del vigneto passando per lo stile di prodotto fino al packaging, non si può sbagliare più nulla. Soprattutto nelle linee più commerciali ogni Paese ci richiede uno stile diverso di prodotto, che a sua volta dovrà essere diverso a seconda del segmento di mercato al quale sarà destinato (on trade, of trade ecc.). C’è da diventare matti…
E adesso ci si mette anche il cambiamento climatico, che non significa solo riscaldamento globale ma soprattutto imprevedibilità, per cui in vigneto come in cantina dobbiamo essere pronti a contrastare le bizze e i mutamenti del clima.

Mettiamo che lei possa cambiare tre cose nelle regole per produrre vino in Italia, spaziando dalla cantina al packaging…
Non mi sento di avere le competenze necessarie per cambiare le regole. Quello che percepisco è che oggi siamo in competizione sul mercato globale dove però esistono regole diverse. Si rischia così di essere battuti in partenza sia a livello di costi sia di qualità. Ci vorrebbe un regolamento unico che coinvolga vecchio e nuovo mondo con gli stessi limiti e le stesse regole.

Il Testo Unico ora dovrebbe dare una buona mano…
Come dicevo, da consulente ormai da molti anni non mi occupo più della parte legislativa, che seguo e vivo solo in maniera molto marginale. In linea di massima credo che si sentisse l’esigenza di darsi delle regole chiare e univoche. Mi sembra molto importante (da verificare sempre in che maniera sarà attuato) il registro unico dei controlli perché attualmente da quello che mi riferiscono i miei collaboratori le aziende vinicole sono letteralmente tartassate da troppi organismi di accertamento. Certamente lodevole anche la norma che tutela i vigneti storici e le aree a rischio che per il nostro Paese sono un patrimonio inestimabile.

Sappiamo tutti che i vini abruzzesi piacciono nel mondo per la qualità e anche per il prezzo, mediamente molto basso. Ma c’è margine per i produttori?
Poco, purtroppo. Il problema del Montepulciano è proprio il margine basso. A livello internazionale vogliono tutti questo vino per l’imbattibile rapporto qualità-prezzo. Non esiste importatore mondiale che non l’abbia in listino, è un vino che dà piacere a tavola a un prezzo difficile da trovare, ma è ancora considerato come il vino della casa, fa fatica ad affermarsi sulle fasce di prezzo un po’ più alte. Ora, grazie ad alcuni produttori, piano piano comincia a salire un pochino, ma la grande percentuale fatica ancora e il margine per il produttore è effettivamente risicato.
C’è tanto da fare a livello di promozione ma anche di campagna, di territorio, dal momento che ormai tutte le cantine sono bene attrezzate dal punto di vista enologico.
Se mi è consentita una battuta, per semplificare direi che per innalzare il livello qualitativo dei nostri vini, e posizionarci quindi su segmenti di mercato più alti, bisognerebbe partire più da uno studio del territorio e meno dal marketing in senso stretto. Ribadisco che i segmenti più alti della qualità e del mercato si possono conquistare solo con un lavoro ben fatto nel vigneto.

Pubblico e critica premiano però la produzione abruzzese.
A esser sincero ho l’impressione che negli ultimi anni in regione stiamo correndo il rischio di una regressione della qualità sul vino imbottigliato. Sull’onda dei messaggi che ci giungono da una parte della critica e del mercato in merito alla ricerca di prodotti meno “strutturati” e con una beva che loro definiscono più “semplice” ed “elegante”, i produttori a mio avviso stanno andando un po’ in confusione, perdendo di vista quelle che sono le vere peculiarità del Montepulciano prodotto in zone vocate e soprattutto da vecchi vigneti a basse rese per ettaro.
Cercando di compiacere una parte della critica forse rischiamo di sottovalutare quelle che sono le caratteristiche qualitative del nostro vitigno principe.
Mi auguro allora che i produttori non escano di strada dal punto di vista qualitativo, ma la realtà è che purtroppo al momento siamo ancora in gran parte ignorati da parte della critica internazionale e siamo ancora fuori dalle Top 100 dei magazine e dei critici che a livello internazionale hanno una grossa influenza.

Ripartiamo allora dalla campagna? Che fare? E poi, come vede la pergola, da voi ancora molto diffusa?
La pergola ha il vantaggio – scientificamente provato – soprattutto in annate calde come avviene ormai spesso con il cambiamento climatico in particolare nel Montepulciano, di far maturare in maniera più equilibrata i diversi parametri, essendo proprio il pericolo del caldo quello di picchi di zucchero molto alti che spesso non vanno di pari passo con la maturazione fenolica.
Per contro, in annate piovose la maturazione ritarda di circa una settimana rispetto a un impianto a filare. E in caso di forte pioggia il terreno mette molto più tempo ad asciugarsi. Senza parlare del problema che non si può meccanizzare. Il filare, a questo punto, consente una più facile gestione e offre probabilmente maggiori vantaggi.
Per migliorare la viticoltura bisogna quindi partire dall’impianto. La nostra situazione è questa: tolto un gruppo di produttori che sta crescendo, si affida a bravi agronomi, fa ricerca, noto ancora tanta improvvisazione. Prima di tutto ci vorrebbe la scelta della varietà in base al sito, poi l’impianto più adatto, il portainnesto giusto, il clone appropriato a quel microclima, il sesto d’impianto, il sistema di potatura. Invece sono ancora scelte nelle quali si tende a improvvisare, si sceglie il vitigno che si vende di più, sulla base del “che cosa va adesso?”, il clone che è magari più produttivo o è disponibile in quel momento dal vivaista, e tutto il resto.
Si tende insomma ad andare un po’ a occhio o secondo tradizione o in base alle attrezzature che si hanno in campagna, senza uno studio tecnico approfondito. Ma se si fa un errore nell’impianto del vigneto, poi resta per trent’anni…

Come si spiega il fatto che il Cerasuolo d’Abruzzo vinca in tutti i concorsi nella categoria rosati ma poi si veda poco in giro fuori zona?
In regione ha una bella crescita, a livello internazionale sfrutta la scia dei rosati, pure in progresso, ma sicuramente non come la Provenza. Vedevo il numero di Decanter sui rosati a livello mondiale, e il vertice è tutto occupato da etichette provenzali, con i loro colori estremamente più tenui, quasi bianchi con riflessi ramati. Non dico certo che bisogna copiare i cugini d’Oltralpe ma il Cerasuolo è probabilmente visto nel mondo come una categoria particolare, a causa della sua struttura. È uno stile diverso, a livello gastronomico permette abbinamenti che i rosati più tenui non vantano di sicuro. D’estate, per fare un esempio, si beve tranquillamente con la carne.

Vino naturale, senza solfiti, biologico, biodinamico, vegano: cosa pensa di queste nuove tendenze? Opportunità o rischio di confusione?
Anche qui sarebbe molto più semplice per produttori e consumatori un regolamento unico, ma comprendo anche la volontà di alcune associazioni di darsi limitazioni più restrittive e di non accettare alcune delle pratiche e/o prodotti ammessi nel biologico “ufficiale”. Intorno al biologico/biodinamico credo ci sia un grande interesse e non solo nel mondo del vino. Oggi a mio avviso è una grande opportunità soprattutto per un’azienda che cerchi di emergere.

Che cosa intende per sostenibilità e che cosa fa in questa direzione?
È un concetto davvero molto ampio e difficile da sviscerare. Credo che sia un attributo basilare per assicurare la stabilità di un ecosistema. Oltre a tutto ciò che può fare un normale cittadino nel quotidiano, in ambito viticolo cerco di promuovere l’agricoltura biologica. In quello enologico, sposo una filosofia di intervento minimo che però purtroppo, per ragioni di mercato, tanti produttori non possono rispettare se vogliono sopravvivere.
E qui si ritorna alla necessità di un regolamento unico internazionale più restrittivo e diretto a una maggiore salubrità. Sono certo però che se vogliamo salvaguardare la nostra salute e quella del nostro Paese un passo indietro prima o poi dobbiamo farlo tutti.

Il consumatore si è indubbiamente evoluto ma pensa sia pronto a vini non filtrati?
Purtroppo credo che, soprattutto sulle linee prodotte in quantità della fascia qualitativa entry level, non sia ancora pronto ad accettare imperfezioni sulla limpidezza e ancor di più la presenza di deposito in bottiglia. Devo dire però, per quella che è la mia esperienza in particolare sui vini bianchi e rosati imbottigliati senza alcun processo di filtrazione e stabilizzazione, che sono rimasto sorpreso per come il consumatore ha recepito in maniera decisamente positiva questo tipo di filosofia.
Credo che andrebbe fatta una politica di informazione/formazione su buyer e distributori fino a raggiungere il consumatore finale per far capire quanto il rispetto dell’integrità del prodotto ci possa far guadagnare in termini di qualità, salubrità e sostenibilità.

Che cos’è per lei la tipicità di un vino?
La tipicità è la caratteristica espressa nel bicchiere da un determinato vitigno in un determinato territorio. Credo che questa frase dica tutto.

Una tipologia o una Doc della sua zona che meriterebbe maggior successo?
Indistintamente tutte! L’Abruzzo ha un potenziale pedoclimatico e un paesaggio che non è secondo a nessun’altro. Purtroppo, come dicevo, la crescita a livello viticolo non è ancora adeguata per poter emergere a livello qualitativo in una dimensione globale.
Si è investito tanto ormai in tutte le cantine ma adesso se vogliamo fare il salto di qualità dobbiamo passare allo studio del territorio con tutto ciò che ne consegue. Dobbiamo interpretare meglio la diversità dei nostri territori e capire quale vitigno sia più adatto e dove, quale clone, quale portainnesto, quale sesto di impianto, quale sistema di allevamento e così via.
Per fare questo dobbiamo affidarci alla ricerca e a professionisti del settore. Una zonazione regionale che ci porti a capire davvero dove, cosa e come impiantare e allevare credo ci farebbe compiere il vero salto di qualità. Ovviamente non parlo per tutti perché, per fortuna, diversi produttori illuminati si stanno distinguendo.


Apre a Roma l'Osteria di Birra del Borgo con a un team d'eccellenza capitanato da Leonardo di Vincenzo e Gabriele Bonci: ecco cosa troverete dal 22 marzo. Continua >


Il pioniere della birra artigianale italiana stravince al concorso di Unionbirrai


Roberto Giuliani
Sono ormai oltre 12 anni che l'azienda Talamonti sperimenta il… Leggi tutto


IL TABÙ DEI VINI COSIDDETTI "NATURALI"
Mentre nel Nord Europa cresce l'attenzione verso questo prodotto, in Italia quasi non se ne parla
Sempre più, quando si leggono informazioni, sul vino sembra di essere a Piazza Affari: le quotazioni e soprattutto le aste sono diventate l’argomento principale. L’aspetto più divertente è che molte etichette, battute a Londra piuttosto che a New York, sono sempre le stesse, quasi una ristretta community, così come i quadri degli  artisti più prestigiosi o i gioielli delle griffe più gettonate. Più volte mi sono chiesto se i rossi o i bianchi...Continua a leggere


Le pallotte cace e ove sono un piatto della cucina abruzzese, si tratta di polpette di pane, formaggio e uova, fritte e poi condite con sugo di pomodoro. Continua >


Terre di Toscana festeggia la sua decima edizione "allungandosi" di un giorno. Un giorno in più per assaggiare 600 vini su cui discutere, riflettere e sognare, Una proposta che mette in campo pressoché tutte le etichette di punta di ogni cantina, in molti casi autentici portabandiera della "toscanità vinosa"

Fresca fresca dalla Chianti Classico Collection 2017, ecco un'ampia rassegna sull'annata 2014 in Chianti Classico. A cominciare dalle tipologie Riserva e Gran Selezione


«Partendo dalla convinzione che un buon vino nasce dalla somma di tanti piccoli particolari, l'obiettivo non è solo di fare un vino sempre buono, ma...


La vasocottura consente di cuocere i cibi in modo semplice e veloce: scopriamo con i ragazzi di Pavè a Milano tutti i trucchi per realizzarla al meglio. Continua >


Cronaca di un’annata minore: impressioni di Benvenuto Brunello
Seguir le stelle può risultare fallace, almeno questa è l’impressione che si ricava dai numerosi assaggi di Brunello di Montalcino 2012. Vendemmia a suo tempo celebrata con 5 stelle (il massimo) e alla prova dei fatti non così entusiasmante. LEGGI TUTTO

Tutte le certezze dell’Anteprima Vernaccia di San Gimignano
A cinquanta anni dalla nascita della denominazione, la Vernaccia di San Gimignano gode di ottima salute. La degustazione dell’annata 2016, Riserva 2015 e altre annate ha confermato quella crescita qualitativa evidenziata nelle precedenti edizioni. LEGGI TUTTO


Fattoria La Valentina – Visita in cantina

 

Vallerosa Bonci: in azienda con il produttore del Verdicchio

 

ORANGE WINE D'ABRUZZO e OSPITI ILLUSTRI

 

Cerasuolo Valentini: appunti di longevità



Cantina Tollo: il Trebbiano d’Abruzzo Doc che C’Incanta

 

LA GRANDE BORGOGNA

 

VIN DE GARAGE

 

ALLE PENDICI DELL'ETNA

 

LA TRASVERSALE DI CARMINE DE IURE


La Verticale di ALTARE - Trebbiano d'Abruzzo DOC


Alla scoperta della Borgogna - COTE D'OR BLANC


Alla scoperta della Borgogna - Cote d'Or Rouge


Le prime 50 vendemmie di Emidio Pepe


Verticale RADICI Taurasi DOCG di Mastroberardino


VINO COTTO "LIVIA" - AZIENDA MARRAMIERO


Inaugurazione Casale Marramiero


No Chardonnay, no Pinot...8 calici di metodo classico




















VIAGGI E GITE ENOGASTRONOMICHE

Una Domenica Fuori Porta
Appunti di viaggio, vino e sapori autentici
III Stagione in collaborazione con Mammaróssa, osteria contemporanea

5) La Domenica sconfinante alla conquista della Riviera del Conero con mille profumi e sapori 
Azienda agricola Piantate Lunghe e Agriturismo La Rocca Verde.
(Candia - An)
Partenza dall'Aquila: 5 marzo
Partenza da Avezzano: 12 marzo

6) La Domenica aromatica e piccante, con i racconti favolosi della terra e dell’aria che viene dal mare
Azienda agricola Orlandi Contucci Ponno, Azienda Agricola Lu Cavalire, ristorante Il Bacucco d'Oro.
(Roseto e Pineto - Te)
Partenza dall'Aquila: 1 aprile
Partenza da Avezzano: 2 aprile

7) La Domenica giocosa e di gusto tra le colline dell’entroterra pescarese con la vivacità nel piatto e nel bicchiere
Azienda agricola Tiberio e Agriturismo Rosso di Sera - fattorie didattiche per bambini (Cugnoli - Pe).
Partenza dall'Aquila: 7 maggio
Partenza da Avezzano: 14 maggio

8) La Domenica del Gran Finale, con le note tra le vigne e il sole che saluta
Azienda agricola VillaMedoro e concerto di trio d'archi elettrici a cura di Paesaggi Sonori.
(Atri - Te)
Partenza dall'Aquila e da Avezzano: 11 giugno