lunedì 3 novembre 2014

Degustazione CdG: “Verticale RADICI Taurasi DOCG di Mastroberardino"

“RADICI Taurasi DOCG Mastroberardino" 



VERTICALE DELLE ANNATE:  1996-1997-1998-1999-2000
  



Il Taurasi di Mastroberardino è un grande vino italiano di una storica azienda campana che nasce da vigne ubicate a Montemarano e Mirabella Eclano per il Radici mentre per il Radici Riserva dai soli possedimenti di Montemarano.

Il vino, dopo la macerazione sulle bucce, la cui durata in certe annate sfiora i trenta giorni, prima della commercializzazione matura per almeno 4 anni di cui 30 mesi circa in barrique di rovere francese e rovere di Slavonia e il restante periodo in bottiglia.



Dopo un breve preambolo sull’azienda e sulla tipologia del vino in degustazione si è passati immediatamente all’azione.



E’ da puntualizzare che le bottiglie del 1996, 1997 e 1998 sono RISERVA mentre il 1999 e 2000 non hanno questa denominazione.

Dal 1999 è cambiato l’enologo e quasi certamente ne risentirà lo stile del prodotto.



1996

note di frutta matura, smalto, intensa l’acidità che ne pregiudica l’equilibrio. Trascurabile la diversità naso-bocca.


1997
poco intenso con note di frutta matura, fiori rossi appassiti, balsamico, spiccata salinità. 

In bocca è buono l’equilibrio con forte sentore d’erbaceo (peperone) seguito da fruttato. Sempre intensa la freschezza.





1998

al naso, a calice fermo, sensazione di selvatico che scompare con l’ossigenazione, a seguire frutta molto matura, ribes , minerale, pietra focaia e tabacco.

In bocca è equilibrato, morbido, caldo, piacevole con acidità ben amalgamata e tannini rotondi.

Finale punta di eleganza e molto lungo.

In una successiva olfazione, distante circa 1 ora dalla prima, netta presenza di pepe rosa.





1999

leggerissima presenza di volatile che non risulta sgradevole in quanto ben amalgamata al resto. Fruttato pieno, leggera mineralità, una punta di lievito di birra.

Bocca piacevole, fresco, tannini un po’ ruvidi.






2000

al naso sentori vegetali, frutta non molto matura.

In bocca risulta fresco, fruttato, sapido. 

Finale leggermente corto.




 






















Bisogna fare a questo punto una precisazione.

Le bottiglie sono state aperte mezzora prima della degustazione.

Secondo alcuni ciò ha influito molto sull’espressione dei vini in esame.


Giuliano Bellicoso
(Presidente Comitato degustazioni CdG)
 Tutte le foto dell'evento, svoltosi il 14 marzo 2013 presso la sala Azzurra dell'Hotel Miramare a Marina di Città sant'Angelo (PE), sono visionabili su facebook al seguente link



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