mercoledì 30 ottobre 2019

Chablis, Mon Amour - 21/10/2019

Chablis, Mon Amour
Verticale storica dello Chablis 1er Cru Domaine Hamelin alla XVII edizione di Open Wine Partesa.

Abbiamo partecipato all'OpenWine XVII edizione organizzato da Partesa ospitato nell'incantevole Relais La Chiave Bianca di Miglianico (Ch), che gran bel Lunedì il 21 Ottobre!
Metà mattinata, il sole risplende e illumina giardino e sale. Tutto pronto per l’attesa verticale storica di Chablis 1er Cru Domaine Hamelin.



Una Masterclass che si è distinta per alcune peculiarità:
a cominciare dal materiale prodotto appositamente per l’occasione, un catalogo esaustivo con una panoramica interessante su azienda, vigneti e utilissime schede delle singole annate in degustazione;
le bottiglie delle annate degustate, eccetto la più vecchia, sono tutte magnum, dettaglio che ha reso l’attesa ancor più entusiasmante;
l’organizzazione ha curato ogni dettaglio, dalla presenza del giovane produttore Charles Hamelin, all'interprete, alla preziosa guida in degustazione di Enzo Scivetti, al servizio in sala, nulla è mancato affinché i presenti potessero cogliere ogni sfumatura della batteria presentata.

Domaine Hamelin si trova nel villaggio di Lignorelle, a 10 chilometri da Chablis, nella parte nord della regione della Borgogna. L’azienda esiste dal 1840, oggi è condotta dal giovane Charles e suo padre Thierry che ne rappresentano la settima generazione. Gli ettari vitati sono 37 che in produzione esprimono Petit Chablis, Chablis, Chablis 1er Cruy Beauroy e Chablis 1er Cru Vau-Ligneau.
Ed eccoci, quindi, ai vini. Gradazione alcolica per tutti 12,5%, sette le annate in batteria e un regalo. Un gran bel regalo: uno Chablis dell’annata storica 1978!



Chablis 1er Cru Beauroy 2014

Il 2014 è un bianco brillante, frutto di un’estate fredda e umida e di un Settembre che, in Borgogna, fa sempre il suo buon lavoro col sole e col vento che asciuga. Al naso una gamma di profumi di agrumi, fiori, erbe officinali e salmastro. In bocca un bel volume, struttura e freschezza. Notevole la persistenza e finale con una delicata chiusura aromatica.



Chablis 1er Cru Beauroy 2013

Figlio di un’annata molto complessa dal punto di vista meteorologico, nonostante la resa e i volumi prodotti siano calati un bel po’, il risultato in bottiglia resta incredibile. Come ha sottolineato Enzo Scivetti, le piante reagiscono e la qualità resta. Dal colore al naso, il vino vira leggermente su lievissimi toni verdi e sentori di agrumi e mele, con leggera nota salmastra. In bocca risulta un po’ meno minerale e acido e più viscoso dell’annata 2014.

Chablis 1er Cru Beauroy 2012

Una primavera altalenante, che in Borgogna si traduce anche in gelo e neve, ha avuto un notevole impatto in vigna durante la fioritura. In quei posti deve essere il solito Settembre a mettere la zampata giusta sull'estate, perché questa annata si è presentata molto bene nel bicchiere. Luminoso, sentori di vaniglia e pasticceria, agrumi e frutti tropicali al naso. In bocca un bel corpo, sapido e con buona acidità e freschezza diffusa, chiusura verso sensazioni di miele.
E’ in questi casi che il territorio viene in soccorso alle annate complicate. Ed è per questo che in Borgogna si parla di Climat, un’espressione che indica l’insieme delle caratteristiche storicizzate di e in un determinato appezzamento di terra e che includono il clima, il terreno, l’esposizione e il lavoro dell’uomo.

Chablis 1er Cru Beauroy 2011

Frutto di una raccolta anticipata al 6 Settembre, l’annata 2011 sembra sia attualmente la più evoluta ed apprezzata, anche per via di una selezione attentissima dei grappoli effettuata in vendemmia a causa delle bizzarrie climatiche. Una generosità recente, perché in precedenza pare si facesse ricordare per una quasi irrispettosa chiusura. Naso pulito colmo di agrumi maturi cui si aggiungono al gusto salinità abbondante carica salmastra e frutti verdi, pepe verde e… cocco.

Chablis 1er Cru Beauroy 2010

Un vino equilibrato, maturo ed espressivo. Si capisce come il Climat sia determinante nello standard qualitativo dello Chablis, perché il 2010 è l’espressione di una tipicità ben precisa: marna, tufo marino, delicato sentore di miele e acidità vivida e allo stesso tempo morbidezza, gusto pulito e una varietà di sensazioni a spaziare, sorso dopo sorso. Ecco come sa evolvere uno Chablis.

Chablis 1er Cru Beauroy 2009

La generosità delle stagioni ha consegnato un’ottima produzione nel 2009. E’ molto semplice, quindi, questa annata non solo non passa inosservata negli annali di Borgogna, ma sicuramente è stata tra le preferite in degustazione. Colore più intenso, di un dorato lieve e delicato. Profumi altrettanto delicati e freschi di mela ed erbe di campo. Evoluto al gusto, secondo Scivetti ha ancora strada da percorrere, a noi è piaciuto già un filo d’erba in più, col suo sapore pieno e la bella salinità sorretti da un’ottima struttura.

Chablis 1er Cru Beauroy 2008

Il 2008 è stata un’annata complicata. Charles la ricorda in modo particolare perché è stata anche la prima vendemmia condotta sotto la sua diretta supervisione (“la prima annata con le chiavi della cantina”). Vendemmia il 29 Settembre, tutto poteva andare storto. Il risultato è un vino meno emozionante degli altri, più timido anche se abbastanza giovanile, di grande acidità e persistenza.



Chablis Hamelin 1978

Unica bottiglia da 0.75 in degustazione, splendida annata vinificata dal papà di Charles e dal nonno. Un vino fresco di 41 anni che non ha toccato legno, nonostante una lieve ossidazione ne simuli vagamente il ricordo. Note di pepe e di tabacco. La buona acidità e il carattere salino lo rendono di gradevolissima beva. Non mancano freschezza e lunghezza aromatica. Cosa chiedere di più.
Chablis, mon amour!

Luana di Lorito
(Addetta Stampa CdG)














giovedì 19 settembre 2019

GRUPPO d'ACQUISTO CHAMPAGNE - 2019


PRODUTTORI e VINI Winelovers s.a.s. - GdA CHAMPAGNE 2019-2


FRANÇOIS SECONDÉ – RM – Sillery
“François Secondé” è l'unico récoltant-manipulant che ha sede nel comune Grand Cru di
Sillery, e l'unico a proporre all'interno della propria gamma cuvée composte unicamente da
uve provenienti da questo villaggio (Blanc des Noirs “La Loge” e Blanc de Blancs millesimé).
Di famiglia contadina, François Secondé ha acquisito le sue prime parcelle nei primi anni '70 e
di lì a poco ha cominciato a vinificare in proprio. Attualmente l'azienda possiede 5.50 ha di
vigneti, principalmente nel villaggio di Sillery e nei comuni Grand Cru limitrofi di Mailly,
Puilsieux e Verzenay.
Venuto a mancare il fondatore nell'aprile 2018, l'azienda è attualmente in mano a Jérôme
Groslambert che lo affiancava nell'elaborazione degli Champagne e nella gestione dell'impresa
fin dal 2009.
La conduzione dei vigneti evita quasi totalmente il ricorso a prodotti chimici, andando ben
oltre quelle che sono le linee guida della cosiddetta viticulture durable.
Le vinificazioni avvengono prevalentemente in acciaio. Le barrique usate sono utilizzate per
l'élevage di una piccola frazione dei vini che vanno a comporre le cuvée più importanti.
Il vin de réserve proviene principalmente da una solera iniziata nel 1982 e rabboccata ad ogni
annata.
Lo stile preserva l'intensità e la struttura tipiche di questa area della Montagne de Reims,
vestendole con un tocco di grande eleganza e finezza, per dare Champagne affascinanti,
coinvolgenti, di carattere.

- Brut Grand Cru
Cru: Sillery, Mailly, Puisieulx, Verzenay
Età media delle vigne: 40 anni
Vitigni: 1/3 Chardonnay; 2/3 Pinot Noir (30% vin de réserve)
Vinificazione in acciaio, fermentazione malolattica svolta.
Dosaggio: 8 g/l
Produzione annua: 25000 bt
Tra gesso, croissant e frutti rossi, introduce fin dalla prima nasata allo stile della casa. In
bocca si conferma ricco, succoso, con una bolla carezzevole ed una bella verve salata.

- Brut Intégral Grand Cru – Zéro Dosage
Dosaggio: 0 g/l
Produzione annua: 5000 bt
Versione non dosata dello stesso vino di base, che ne esalta l'aspetto minerale e ne sottolinea
la finezza. La maturità del frutto disegna una silhouette sì ficcante e verticale, ma niente
affatto priva di polpa.

- Brut “Cuvée Clavier”
Provenienza delle uve: Montagne de Reims
Età media delle vigne: 42 anni
Vitigni: 2/3 Chardonnay; 1/3 Pinot Noir (10% vin de réserve)
Vinificazione in acciaio, fermentazione malolattica svolta.
Dosaggio: 8 g/l
Produzione annua: 2000 bt
Pasticceria delicata e finissima, floreale gentile, una spruzzata di scorza di limone. La bocca
prosegue su colori chiari e toni freschi, nel gioco tra frutta gialla, agrumi e vena minerale.
Elegantissimo.

- Rosé Brut
Cru: Sillery, Mailly, Puisieulx
Età media delle vigne: 40 anni
Vitigni: 100% Pinot Noir (20% vin de réserve)
Vinificazione in acciaio, fermentazione malolattica svolta.
Dosaggio: 8 g/l
Produzione annua: 4000 bt
Da un'inconsueta formula che combina saignée e assemblaggio nasce un rosé corallo , il cui
naso floreale e cristallino ha in primo piano un lampone purissimo screziato appena di agrumi
scuri. La bocca è pulitissima, resa cremosa dalla bollicina finissima, dolce di frutta su un
solido filo acido/sapido.

GIMONNET-GONET – RM – Le Mesnil sur Oger
La storia è quella comune a tante famiglie di viticoltori da generazioni, che a un certo punto,
qui nel 1986, vinificano le prime bottiglie da proporre sul mercato con etichetta propria.
Da allora il vigneto di proprietà è più che raddoppiato, arrivando oggi a superare i 13 ha
dislocati prevalentemente nei comuni più prestigiosi della Côte des Blancs: Chouilly, Cramant,
Oiry, Oger e, soprattutto, Le Mesnil sur Oger. Completano il parco vigne di famiglia alcune
parcelle a Vincelles e Verneuil, nella Valle della Marna, dedicate alle uve rosse.
Anne e Philippe Gimonnet, che hanno iniziato l'avventura, dal 2012 sono affiancati nel segno
della continuità dal figlio Charles.
Ascoltandoli, pare che la ricetta del loro lavoro sia molto semplice: raccolta delle uve a perfetta
maturazione, seguita da vinificazione in acciaio separata per ciascuna parcella (o per cru,
quando le dimensioni delle singole parcelle non sono sufficienti): fondamentale, questo, per
aver modo di calibrare gli assemblaggi.
Il risultato si manifesta in uno stile terso, elegante, che attraversa tutta una gamma in cui
anche i vini che svettano per complessità aromatica e struttura colpiscono per l'estrema
finezza.

- Brut Tradition
Cru: Epernay, Chouilly, Oger, Vincelles, Verneuil
Età media delle vigne: 30 anni
Vitigni: 50% Chardonnay; 50% Pinot Noir
Vinificazione in acciaio, fermentazione malolattica svolta.
Sui lieviti: 24-30 mesi
Dosaggio: 8 g/l
Produzione annua: 25000 bt
L'intruso, in una gamma a tutto Chardonnay, ha un naso fresco, pulito, delicatamente floreale e
dolcemente fruttato. La bocca è precisione, finezza, sassolini levigati di gesso, dolcezza di
frutta chiara, tensione acida e garbatamente sapida che invitano ad avvicinare ancora il calice
alle labbra.

- Blanc de Blancs Brut Grand Cru “Cuvée Or”
Cru: Oiry, Chouilly, Oger, Cramant, Le Mesnil sur Oger
Età media delle vigne: 35 anni
Vitigni: 100% Chardonnay
Vinificazione in acciaio, fermentazione malolattica svolta.
Sui lieviti: 30-36 mesi
Dosaggio: 6 g/l
Produzione annua: 30000 bt
Cambia il registro, non lo stile. Agrumi freschi, burro, pan brioche che introducono a un sorso
appagante e verticale su un filo minerale chiaro, sapido. Gli aromi e la finezza di un Blanc de
Blancs da libro di testo, sorprendente per rapporto piacevolezza/prezzo.

- Blanc de Blancs Extra-Brut Grand Cru
Cru: Cramant, Le Mesnil sur Oger
Età media delle vigne: 45 anni
Vitigni: 100% Chardonnay
Vinificazione in acciaio, fermentazione malolattica svolta.
Sui lieviti: minimo 36 mesi
Dosaggio: 2g/l
Produzione annua: 2500 bt
Ribes, pane tostato, che via via rinfrescano verso limone, gesso e cristallo. Bocca tesa, ficcante,
profonda, che lascia poco spazio a colori di frutta in un palato dominato da iodio, limone e
sale.

- Blanc de Blancs Brut Grand Cru 2012
Cru: Cramant, Le Mesnil sur Oger
Età media delle vigne: 45 anni
Vitigni: 100% Chardonnay
Vinificazione in acciaio, fermentazione malolattica svolta.
Sui lieviti: 5 anni
Dosaggio: 5 g/l
Produzione: 4842 bt
Un riflesso luminoso che avvolge la brioche, la mandorla, ancora il ribes e un tocco di agrumi
freschi. In bocca è un gioco in intensità e finezza tra morbidezza di burro salato e la vivacità
di una spruzzata di limone. Da una rigorosa selezione su alcune delle migliori parcelle di
proprietà, esposte in pieno sud a Cramant e Le Mesnil.

- Blanc de Blancs Brut-Nature Grand Cru “Carat du Mesnil” 2011
Cru: Le Mesnil sur Oger
Età media delle vigne: 65 anni
Vitigni: 100% Chardonnay
Vinificazione in acciaio, fermentazione malolattica svolta.
Sui lieviti: 7 anni
Dosaggio: 0 g/l
Produzione: 990 bt
Prodotto solo quando l'annata regala uve di qualità eccezionale (alcol potenziale intorno agli
11 gradi, acidità adeguate) da parcelle sul comune di Le Mesnil di età media superiore ai 60
anni, naturalmente limitate nelle rese dall'età stessa delle piante.
Non abbiamo ancora avuto la possibilità di assaggiare il millesimo in uscita.

- Rosé Brut Grand Cru
Cru: Cramant, Le Mesnil sur Oger, Oiry, Chouilly, Bouzy
Età media delle vigne: 35 anni
Vitigni: 93% Chardonnay; 7% Pinot Noir
Vinificazione in acciaio, fermentazione malolattica svolta.
Sui lieviti: 18-24 mesi
Dosaggio: 8 g/l
Produzione annua: 5000 bt
Rosé di assemblaggio chiaro nel colore come nei toni aromatici, che hanno in primo piano un
lampone fresco, delicato. Bocca che riprende con coerenza la dolcezza del frutto ravvivandola
con una buona tensione acida e finemente sapida.
Il Bouzy Rouge utilizzato per l'assemblaggio viene acquistato.

ANDRÉ ROBERT – RM – Le Mesnil sur Oger
Una gemma. Non esattamente nascosta, ma che in Italia è ancora lontanissima dal ricevere
l'attenzione che meriterebbe.
Cinque generazioni di viticoltura; 14 ettari di vigna tra Le Mesnil sur Oger (in prevalenza) e
poi Oger, Vertus, Cuis, Montigny sous Chatillon...; una meravigliosa cantina scavata nel gesso
nel XIX secolo che ospita le bottiglie nel loro lungo percorso sui lieviti.
Naturalmente lo Chardonnay è il vitigno principe della casa, che come gli altri viene coltivato
nel massimo rispetto della natura (certificazione HVE – Haute Valeur Environnementale).
Le vinificazioni, sempre parcellari, prendono le mosse da una fermentazione alcolica con
lieviti indigeni. I vini di base vengono mantenuti per 8/10 mesi sur lies, parte in acciaio parte
in barrique usate (età media 12 anni), questi ultimi subiscono batonnage periodici. Non viene
mai svolta la fermentazione malolattica.
Obbiettivo (ampiamente raggiunto) è esaltare e combinare da un lato gli aspetti di purezza,
freschezza, mineralità, dall'altro intensità, corpo, struttura. Il tutto in Champagne straordinari
per carattere, intensità e finezza.

- Brut “Pauline”
Cru: Montigny sous Chatillon, Vertus
Vitigni: 70% Pinot Meunier; 30% Chardonnay
Vinificazione: In acciaio, 8 mesi sur lies. No fermentazione malolattica.
Sui lieviti: 4 anni
Dosaggio: 5.7 g/l
Aspetto dorato brillante, che prelude a un profilo aromatico generoso nella componente
fruttata quanto rigoroso nell'aspetto minerale. La bocca prosegue coerente, ampia, cremosa,
ma raddrizzata dall'acidità affilata che, unita alle bollicine finissime, rende la beva irresistibile.

- Rosé Brut “Rose de Vignes”
Cru: Montigny sous Chatillon, Vertus
Vitigni: 45% Pinot Meunier; 15% Pinot Noir; 40% Chardonnay
Vinificazione: In acciaio. Rosé d'assemblaggio. No fermentazione malolattica.
Sui lieviti: 4 anni
Dosaggio: 6 g/l
Un bouquet freschissimo e delicato, giocato intorno al ribes rosso, introduce a un sorso pieno,
verticale e succoso. L'acidità percepita, considerevole data anche l'assenza di fermentazione
malolattica, non è fine a se stessa ma dà supporto, spinta, profondità e allungo alla polpa
fruttata. Un calice serio e gioioso, fine e appagante.

- Blanc de Blancs Brut Grand Cru “Les Jardins du Mesnil”
Cru: Le Mesnil sur Oger
Vitigni: 100% Chardonnay
Annate: 2012 (70%) - 2011 (30%)
Vinificazione: 80% in acciaio, 20% in barrique usate, 10 mesi sur lies con batonnage periodici.
No fermentazione malolattica.
Sui lieviti: 6 anni
Dosaggio: 5.3 g/l
Dai lampi dorati del calice si dipana un naso elegante e complesso che interseca la vivacità di
agrumi e fiori bianchi, sfumature evolutive di frutta secca, brioche, toni iodati e gessosi, cenni
speziati. In bocca è fine quanto intenso, profondo, coerente nei richiami aromatici, salmastro.
In questo come in tutti gli altri vini della casa, il perlage è una carezza anche a bottiglia appena
stappata.

- Blanc de Blancs Extra-Brut Grand Cru “Les Jardins du Mesnil”
Cru: Le Mesnil sur Oger
Vitigni: 100% Chardonnay
Annate: 2011 (60%) - 2010 (40%)
Vinificazione: 80% in acciaio, 20% in barrique usate, 10 mesi sur lies con batonnage periodici.
No fermentazione malolattica.
Sui lieviti: 7 anni
Dosaggio: 2 g/l
Il quadro aromatico, che per impianto, eleganza e complessità è sulla falsariga del precedente,
vira verso sensazioni prevalenti di limone, cristallo, tanto gesso e qualche spezia. La bocca è
tesa, finissima, luminosa per purezza e precisione, con quel senso di intensità e lunghezza
quasi senza peso proprio di tanti grandi vini.

- Blanc de Blancs Brut Grand Cru “Terre du Mesnil” 2013
Cru: Le Mesnil sur Oger
Vitigni: 100% Chardonnay
Vinificazione: In barrique usate, 10 mesi sur lies con batonnage periodici. No fermentazione malolattica.
Sui lieviti: 5 anni
Dosaggio: 4.5 g/l
Da una selezione delle barrique ritenute, al momento dell'assaggio dei vin claire, le più
rappresentative delle peculiarità e del carattere dell'annata a Le Mesnil.
Non abbiamo ancora avuto la possibilità di assaggiare il millesimo in uscita.

- Blanc de Blancs Extra-Brut Grand Cru “Collection d'Auteur” 2009
Cru: Le Mesnil sur Oger
Vitigni: 100% Chardonnay
Vinificazione: In barrique usate, 10 mesi sur lies con batonnage periodici. No fermentazione malolattica.
Sui lieviti: 9 anni
Dosaggio: 1.5 g/l
Versione “R.D.” e rimodulata nel dosaggio del “Terre du Mesnil” pari annata, che beneficia di
4/6 anni (a seconda del millesimo) di ulteriore sosta sui lieviti.
Non abbiamo ancora avuto la possibilità di assaggiare il millesimo in uscita.

* SELEZIONI PARCELLARI
- Blanc de Blancs Extra-Brut “Les Coullemets du Midi” Vieilles Vignes 2012
Le Mesnil sur Oger Grand Cru
Cru: Le Mesnil sur Oger
Vitigni: 100% Chardonnay
Vinificazione: In barrique usate, 8 mesi sur lies con batonnage periodici. No fermentazione malolattica.
Sui lieviti: 6 anni

- Blanc de Noirs Extra-Brut “Le Mont Soupé” Vieilles Vignes 2011
Vertus 1er Cru
Cru: Vertus
Vitigni: 100% Pinot Noir
Vinificazione: In barrique usate, 8 mesi sur lies con batonnage periodici. No fermentazione malolattica.
Sui lieviti: 7 anni

- Blanc de Noirs Extra-Brut “Les Grillons” Vieilles Vignes 2011
Montigny sous Chatillons
Cru: Montigny sous Chatillon
Vitigni: 100% Pinot Meunier
Vinificazione: In barrique usate, 8 mesi sur lies con batonnage periodici. No fermentazione malolattica.
Sui lieviti: 7 anni
Abbiamo avuto l'opportunità di assaggiare in anteprima soltanto quest'ultimo, capace di
combinare a meraviglia ampiezza, struttura, finezza. E' uno Champagne cremoso, ricco di
pasticceria al burro, con una componente fruttata ben espressa e una splendida freschezza
minerale a sostenere un allungo davvero notevole.

BROCARD PIERRE – NM – Celles sur Ource
#Vigneronidentitaire.
E' l'hashtag coniato da Thibaud Brocard, che più di tante parole rende il senso del suo lavoro,
il carattere suo e dei suoi vini.
I Brocard sono proprietari di 8 ettari di vigna cui si aggiunge l'approvvigionamento da circa 1
ettaro di proprietà di vignaioli sotto contratto (da qui lo status di NM). Tutte le parcelle sono
dislocate nella Côte des Bar, caratterizzata dal tipico sottosuolo argillo-calcareo detto marna
di Kimmeridge.
Thibaud guida l'azienda di famiglia dal 2012 dopo aver affiancato il padre per alcuni anni.
Insofferente a protocolli e certificazioni, mette in atto un'agricoltura che definisce “sostenibile
e responsabile” nella quale ogni intervento è ridotto al minimo essenziale e il diserbo è
bandito.
Le vinificazioni, anch'esse molto “semplici” e poco interventiste, prendono le mosse da una
tradizionale pressa verticale Coquard, che assicura la necessaria delicatezza nell'estrazione.
Tutte le fermentazioni avvengono in acciaio, secondo Thibaud il mezzo più neutro nell'ottica
di trasmettere il terroir nella sua purezza. Per ridurre al minimo l'aggiunta di solforosa si
lavora sotto azoto.
Molto tempo sui lieviti e una mano leggera sui dosaggi, danno vita a Champagne puri e
appaganti, ricchi di personalità ed energia, che collocano Thibaud Brocard tra quelle che si
stanno affermando come figure di riferimento nella vivacissima Côte des Bar.

- Brut “Tradition – NV”
Provenienza delle uve: Côte des Bar
Vitigni: 80% Pinot Noir; 10% Chardonnay; 10% Pinot Blanc
Vinificazione in acciaio
Sui lieviti: 30/36 mesi
Dosaggio: 6 g/l
Esuberante nell'attacco nettamente agrumato che ricorda il bergamotto, contornato da una
vinosità sfumata di frutti rossi che ci riporta alla predominanza del Pinot Noir
nell'assemblaggio. In bocca prosegue ricco e coerente, la bella polpa resa croccante dal
contrappunto acido/sapido e dalla freschezza di una nota appena balsamica. Goloso e
appagante.

- Blanc de Blancs Extra-Brut “Bulles de Blancs” 2013
Provenienza delle uve: Côte des Bar
Vitigni: 100% Chardonnay
Vinificazione in acciaio
Sui lieviti: 5 anni
Dosaggio: 3 g/l
Non abbiamo ancora avuto la possibilità di assaggiare il millesimo in uscita.

- Blanc de Noirs Extra-Brut “Contrée Noire” 2014
Provenienza delle uve: Côte des Bar
Vitigni: 100 % Pinot Noir
Vinificazione in acciaio
Sui lieviti: 4 anni
Dosaggio: 3 g/l
Non abbiamo ancora avuto la possibilità di assaggiare il millesimo in uscita.

- Brut-Nature “L'Egarée” 2013
Provenienza delle uve: Côte des Bar
Vitigni: 50 % Pinot Noir; 50% Chardonnay
Vinificazione: fermentazione in acciaio, passaggio in barrique usate
Sui lieviti: 5 anni
Dosaggio: 0 g/l
Intenso e complesso al naso, dove si rincorrono croissant e frutti scuri, tante spezie e scintille
minerali. La bocca è appagante, succosa, ricca quanto tesa. Allungo notevole e perfettamente
coerente, di grande profondità e pulizia.

- Rosé Extra-Brut “Saignée de la Côte” 2014
Provenienza delle uve: Côte des Bar
Vitigni: 100 % Pinot Noir
Vinificazione: fermentazione in acciaio, passaggio in barrique usate
Sui lieviti: 4 anni
Dosaggio: 3 g/l
Calice rosso rubino che preannuncia un naso rude ed elegante, ricco di piccoli frutti rossi,
screziato di geranio, di violetta, di sfumature speziate. In bocca c'è struttura importante, c'è
tensione; sensazioni vinose e scia che gioca tra lampone e geranio, tra rosa e liquirizia.
Di certo dà il meglio a tavola, accostandosi senza timore anche a carni rosse.

Marco Roccarino (328 8582023)
Francesco Agostini (333 4058588)

Importatore per l’Italia
Winelovers s.a.s. di Agostini Francesco
via Mazzini 59 - 66020 - San Giovanni Teatino (CH)
Italia

P.iva 10606931003 - C.F. 10606931003
Telefono: 328 8582023
Email: winelovers.marco@hotmail.com

venerdì 21 giugno 2019

martedì 21 maggio 2019

LE STAGIONI DEL MARE - PRIMAVERA 2019

LE STAGIONI DEL MARE - PRIMAVERA 2019 
(in continuo aggiornamento)

Tra gli obiettivi del ciclo di appuntamenti:

  • valorizzare i prodotti e la produzione ittica locale;
  • sostenere la conoscenza dei prodotti ittici da parte dei consumatori in termini di proprietà nutrizionali e di utilizzo;
  • recuperare le tradizioni culinarie del mare e offrire uno spaccato delle potenzialità gastronomiche;
  • integrare la pesca nei settori produttivi locali e favorire spazi di collaborazione con il settore primario e con l’artigianato;
  • sostenere il processo d’identificazione e valorizzazione dell’immagine della Costa dei Trabocchi.



ATESSA - 1
Villa Egle

CASALBORDINO - 1

CHIETI SCALO - 1


FOSSACESIA - 1


FRANCAVILLA AL MARE - 3




LANCIANO - 2


ORTONA - 4




ROCCA SAN GIOVANNI - 2


SAN VITO CHIETINO - 5







VASTO - 5