martedì 8 gennaio 2013

CdG NEWS n.01/2013


 EVENTI ENOGASTRONOMICI in ABRUZZO
DATA
ORA
LUOGO
EVENTO

10/01/2013

18.30

Maccherone - via Palermo 123 - Pescara


Si inaugura Maccherone, la nuova proposta per un'inedita pausa pranzo, luogo ideale per aperitivi di qualità, degustazioni, cene a tema, incontri culturali, corsi per appassionati di cucina, vino e birra. Maccherone nasce da un'idea di Diego Paolini, sommelier professionista e appassionato di enogastronomia, che finalmente porta a Pescara la cucina dei cuochi di Villa Santa Maria, abbinata all'abilità di giovani ed emergenti talenti pescaresi.


12/01/2013

20.30

Rist. Convivio Girasole - Largo Unità d'Italia – Centro Storico di Loreto Aprutino (PE) - Tel. 0858291462 - 3338657368

Sant'Antonio e lu purcelle - cena dedicata al maiale -
MENÙ
zuppa di fagiolo tondino del Tavo con le cotiche
cif ciaf
polenta con pancetta, salsicce e pecorino
bucatini all'amatriciana
grigliata di maiale (salsicce di carne e fegato,
pancetta e bistecche) con contorno di insalata mista
il fiadone (dolce a base di latte di pecora)
vini dell'Az. Agr. Biologica Agriverde
25 euro
DURANTE LA SERATA, UN GRUPPO DI TEATRANTI METTERA' IN SCENA IL TRADIZIONALE SANT'ANTONIO


13/01/2013

11.00

AZ. DORA SARCHESE – ORTONA (CH) - Tel. 0859031249


MAJALANDO: DAL MAIALE ALLA TAVOLA


17/01/2012

20.30

HOTEL MIRAMARE – MARINA DI CITTA’ S. ANGELO (PE)

ASSEMBLEA ORDINARIA della CdG
(SOLO CONFRATELLI)

19/01/2013

20.30

Rist. Convivio Girasole - Largo Unità d'Italia – Centro Storico di Loreto Aprutino(PE) - Tel. 0858291462 - 3338657368

Sant'Antonio e lu purcelle - cena dedicata al maiale -
MENÙ
zuppa di fagiolo tondino del Tavo con le cotiche
cif ciaf
polenta con pancetta, salsicce e pecorino
bucatini all'amatriciana
grigliata di maiale (salsicce di carne e fegato,
pancetta e bistecche) con contorno di insalata mista
il fiadone (dolce a base di latte di pecora)
vini dell'Az. Agr. Biologica Agriverde
25 euro
DURANTE LA SERATA, UN GRUPPO DI TEATRANTI METTERA' IN SCENA IL TRADIZIONALE SANT'ANTONIO



 CORSI ENOGASTRONOMICI IN ABRUZZO
DATA
ORA
LUOGO
EVENTO

GENNAIO 2013

20.00/22.30

RIST. CASA D’ANGELO via San Nicola 5, Fara Filiorum Petri (CH).

PROGRAMMA CORSO DI CUCINA
FIC–AIS 2013 - 3° MODULO
PRIMI PIATTI: dalle Creme alle paste farcite e paste fresche, con verdure, carne e pesce.

lezione N. 1 LUNEDI 07 GENNAIO 2013
Orzotto con verza e salsiccia
Zuppa di ceci con tagliolini e guanciale
lezione N. 2 LUNEDI 14 GENNAIO 2013
Ciuffo di crespella con formaggi profumati e zucca gialla
Tacconelli bianchi e gialli con lenticchie e patate
lezione N. 3 LUNEDI 21 GENNAIO 2013
Gnocco farcito su vellutata di cime di rape
Ricciolo dorato farcito “mimosa”
lezione N. 4 LUNEDI 28 GENNAIO 2013
Zuppa di panocchie e cicoria
Bucatini “vulcano” con seppie e funghi

Costo del modulo € 140,00 (€ 120,00 soci AIS) 
Il modulo è indivisibile e non si accettano iscrizioni dopo l’inizio corso. Min. 12 iscritti – Max 15
Prenotazione obbligatoria entro 10 gg. da ogni inizio modulo o direttamente allo Chef Lucio D’Angelo. tel. 335497528 o alla Segreteria AIS Abruzzo Tel. e fax 0854503074 - info@aisabruzzo.it


09/01/2013


PESCARA

PROGRAMMA CORSI A.I.S. DI FORMAZIONE PROFESSIONALE SOMMELIER
09 Gennaio 2013 - Inizio 3° livello - Pescara
Per informazioni su orari, sede e programma del corso di formazione, contattare la segreteria AIS.

ASSOCIAZIONE ITALIANA SOMMELIERS ABRUZZO
C/O ROMANTIK SPORTING HOTEL VILLA MARIA
C.da Pretaro - Francavilla al Mare (CH)
Tel. e fax 085.4503074 - www.aisabruzzo.it - info@aisabruzzo.it


GENNAIO-FEBBRAIO 2013

19.00/21.00

ACQUOLINA FOOD FANTASY - VIA SAN ROCCO 77 - CASTEL FRENTANO (CH)


Non Solo Arrosto. Cinque lezioni teorico-pratiche per apprendere i segreti della cucina in forno.
Le lezioni saranno tenute dal Prof. Ermanno di Paolo - docente presso l'Istituto Alberghiero G. Marchitelli di Villa S. Maria.

Programma Lezioni
Martedì 22 gennaio 2013
Martedì 29 gennaio 2013
Martedì 5 febbraio 2013
Martedì 12 febbraio 2013
Martedì 19 febbraio 2013

Quota di partecipazione: Euro 200,00 (euro duecento//00) da versare contestualmente all'iscrizione.

Info e prenotazioni:
Silvana Pasquini
Condotta Slow Food Lanciano
Corso Roma, 53 - Lanciano (CH)
3666442554 - 0872717859


 EVENTI NEI DINTORNI

L'associazione ONAV - Sezione di Bologna organizza per il prossimo lunedì 21 gennaio 2013 alle h.20.40 un incontro sul tema:Valentini, Torre dei Beati, De Fermo: Loreto Aprutino raccontata dai suoi vignaioli

L’antico territorio di Loreto Aprutino in Abruzzo, è una zona che annovera una tradizione secolare legata alla coltivazione della vite e dell’olivo, una storia imponente, confermata dalle eccellenze che nascono in queste fertili e fortunate colline che da una parte raccolgono la mitezza del Mare Adriatico e dall’altra guardano verso le possenti montagne dell’Abruzzo, la Maiella e il Gran Sasso. In molti hanno cercato e cercano la fortuna e il successo in questo territorio benedetto dal clima e dalla Natura, padre di vini ed oli eccellenti, ma solo chi conosce a fondo il suo animo “forte e gentile” può intuirne i segreti e ricavarne i più alti risultati. In questa serata avremo l’onore di ospitare i più illustri rappresentati della viticoltura abruzzese, che ci parleranno dell’agricoltura e dell’attività contadina in Abruzzo. L’Abruzzo – e in particolar modo Loreto Aprutino - sarà raccontato attraverso la profonda esperienza, la conoscenza della terra e lo spirito critico e riflessivo di Francesco Valentini – dell’omonima cantina che non ha bisogno di presentazioni – attraverso l’amore per la vigna, la preparazione tecnica e la tenacia di Adriana Galasso e Fausto Albanesi di Torre dei Beati, e con l’entusiasmo, la sensibilità e l’intraprendenza di Stefano Papetti, dell’azienda De Fermo. A coordinare la serata l’agronomo Gabriele Valentini dell’Università di Bologna. Anche lui, naturalmente, abruzzese.I vini sono di tutti altissimo livello, il trebbiano Valentini è stato addirittura stato considerato il migliore vino d'Italia da una recente classifica dei 50 migliori vini italiani, il montepulciano Mazzamurello è risultato il migliore montepulciano incrociando i risultati di tutte le guide.

LISTA VINI
Pecorino “Giocheremo con i fiori” 2011 DOC Torre dei Beati;
“Launegild” 2011 IGT Colline Pescaresi Az. De Fermo ;
Trebbiano d'Abruzzo Valentini 2008 DOC;
Trebbiano d'Abruzzo Valentini 1998 DOC;
Cerasuolo d'Abruzzo “Rosa-ae” 2011 DOC Torre dei Beati;
Cerasuolo d'Abruzzo Valentini 2010 DOC;
Montepulciano D'Abruzzo  “Prologo” 2010 DOC Az. De Fermo;
Montepulciano d'Abruzzo “Cocciapazza” Riserva 2009 DOC Torre dei Beati;
Montepulciano d'Abruzzo “Mazzamurello” Riserva 2007 DOC Torre dei Beati;

Alla fine della serata, per gli interessati, è possibile degustare il pluri-premiato OLIO di Loreto, prima DOP Europea, offerto dai produttori.
IMPORTANTE: Indicare nelle note il numero di tessera ONAV e presentare la loro tessera al banco registrazioni.
ATTENZIONE: La prenotazione deve essere cancellata almeno 24 ore prima dell'evento altrimenti il costo verra' addebitato alla persona (pena il blocco di tutte le degustazioni future)
Vi preghiamo anche di rispettare la puntualità alle 20.40
Importante: le iscrizioni senza aver indicato il numero di tessera ONAV nelle note verranno considerate come NON-SOCIO. I soci devono essere in regola con la quota 2013.
Luogo dell'evento:
RELAIS BELLARIA 
Il relais BELLARIA è un locale fidelity ONAV e garantisce sconti sulla eventuale cena o pernottamento.
Indicazioni stradali: Via Altura 11/Bis , 40139 BOLOGNA uscita 12 della tangenziale
(in ogni rotonda ci sono le indicazioni per l'ospedela BELLARIA, il relais e' 100 metri dopo l'ospedale)
Il contributo di partecipazione e fissato in € 30 per i soci, € 35 per i non soci. L'evento e aperto a tutti. 
Il numero di partecipanti e fissato in un minimo di 60 e un massimo di 85.


     Hotel Rome Cavalieri - Via A. Cadlolo, 101 presso la sede di Associazione Italiana Sommelier Roma
Inizia Giovedì 10 Gennaio 2013 
A ROMA / 5° CORSO CHAMPAGNE & CHAMPAGNES Ultimi posti per il Corso» Approfondisci

Inizia Giovedì 17 Gennaio 2013 
A ROMA / CORSO DIVERSAMENTE CIBO - TUTTO QUELLO CHE VORRESTI SAPERE FUORI DAI LUOGHI COMUNI

Il primo Corso sul Peperoncino a Roma inizierà Lunedì 21 Gennaio 2013.
Tre incontri su un tema troppo a lungo trascurato. Fino ad oggi si è genericamente e superficialmente sentito parlare di piccantezza e gare tra mangiatori di peperoncino. L’argomento da trattare è invece molto più complesso:16 diverse tipologie dimostreranno che il Peperoncino è soprattutto sapore e carattere se ben abbinato con i cibi. E, ovviamente, anche con il vino e con molte sorprese. Rita Salvadori, esperta e coltivatrice di 50.000 piante e 40 varietà in produzione e in sperimentazione, tutte in regime di coltivazione biodinamica, e Paolo Valdastri, Sommelier, degustatore ufficiale di Associazione Italiana Sommelier e assaggiatore di Peperoncino, ci guideranno alla scoperta di questo mondo speziato. Ogni partecipante riceverà il kit portatile di degustazione con 10 differenti varietà di Peperoncino.
» Approfondisci



 COMUNICATI
Vino, il Montepulciano d’Abruzzo Docg ‘Torre Migliori’ 2006 entra nei ‘Best Buy’ del magazine americano ‘Wine Enthusiast’
L’etichetta della cantina teramana Cerulli Spinozzi inserita tra i migliori vini italiani per rapporto qualità-prezzo nell’edizione speciale dedicata ai ‘Wines of Italy’
                     
TERAMO – Il Montepulciano d’Abruzzo Docg ‘Torre Migliori 2006’ selezionato tra i migliori vini italiani, per rapporto qualità-prezzo, dalla rivista americana ‘Wine Enthusiast’. Con 89 punti su 100, l’etichetta della cantina teramana Cerulli Spinozzi è stata infatti inserita ai primi posti nella lista dei ‘Best Buy’  stilata dall’importante magazine americano – oltre 500mila copie di tiratura l’anno – all’interno dell’edizione speciale in uscita a dicembre e interamente dedicata ai “Wines of Italy”.
Il Montepulciano della Docg ‘Colline Teramane’ – si legge nella recensione di Monica Larner, responsabile per i vini italiani della rivista - si distingue per il “buon grado di maturazione e per i toni di ciliegie rosse e more, che lasciano un sapore morbido e avvolgente al palato”. Una conferma per il ‘Torre Migliori 2006’, che già a giugno di quest’anno era stato indicato dal magazine tra i 15 ‘Best Buy’ – ancora con 89 punti su 100 e unico vino italiano inserito nella sezione ‘miglior acquisto’ insieme al Montepulciano d’Abruzzo Spinelli del 2008 – nella Buying Guide della rivista, tra le guide al consumo più seguite dai ‘wine lovers’ d’Oltreoceano.
“E’ un premio a questo vino che è il nostro fiore all’occhiello – commenta Enrico Cerulli Irelli, titolare della cantina abruzzese  - e un riconoscimento ad un’annata unica, quella del 2006, che ci ha consentito di arrivare ad un perfetto connubio tra ciò che offre la natura e il lavoro che portiamo avanti in cantina per raggiungere la nostra idea di Montepulciano d’Abruzzo, a partire dalla coltivazione delle piante nel vigneto fino all’affinamento del vino in botte e poi in bottiglia”.
La cantina Cerulli Spinozzi è presente dal 2007 nel mercato statunitense, dove esporta in 12 stati circa 40mila bottiglie l’anno di Torre Migliori e Pecorino Doc Abruzzo. I principali clienti sono ristoratori di fascia medio-alta. Il trend di crescita rilevato nell’ultimo anno dall’azienda teramana è stato del 30%. Numeri in linea con quelli nazionali: secondo i dati dell’Istituto del Commercio con l’Estero (Ice), soltanto nei primi 9 mesi del 2011 negli States è stato venduto vino italiano per più di un miliardo di dollari, quasi un terzo del totale, con un aumento del 12% rispetto all’anno precedente. “Quello americano – chiude Enrico Cerulli Irelli – è uno dei mercati più interessanti per il vino italiano, anche se c’è ancora da fare in termini di rete di vendita e distribuzione. Per questo, la nostra cantina già a partire da quest’anno ha avviato un piano triennale d’incremento delle vendite in America che ha come obiettivo, attraverso il potenziamento della rete di distribuzione, un aumento del 50/60%  annuo nelle vendite dei nostri vini nel mercato statunitense”.
Teramo, 22 dicembre 2012


Vitellone Bianco Razza Marchigiana
La carne del territorio
Allevata soprattutto nelle Marche Abruzzo, Molise e Campania, la Razza Marchigiana, ha un’ottima adattabilità al pascolo in diverse condizioni perché si accontenta dei foraggi presenti senza ricorrere ai mangimi, aiutando a mantenere in uso anche aree e pascoli marginali.
Per molti anni è rimasta in ombra per via del continuo abbandono delle campagne e per una polita agricola che non ha favorito il rinnovo di quello che da sempre è un patrimonio locale.
Benché il disciplinare dell’Indicazione Geografica Protetta è stato approvato nel 1998, solo pochi anni fa è partita la valorizzazione del prodotto con campagne volte a far conoscere e sensibilizzare consumatori e produttori.
Alcune cooperative e società si occupano di commercializzare la carne bovina certificata IGP, ricercando migliori condizioni economiche per i produttori attraverso una politica di qualità a garanzia dei consumatori.
Con la carne di Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP di Razza Marchigiana ci sono vantaggi per tutti.
I vantaggi per i consumatori: La qualità è indubbiamente un elemento distintivo di questa carne. La tracciabilità completa della carne, dall’allevatore al Punto Vendita, è un fattore di chiarezza e riconoscibilità garantita da un organismo indipendente. Tramite l’etichetta si può conoscere molte informazioni quale il nome dell’allevatore e sapere quindi in quali condizioni è stato allevato l’animale.
I vantaggi per gli allevatori: il riconoscimento della qualità permette di spuntare prezzi più alti, di lavorare meglio e con meno stress. Gli allevatori non soffrono della concorrenza di aziende di grandi dimensioni spesso distanti migliaia di kilometri. Il sistema di allevamento è più attento al benessere animale con la produzione di foraggi a basso impatto ambientale senza il ricorso a ogm o diavolerie del genere. La filiera produttiva realizzata tutta sul territorio, lascia nello stesso i benefici economici anche all’indotto, fatto di piccoli trasportatori piccoli impianti di lavorazione.
I vantaggi per l’ambiente: non possiamo parlare di kilometri zero ma certamente ci sono un po’ tutte le caratteristiche di questo compresa una notevole riduzione dell’inquinamento ambientale derivante dalla minore necessità di trasporto a cui possiamo aggiungere che metodi di allevamento non stressanti per gli animali, con largo uso del pascolo e foraggi aziendali senza ricorso a mangimi o alimenti derivanti da monocolture a forte impatto ambientale danno notevole beneficio all’ambiente, prevengono l’abbandono dei terreni agricoli ed i fenomeni erosivi derivanti.
Gli allevamenti. Nella regione Abruzzo, il numero degli animali razza Marchigiana allevati è lo stesso di un decennio fa. Ci sono meno aziende ma ognuna ne alleva di più.
I punti vendita della carne IGP continua a crescere. I colossi della distribuzione come “LeclercConad”, “Coop” e “Iper” nei loro ipermercati hanno delle sezioni completamente dedicate alle carni a marchio, a questi si affiancano molte macellerie tradizionali, spesso in grado di preparare i tagli e consigliare al meglio i consumatori.
Le mense scolastiche
Le mense scolastiche dei comuni di Pescara e soprattutto Roma da alcuni anni hanno introdotto la carne certificata nei loro menu. Questo garantisce, allo stesso tempo alimenti di qualità per i piccoli cittadini e l’aumento dei volumi commercializzati. L’introduzione di alimenti di qualità nella dieta dei piccoli, li abitua ai sapori ed aromi del territorio, inoltre vengono disincentivati abitudini alimentari sbagliate quali alimenti con grassi e zuccheri in eccesso.
Le mense infine permettono di avere, molte lombate a disposizione di ristoratori attenti ai prodotti del territorio i quali possono proporre bistecche e tagliate di Marchigiana.
Marchio IGP: garanzia del consumatore e benefici per il territorio
IGP Indicazione Geografica Protetta” è un marchio di qualità dell’Unione Europea, viene attribuito a quei prodotti agricoli e alimentari per i quali una determinata qualità, la reputazione o un’altra caratteristica dipende dall’origine geografica, e la cui produzione e trasformazione avviene in un’area geografica determinata.
Chi si sottopone alla certificazione IGP deve attenersi alle rigide regole produttive stabilite nel disciplinare di produzione, e il rispetto di tali regole è garantito da un organismo di controllo indipendente. Nel nostro caso l’area interessata occupa le Marche, Abruzzo, Molise e parte della Campania. Sulla scheda esposta nel punto vendita sono riportate: la razza dell’animale, la data e il luogo di macellazione, l’azienda di allevamento dell’animale, l’impianto di macellazione e lavorazione.
Il controllo della filiera è garantito dal Consorzio di Tutela del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale, (www.vitellonebianco.it) organismo indipendente con l’obiettivo principale di tracciare e monitorare tutta la filiera produttiva dei bovini italiani da carne, per offrire maggiori garanzie ai consumatori ed assicurare la massima trasparenza in ogni singola fase della filiera;
Caratteristiche, marezzatura e informazioni nutrizionali
Il vitellone possiede la carne più succulenta, nutriente e fortificante, la si riconosce dal colore rosso vivo, dalla grana fine, consistente, contemporaneamente soda ed elastica al tocco, dalle piccole infiltrazioni di grasso (bianche o leggermente biancastre) che solcano la massa muscolare e dallo spessore esteriore del grasso, di colore bianco o giallo chiaro. Queste qualità derivano dalla razza dell'animale e dal regime alimentare durante il periodo d’ingrassamento.
IL 74% delle carni magre è costituito da acqua, il resto da proteine di alto valore biologico per la presenza di notevoli quantità di aminoacidi essenziali. La carne contiene in media il 3% di grassi, variando da un minino dello 0.5 % ad un massimo del 7 % mentre la carne I.G.P. presenta valori medi del 2%. Importante pregio della carne è il suo contenuto in ferro, in forma perfettamente assorbibile dall'organismo. Questo minerale è presente sia nei vegetali sia nella carne, tuttavia quello contenuto in quest'ultima è più facilmente assimilabile.
Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP di razza Marchigiana
Vademecum per il consumatore per riconoscere la carne di qualità: alcune semplici regole che permettono una scelta sicura al momento dell’acquisto.
Il grasso: il sapore della carne è dato in larga misura da questo elemento.
Esso contribuisce a mantenere la tenerezza del prodotto, deve essere bianco e compatto. Privilegiate i tagli leggermente grassi; sono quelli più saporiti e morbidi e che tendono a sfibrarsi meno in fase di cottura;
La tenerezza: è la caratteristica principale per il consumatore. La tenerezza dipende dall’età dell’animale macellato, più giovane è l’animale più tenera è la carne. Ma aromi e gusto della carne dell’animale giovane risultano meno pronunciati, così come va posta una certa attenzione alla preparazione e alla cottura. Un buon bollito, un brasato, uno stufato non richiedono tagli molto teneri.
La frollatura: è la fase in cui avviene una serie fondamentale di fenomeni che si sviluppano dei naturali processi di acidificazione e di proteolisi, attraverso i quali la carne raggiunge, nell’arco di alcuni giorni, il giusto sapore, la perfetta tenerezza e conservabilità; Il colore: il bovino fa parte del gruppo delle carni rosse. Il colore è dato da un pigmento contenuto nel muscolo: rosso scuro, quando la carne è appena tagliata. La carne del vitellone è tipicamente di un rosso più acceso di un animale giovane.
I liquidi: la carne ha un contenuto di acqua pari al 65/70% del suo peso, è dunque normale che perda acqua durante la cottura. Anche in questo caso più giovane è l’animale, più alto sarà il contenuto d’acqua. Quando però la carne ha un eccessiva riduzione con abbondante produzione di acqua forse l’animale è stato trattato con estrogeni.
Il prezzo: diffidate sempre di offerte troppo vantaggiose, il prodotto di qualità nazionale ha un maggiore costo di produzione, per cui se la carne è di qualità è giusto riconoscere un prezzo più alto.

A.R.A. Associazione Regionale Allevatori
Sede Legale S. S. 17 Est - Onna – 67100 L’Aquila - Tel. 0862/441738 Fax 0862/442736
Persona Giuridica – D.P.R. n. 441 dell’8/05/1987 - e-mail segreteria@araabruzzo.it

 NON SOLO VINO

Abruzzo
L’Abruzzo si affaccia sul mare e ha le spalle protette dalle montagne, è territorio di passaggio e di influenze che a raggiera convergono verso il centro. Territorio centrale, poco distante dalla capitale e tappa obbligata per chi arriva da Nord e vuole dirigersi nelle terre salentine, è una zona magnifica dove compiere itinerari enogastronomici, data la varietà della materia prima locale. Le ricette di cucina tipica abruzzesi provengono da una tradizione antica e sono state tramandate e affinate col tempo...
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Un libro per Natale: Luigi Veronelli di Franco Santini
Sono passati otto anni dalla scomparsa di uno dei grandi padri della critica e divulgazione enogastronomica, e gli autori Gian Arturo Rota e Nichi Stefi, ne rievocano la poliedrica e complessa personalità attraverso una selezione dei suoi articoli e interventi.

Regali di Natale? Sì, ma regali agricoli! Un ricettario e alcuni consigli
Il nostro regalo di Natale! Un ricettario da consultare oppure stampare e rilegare. Ricette tradizionali e alcuni consigli per regali intelligenti: riso, legumi, farine, conserve, frutta secca…


Trebbiano o Pecorino da 12 euro a bottiglia (Il Centro). Altra proposta il godibile Mario's 38, Trebbiano d'Abruzzo Doc vendemmia 2010, prodotto dalla Tenuta Terraviva, della società agricola Collebello (Tortoreto ...




Pillole di consumo critico
Ortoressia: sano ma non troppo!
Ortoressia: quando mangiare sano diventa un’ossessione
Mangiare vegan, mangiare biologico, o semplicemente contare le calorie sono azioni semplici, salutari. Ma recenti studi hanno scoperto che essere troppo attenti al sano può effettivamente essere malsano. Quando il seguire una dieta oltrepassa certi limiti e diventa un’ossessione può essere un segno di “ortoressia nervosa”, un disturbo sempre più comune che ha catturato l’attenzione della comunità medica.
L’ortoressia è l’ossessione di mangiare una dieta “pura”, che di solito comporta evitare cibi con coloranti artificiali, aromi o conservanti, grassi non salutari, con aggiunta di zuccheri o sale e ogm. E mentre è intelligente preoccuparsi di ciò che accade esattamente nel proprio corpo, può diventare un problema serio se tali regole alimentari rigide portano all’isolamento sociale. Gli ortoressici spesso rifiutano inviti sociali, temendo che il cibo “sano” non sia disponibile o – se scelgono di rischiare – in certi casi si rifiutano di toccare anche un solo boccone di cibo da loro considerato impuro, nonostante i morsi della fame. Di solito i soggetti ossessionati dall’ healthy eating possono spendere un’enorme quantità di tempo per la spesa di generi alimentari specifici e la preparazione dei pasti, o nascondere le loro abitudini alimentari ad amici e parenti per evitare le critiche.
Anche se suonano simili, l’ortoressia è nettamente diversa dall’anoressia: l’obiettivo non è necessariamente quello di perdere peso, ma raggiungere la salute “perfetta” del fisico. Una persona anoressica evita i grassi sani che si trovano in oli e noci, temendo che il loro elevato numero di calorie possa causare un aumento di peso, una persona ortoressica invece riconosce i benefici di questi grassi per la salute. Gli ortoressici non temono l’aumento di peso, quanto mangiare fuori dai regimi di una dieta a loro avviso pura ed equilibrata e quindi trovarsi a seguire una dieta imperfetta.
A seconda della serietà della patologia riscontrata alcuni soggetti possono cadere preda di fame cronica e rapida perdita di peso, mentre continuano a spuntare i cibi della lista nera degli alimenti ”non sani”. Il termine, inoltre, non trova corrispondenze (come spesso la stampa ha fatto) con patologie che assolutamente vietano determinati gruppi di alimenti, come ad esempio celiaca, intolleranza al lattosio, o allergie alimentari.
L’ortoressia non è stata accettata come una condizione medica ufficiale e rimane sconosciuta da molti medici, dietologi e terapisti. A differenza di anoressia o bulimia,l’ortoressia può avere meno a che fare con l’immagine del corpo e autostima, concerne maggiormente la paura della malattia e della cattiva salute. Alcuni lo classificano come una forma di disturbo ossessivo compulsivo, come quando una persona soddisfa ossessioni irragionevoli (esempio una dieta completamente pura) con un comportamento ritualistico (il conteggio delle calorie meticoloso, monitoraggio dei nutrienti, rifiuto di mangiare certi cibi, ecc). In questo caso, soggetti affetti da ortoressia affrontano una terapia cognitivo-comportamentale (CBT) per riconoscere i rituali attribuiti alle loro azioni nel fare la spesa, preparare cibo, e le abitudini alimentari in generale, in modo che attraverso il riconoscimento dell’aver varcato la soglia del “sano” per sconfinare nell’insano si possa tornare sui propri passi. Alcuni psicologi combinano la “consapevolezza” e l’accettazione delle sensazioni sgradevoli che alimenti considerati non sani possono provocare, allenando i pazienti ortoressici a superare l’ansia legata alla loro salute, alla paura di ammalarsi. Ma perché non è un termine medico accettato, non c’è classificazione definitiva per la diagnosi o il trattamento del disturbo.
Ma prima di cercare di diagnosticare ad ogni amico salutista l’ortoressia, ci si deve rendere conto che c’è una linea sottile tra ciò che rende una persona attenta alla salute e una invece ossessionata dalla salute. Il fattore distintivo sembra essere stato individuato nel comportamento che interferisce con la vita sociale. I segnali di comportamento ossessivo possono includere anche altri relativi alla salute come la dipendenza da esercizio fisico. Lotte precedenti con l’anoressia o la bulimia possono anche predisporre a qualche forma di ortoressia. Una persona attenta alla salute si preoccupa per il loro corpo, la salute… Un soggetto ossessionato guarda alla propria persona senza essere realmente presente a se stesso: spesso se il soggetto non ha il controllo completo della dieta si trova in situazioni di grande ansia – un segno inequivocabile che sta alla base del malessere e che potrebbe essere un reale campanello di allarme di un disturbo reale.



COME FARE UN BUON RISOTTO: scaricate la dispensa omaggio di questa settimana
Oggi il risotto è tra i primi piatti meno realizzati in cucina e spesso non amati né presentati dai ristoranti. Chiediamoci il perché? Per fare un buon risotto è necessaria prima di tutto la passione e poi la capacità di provare piacere da cosa si cucina. 




 VIAGGI E GITE ENOGASTRONOMICHE

Viaggio studio SIVE in Cile e Argentina: i vini delle Ande (23/02/2013 - 04/03/2013).
A distanza di dieci anni, la SIVE torna in Sud America per vedere come i cambiamenti socio-economici degli ultimi anni hanno influenzato i due principali Paesi produttori della regione, Cile e Argentina, e come questi hanno saputo da un lato reagire alle avversità e dall’altro approfittare dei nuovi scenari internazionali, in particolare con l’apertura dei mercati orientali. 
PROGRAMMA PROVVISORIO
sabato 23 febbraio 2013, partenza per Santiago del Cile. 
domenica 24 febbraio SANTIAGO
lunedì 25 febbraio VALLE DEL MAIPO
martedì 26 febbraio VALLE DE CASABLANCA
mercoledì 27 febbraio VALLE CENTRAL - MENDOZA
giovedì 28 febbraio MENDOZA
venerdì 1 marzo TUPUNGATO
sabato 2 marzo MENDOZA
domenica 3 marzo MENDOZA - SANTIAGO
lunedì 4 marzo, arrivo in Italia.
Clicca qui per conoscere il programma dettagliato.


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