sabato 4 giugno 2016

NOTE DI DEGUSTAZIONE GDA GERMANIA ANNATA 2015



Il 2015 è stata una grande annata, e i produttori l’hanno sfruttata appieno producendo vini memorabili.  L’andamento climatico ha favorito ciò: estate calda seguita al momento giusto, a settembre, da piogge, e poi da uno splendido ottobre, che ha permesso una vendemmia in condizioni ideali.  Il risultato è stato eclatante, già dall'aspetto visuale dei grappoli: sanissimi, spargoli con piccoli chicchi dorati, perfettamente maturi. Le analisi hanno confermato ciò, e oltre ad ottime strutture, e estratti, si è avuta una acidità piuttosto elevata, 8-10 g/l in media, di carattere tartarico, piuttosto che malico, quindi una acidità perfettamente a supporto della struttura.  Botrytis poca, ma laddove presente di ottima qualità a creare dei brillanti Pradikat superiori.  Tutto ciò ha dato dei vini intensissimi, estremamente a fuoco, a profilo aromatico molto definito, profondo, agrumi a go go, e con bocche estremamente precise e appaganti, sapide, e ottime persistenze.  Profili vivissimi , brillanti, molto intensi, entusiasmante tensione, sapidi, piuttosto che ricchi o duri, insomma i vini che fondamentalmente ci hanno entusiasmato!!!  Quest’anno abbiamo esagerato con i superlativi...  A riprova di tale carattere su tutta la gamma, per la prima volta non abbiamo avuto problemi a ritornare all'assaggio dei vini più semplici (QbA, Kabinett) dopo i Pradikat elevati (Auslese, etc) .  Abbiamo deciso partite prima del solito con il GDA, in modo da poter intervenire al più presto con i produttori in caso di richieste eccedenti la nostra assegnazione, e ovviamente, la velocità nelle richieste sarà benvenuta.

Ancora una volta vale la pena ricordare che i produttori che abbiamo selezionato sono fra i migliori della Germania, e al di là della qualità assoluta li abbiamo scelti anche per essere capaci di interpretare al meglio l'annata anno dopo anno.  E in effetti, come ogni anno, oltre all'assaggio i presso i produttori, abbiamo fatto una esteso assaggio dell’annata 2015 alla Weinborse di Mainz (con 180 produttori presenti), organizzata dall'associazione VDP dei produttori, che di per se’ già seleziona produttori di fascia alta di qualità.  E come ogni anno siamo davvero ben soddisfatti della qualità dei “nostri“ produttori, anche confrontata con gli altri.  Ricordiamo anche che non solo abbiamo alcuni dei migliori produttori, ma selezioniamo anche quelli che riteniamo essere i migliori vini fra tutti quelli prodotti, dopo assaggio.

L’assaggio è stato effettuato a fine Aprile 2016, quando i vini erano stati imbottigliati da poco, e con alcuni vini ancora campioni di botte.  Tutti i vini sono Riesling 2015, salvo dove indicato.  Abbiamo assaggiato tutti i vini prodotti, tranne rari casi, e descritto tutti i vini assaggiati.  Per una più facile leggibilità della scheda del singolo produttore, dopo le “Note sull'Annata” e le “Note Aziendali” abbiamo separato in due sezioni “I vini del GDA” dagli altri vini aziendali assaggiati.

Per finire in appendice abbiamo, come al solito, aggiunto una serie di note, che crediamo risultino utili per comprendere alcuni termini utilizzati (es: Pradikat, grado Oechsle, Grosses Gewächs), ma anche per fornire una serie di informazioni sui vini, che vogliono essere più indicative che didattiche, come: note per degustazione, come leggere l’etichetta.  Inoltre separatamente allegheremo un corredo fotografico a descrizione delle aziende, che crediamo aiuti a capire ed apprezzare l’unicità di una viticultura, come quella tedesca.  E magari anche fornire uno spunto per un viaggio in queste splendide regioni che hanno da offrire molto oltre alla qualità dei vini.  E come sempre vi incoraggiamo a contattarci per scambio di informazioni, opinioni, perché’ riteniamo questo essere il giusto spirito di un GDA che vuole essere una “casa” per gli appassionati di questi vini.




NAHE

DÖNNHOFF

NOTE SULL'ANNATA
Un'annata climaticamente pressoché perfetta nelle mani di un fuoriclasse.  Una batteria emozionante, con alcuni vini nella loro migliore versione di sempre. C'è poco da aggiungere sul 2015 in casa Donnhoff: è un filo di perle.  Dove ogni vino della perla ha la sobria eccezionalità.  Perciò selezionare i vini per il GDA di Dönnhoff è stato davvero difficile, nel senso che errano tutti così buoni che escluderne qualcuno è stato complicatissimo.  Vini imbottigliati a Marzo esclusi i Grosses Gewächs e i vini da Auslese GK in su’, ancora da  imbottigliare.  Splendore cristallino in tutta la collezione, davvero serie memorabile.  Era bello vedere Helmut che stringeva a se le bottiglie, come dire, son figli miei, e ne ha ragione di esserne soddisfatto!!!  Una degustazione grandiosa.  Dal punto di vista organizzativo aziendale, ormai il figlio Cornelius collabora con il padre a tutti gli aspetti della produzione.

NOTE AZIENDALI.
Helmut Dönnhoff, è uno di quei rari produttori per i quali è doveroso usare il termine geniale.  Francamente è davvero straordinario come riesce ad interpretare al meglio ogni annata, e ad estrarre vini magistrali anche in nuovi vigneti, appena acquisiti.  Ci sarebbe da scrivere un libro per raccontare la bontà dei vini Dönnhoff, perfetti in tutti gli aspetti, ma di una perfezione territoriale, non asettica.  Non si parla peraltro di dati analitici da Dönnhoff, ma si punta piuttosto all'equilibrio e alle sensazioni degustative.  E si tengono bassi i gradi alcolici , anche nei trocken, cosa decisamente piacevole.  Ogni vino è perfettamente delineato, anche i più semplici, e quello che stupisce è sia l’estrema complessità aromatica che l’intensità e la progressione serrata in bocca con il perfetto equilibrio dolce/acido.  Sensazioni che, come abbiamo potuto verificare dall'assaggio di bottiglie con qualche anno sulle spalle, si integrano in maniera mirabile, lasciando un vino più sul secco che sul dolce, man mano che procede la maturazione nel tempo.  Rimane sempre la domanda se sia più piacevole l’assaggio del vino giovane, con la sua esplosione aromatica e l’estrema tensione, oppure di quello maturo, completo, dove si sviluppano complesse note minerali e un mirabile equilibrio in tutte le sue componenti.  Dönnhoff possiede una serie di vigneti con caratteristiche diverse: ardesia, vulcanici, quarzite, che è difficile incontrare assieme da altri produttori.  Ed è uno dei pochi produttori che riesce ad essere al top sia sui trocken che sui dolci.  Un assaggio dell’annata di Dönnhoff è quindi quanto di più interessante si possa fare, anche perché riesce ad esprimere il massimo sulle varie tipologie, cosa che lo porta ad essere uno dei produttori più ricercati a livello internazionale, e quindi con disponibilità limitate.  Fortunatamente l’aver seguito Donnhoff da tempo ci permette di avere la possibilità di avere le sue ricercate bottiglie, che comunque dobbiamo sempre confermare in pre-allocazione.

I VIGNETI
Schlossböckelheimer Felsenberg „Felsentürmchen“. Vigneto vulcanico, con ciottoli rossi di porfido / melafiro, che scorre parallelo alla ferrovia.  Piglia il nome dalla piccola torre di proprietà dei Dönnhoff.
Oberhäuser Leistenberg.  Terreni di ardesia grigia.  Unico vigneto sulla riva sinistra della Nahe, dal lato di Oberhäusen.  Vigneto spesso utilizzato per i trocken, dal momento che c’è il sole al mattino, e quindi si asciuga subito, non permettendo alla botrytis di svilupparsi.
Oberhäuser Brücke.  Molta ardesia nel suo terreno, ma anche sedimenti da parte del fiume, pietre, per ottenere vini molto strutturati, e con la vicinanza del fiume ci sono le condizioni per fare i grandi Eiswein che vengono da questo vigneto.  Vigneto, monopolio Dönnhoff , anzi “inventato” , perché giustamente riconosceva una grande diversità rispetto all'Hermannshöhle che lo sovrasta, tipicamente richiede più tempo ad esprimersi rispetto all’ Hermannshöhle, e permette vini di grande struttura e concentrazione e insieme elegantissimi, che ben si addicono ai pradikat alti.
Niederhauser Hermannshöhle.  Uno dei più grandi vigneti in Germania.  Si può ricordare solo la sua grande complessità aromatica (che deriva dall'avere un terreno che contiene di base l’ardesia grigia e nera, con alcuni elementi vulcanici), e la forte tensione e struttura in bocca.
Norheimer Dellchen.   Vigneto tipicamente vocato ai trocken, a volte Dönnhoff ne estrae alcuni dei suoi migliori dolci, spesso battuti all'asta.  Terreno curioso, ma esemplare quasi a definire la Nahe, come terra di mezzo (in quanto tale è) fra terreni vulcanici, che prendono il sopravvento man mano che ci si sposta ad est, verso il Pfalz, e terreni di ardesia, sedimentari / metamorfici che prendono il sopravvento ad ovest, andando verso la Mosella.  Di per se’ il vigneto Dellchen e’ su base di ardesia, con notevole presenza vulcanica che deriva da due costoni vulcanici laterali
Norheimer Kirschheck.  Vigneto di ardesia destrutturata.  Esposizione sud.
Kreuznacher Kahlenberg.  Uno degli ultimi di acquisizione.  Da terreni di quarzite, ghiaia, tanti ciottoli, e argilla.  E’ il vigneto dove Helmut ha iniziato a studiare enologia e sperimentare.
Kreuznacher Krötenpfuhl.  Da terreni di ghiaia perfettamente drenante e argilla.
Roxheimer Höllenpfad.  Vigneto, famoso nel passato, dai terreni di sabbia rossa, e ciottolosi.  Anch’esso uno degli ultimi vigneti acquisiti.  Difficile capire da dove derivi il nome, ma certamente non dà vini d’inferno!.

I VINI DEL GDA
1) Dönnhoff Tonschiefer trocken. E’ un raro privilegio poter assaggiare vini come questo, a definire la perfezione dei Kabinett.  Ci è piaciuto davvero tantissimo, naso profondo, raffinato, classico, di aromi adesso primari, vinosi e finemente minerale.  Bocca seria,  bella struttura, sapidità, e molto godibile, pur nella sua viva acidità, da vero Kabinett.   Che dire di più?.  E’ stupefacente la capacità di Donnhoff a fare di vini semplici dei piccoli capolavori.
2) Roxheimer Höllenpfad trocken (Spätlese).  .   Naso a fornire complete e colorate sensazioni aromatiche, il frutto si fa scuro.  Bocca con sensazione di notevole densità,  ma preciso nella sua viva acidità, e intensa mineralità.   Ficcante in bocca più tensione.
3) Dellchen Grosses Gewächs trocken.  Qui si entra nel regno della perfezione.  Grande vino, che in questa annata assomma una struttura e completezza di assaggio alle note normalmente di più affilate e dure.   Grandissimo davvero, intensamente aromatico, tantissimo frutto, aroma di pesca gialla dove normalmente ci sono note più verdi, e rimane mineralissimo.  Bocca ricca e con estratti notevoli, acidità vivace e matura.  Ritorno aromatico ampio e coerente, sfumature tropicali e mineralità chiara.  Clamorosamente lungo.  Grande vino!.
4) Hermannshöhle Grosses Gewächs trocken.  Vino immortale.  Uno dei più straordinari vini mai assaggiati in Germania.  Un frutto complessissimo, agrumi freschi, mineralità di cristallo.  Struttura potentissima in bocca, grip acido/sapido entusiasmante.  La grandissima struttura porta ad un equilibrio stratosferico in bocca dove nulla è fuori posto, anzi tutto è centratissimo.  Retrolfazione coerente e amplificata.  Scia lunghissima ed estremamente sapida Vino assoluto.
5) Dönnhoff Qualitätswein feinherb.  Il vino perfetto.  Tante volte abbiamo detto che questo vino è il più clamoroso rapporto qualità prezzo , quest'anno con un quid di ricchezza di frutto in più per un naso di uva fresca e aromi tropicali, in bocca succosissima, gran freschezza, ed equilibrio, vino meraviglioso dalla bevibilità perfetta.  Straordinario piccolo grandissimo vino.
6) Oberhäuser Leistenberg Kabinett.  Ma che bel Kabinett.  Un vino davvero importante.  Molto presente, affilato, preciso, è in crescita progressiva rispetto al primo assaggio a Düsseldorf, naso intenso, davvero affilatissimo, preciso, tutto giocato su sfumature chiare: la frutta, la mineralità, il tocco di pera.  Molto sapido, lungo, stupendo e preciso equilibrio, con grande tensione in bocca e richiamo compulsivamente alla beva.
7) Oberhäuser Brücke Spätlese.  Estremamente espressivo, frutta tropicale declinata in maniera intensa. In bocca straordinario, intensissimo, grande eleganza, acidità trascinante e sapidità fuori scala , ma incredibilmente il tutto in un equilibrio calligrafico.  Scia acido/sapida infinita, che si trascina dietro tutto il frutto chiaro e tropicale.  Siamo a livelli altissimi per il Brücke, mai così buono. 
8) Niederhäuser Hermannshöhle Spätlese.  Un vino da paura, gigantesco, già intravvisto a Düsseldorf a marzo, fatto davvero concentratissimo, una enorme mineralità e mano straordinaria per gestire al meglio una materia raccolta volutamente così, il turbinio di sensazioni aromatiche è così grande che non si riesce a gestire.  Proviamo ad estrarre dal cilindro di sensazioni la crema al limone, lime, cedro candito.  Bocca trascinante, ricchissima, resa golosa dai guizzi acidi e sapidi.  Retrolfazione su ogni genere di agrumi contrappuntati di erbe aromatiche.  Persistenza infinita.  Pazzesco, mai avevamo trovato questo vino così.  Lo stile Hermannshöhle e lo stile Dönnhoff sono un connubio imprescindibile per gli appassionati di vino tedesco, a fare da punto di riferimento per lo Spätlese perfetto!.
9) Oberhäuser Brücke Auslese Goldkapsel, si sale ancora più su, con una interpretazione memorabile già da adesso.  Un naso profondissimo e precisissimo a proporre il turbinio fruttato da Eiswein, con pesca bianca e succo di limone, freschissimo e nettamente minerale.  Bocca concentratissima, resa guizzante dall'acidità rabbiosa e perfettamente integrata.  Ed è estremamente bello poi a distillare tutta la dolcezza!!!  Apertura aromatica ampia e intensissima, che si allunga sulla scia sapida.  Un vino grandissimo, spaziale, favoloso, ripetiamo stiamo parlando di un vino che in altre annate potrebbe essere tranquillamente un Eiswein.
10) Niederhäuser Hermannshöhle Auslese Goldkapsel.  Abbiamo dibattuto a lungo su quale vino dare la palma del migliore, ma alla fine non ci siamo riusciti, questo e il Brücke definiscono la grandezza di Dönnhoff.  Profondità aromatica impagabile, di pesca gialla spruzzata di lime, mineralità finissima.  Con una eleganza che nasconde l’enorme struttura, siamo nel regno delle favole.  Freschezza e sapidità graffianti quanto basta a rendere fresco ed elegantissimo il quadro complessivo, supportando in coda il grande allungo aromatico.  Dove nello Spätlese si offriva generosamente il tutto, qui si aggiunge un tono di aristocraticità, che lo rende al momento inarrivabile.
11) In quest’anno meraviglioso sono stati prodotti anche Niederhäuser Hermannshöhle Beerenauslese e Trockenbeerenauslese, e Oberhäuser Brücke Eiswein, non assaggiati.

ALTRI VINI ASSAGGIATI
*) Dönnhoff Qualitätswein trocken. Semplicemente uva, chiara e primaria.  Rotondo, strutturato, bello, in bocca ricco concentrato, acidità che lo rende vivo davvero piacevole, un vino completo, inizia alla grande una annata sui generis anche per Dönnhoff.  Un vino molto piacevolmente bilanciato.
*) Kreuznacher Kahlenberg trocken.  (Spätlese). Naso di mineralità colorata di frutto chiaro.  Bocca cesellata, che appare lieve per poi far ricredere una volta messe a fuoco l'intensità e la profondità di cui questo vino è capace.  Guizzo acido e filigrana sapida perfettamente integrati, e ottimo allungo.  Riassaggiato di fianco ai GG, non soccombe se non in termini di massa, confermandosi un grande peso medio.  Gran vino, siamo stati indecisi fino all’ultimo su quale Spätlese trocken proporre.
*) Felsenberg „Felsenturchen“ Grosses Gewächs trocken.  Molto espressivo, intenso, vive al momento di aromi vinosi, primari.  Bella struttura, notevole, con bilanciamento acidità, con struttura importante.
*) Oberhäuser Brücke Grosses Gewächs trocken, sarà solo messo in vendita come vino d’asta.  E’ rarissimo per Donnhoff produrre questo vino, solo quando la situazione lo permette, in questo caso con una annata meravigliosa.  Detto ciò a nostro avviso anche Hermannshöhle Grosses Gewächs trocken poteva essere tranquillamente battuto all’asta...  E’ un vino davvero interessantissimo, assomma tutte le sensazioni del Brucke con aromaticità dolce ad una precisissima struttura in bocca.  Aromi di frutta tropicale , già molto espressivo e nettamente minerale.  Grande equilibrio, godibilissimo.  Bocca fresca, succosissima e strutturata.  Lunghissima scia sapida e agrumata, con potente ritorno aromatico retrolfattivo.
*) Kreuzenacher Krotenpfuhl Kabinett.  Comincia ad avere una struttura importante.  In bocca buoni aromi, succoso, dolce allegro piacevole, più aperto.
*) Norheimer Kirshneck Spätlese.  Vino godibilissimo, vino piacevole, gioioso, limono, preciso, molto chiaro a capirsi, davvero goloso, gudurioso.  Frutta aperta ed espressiva, ciliegia, fragola.  Bocca piena, succosa e coerente.
*) Schlossböckelheimer Felsenberg Spätlese.  Un altro vino di grande piacevolezza con aromi ben sviluppati, molto brillante e gustosissimo in bocca.
*) Felsenberg Spätlese. Sapido.  Agrumato fresco e netto, limone.  Bocca ricca, gran dolcezza di frutto e acidità lavante.  Scia agrumata freschissima tra cedro e lime.  Molto bello.


MITTEL MOSEL

WILLI SCHAEFER

NOTE SULL’ ANNATA
Chapeau.  Difficile provare stupore durante la sempre piacevolissima visita a Christoph e Andrea Schaefer.  Difficile perché anno dopo anno il livello qualitativo dei vini è sempre altissimo e questo loro stile che sa ravvivare di colori intensi il cristallo mi piace come pochi altri.  Ma quest’anno parliamo di una vendemmia leggendaria, la più grande performance di Willi Schaefer da quando lo conosciamo.  La serie di quest'anno è stata un susseguirsi di piccoli e grandi stupori, un susseguirsi di gemme che si sono imposte al di là delle aspettative senza mai alzare la voce.  Una serie di vini dove il termine aristocratico è davvero esatto.  Acidità sulla carta rabbiose (9-10 g/l per Kabinett e Spätlese, 11 g/l e oltre per le Auslese) per vini fatti invece di misura, di finezza estrema, che quasi nascondono l'enorme intensità dietro un'ineccepibile eleganza.  Una annata dal risultato splendido davvero.  Uve sanissime che hanno ha permesso a Willi e Christoph di portare in cantina una splendida materia, per produrre una sensazionale batteria di vini , semplicemente perfetti, a cominciare dai memorabili Kabinett. E mai come quest’anno l’Himmelreich ha raggiunto vette di complessità stupefacenti.  Vini non ancora imbottigliati. 


NOTE AZIENDALI
La caratteristica cristallinità dei vini è il marchio “di fabbrica” degli Schaefer.  I due vigneti aziendali sono il Domprobst e Himmelreich.   l’Himmelreich offre vini con un profilo aromatico più pronto, impostato su basi floreali e di pesca del vignaiolo, di piacevolissima beva già da subito; mentre il Domprobst permette la produzione di vini con una mineralita’ più profonda, rocciosa, sapida, che si sviluppano nel tempo.  L’azienda possiede circa 4 ettari, dai quali produce circa 35000 btl.  Piccoli i quantitativi prodotti, e insufficienti a soddisfare tutte le richieste, considerando la forte e sempre più crescente domanda internazionale.  La correttissima politica aziendale è di dare la priorità a chi, anno dopo anno segue l’azienda.  Da notare che, da consuetudine aziendale, non si differenziano le qualità di Auslese con indicazioni tipo Gold Kapsel, Lange Gold Kapsel, strada commercialmente più conveniente e utilizzata dalla maggior parte dei produttori, ma piuttosto indicando un numero diverso di partita (AP).   Dei due Auslese, si potrebbe parlare di Auslese per l’Himmelreich 04 e il Domprobst 11, e di Auslese Gold Kapsel per l’Himmelreich 09 e il Domprobst 14.  La fermentazione avviene con i lieviti naturali, in fuder da 1200 litri, dove il vino rimane poi ad elevare (circa un sei mesi, ma la durata dipende dalle annate) fintanto che non viene deciso il passaggio in acciaio.  Estremamente meticolosi in vigna e in cantina, Willi e suo figlio Christoph non amano molto la botrytis e, quando possibile, producono vini con un minimo contenuto.  La grande qualità dei vini, purissimi cristalli, si associa alla cordialità e gentilezza della famiglia Schaefer, così che ogni visita da loro risulta una straordinaria esperienza.

I VINI DEL GDA
1) Graacher Himmelreich Kabinett.  Naso eccezionalmente espressivo, con bouquet profumatissimo, preciso, bello affilato, minerale.  In bocca è davvero stupefacente, ottima struttura, e una profondità che non ci aspettavamo già da questo vino, che si mostra succosissimo, frutto cristallino e acidità elettrizzante. Scia acido/sapida colorata di frutta e di freschezza agrumata da perfetto Kabinett .  Una riuscita memorabile già da questo vino. Raccolto in due settimane a metà ottobre.  Quest’anno è davvero sullo stesso livello del Domprobst.
2) Graacher Domprobst Kabinett.  Semplicemente strepitoso!  Vino inizialmente chiuso, con aromi iniziali reticenti, piano piano diventa davvero espressivo e estremamente a fuoco, lasciano spazio all'abituale mineralità cristallina e ad una passeggiata in un agrumeto.  In bocca molto strutturato, succosissimo, ficcante, coerente nei ritorni aromatici, acidità importante e perfettamente integrata chiude lunghissimo.
3) Graacher Himmelreich Spätlese AP8.  Naso molto godibile come un classico Himmelreich, con agrumi di ogni genere, scorza di lime.  Quello che non è da Himmelreich è la profondità e complessità che raggiunge in questa annata a nostro avviso storica per questo vigneto, in casa Schaefer.  Bocca freschissima, che apre coerente, arricchita di cedro candito, sotto i denti si sente l’acidità precisa e matura, che lo ripulisce quasi a secco.  Davvero masticabile quasi, lunghezza e concentrazione notevole.
4) Graacher Domprobst Spätlese AP10.  Grande vino! Profilo aromatico cristallino, austero, estremamente minerale, piuttosto che su sensazioni fruttate.  Bocca compatta, succosa e strutturata, che sfina in una scia di filigrana.  Rigore minerale ma calibrato così bene che riesce ad essere davvero appagante in bocca, e perfettamente equilibrato.  Quest’anno su questi vini il Domprobst e l’Himmelreich semplicemente allo stesso piano, entrambi perfetti!.
5) Graacher Domprobst Spätlese AP5 .  Strepitoso!.  Crescita spaventosa su questo vino, notevolissimo, davvero siamo a livelli di vino d’asta, grande struttura, lunghezza memorabile.  Intensità di frutto, tanto agrume, mineralissimo,  Strati e strati di materia che si propongono in bocca in maniera continua, con una densità e pulizia in bocca incredibile, da finissima Auslese, intrecciata di arancia e cristallo, intensa, fresca, sapida e lunghissima.
6) Graacher Himmelreich Auslese AP 4.  E che dire di questo Auslese che prosegue la marcia trionfale di questo vigneto.  Non ci sono bisogno di due Auslese a Christoph Schaefer, perché’ già questo è l’Himmelreich top della gamma.  Un Auslese straordinario, vino, profondo elegante davvero, nel passato sarebbe infatti stato l’Auslese più importante dei due, oggi è uno straordinario rapporto qualità / prezzo.  Aromi purissimi, intensissimi, cristallo colorato appena di cedro e limone .  Bocca ricca e ficcante, coerente nei ritorni aromatici che si amplificano per poi allungarsi supportati dall'acidità viva e perfettamente integrata e dal contrappunto sapido.  Siamo a livelli davvero  molto alti.
7) Graacher Domprobst Auslese AP 11.  Albicocca, succo di arancia concentrata, cedro candito, naso davvero conturbante, si cresce ancora.  Bocca ricca e succosissima, coerente negli aromi e resa trascinante dall'estrema sapidità e dall'acidità esplosiva e perfettamente integrata.  Lunghissimo.   Un gioiellino davvero, per questo stupendo Auslese...
8) Graacher Domprobst Auslese AP 14.  Da morirci dentro, davvero incredibile come aggiunge una nota raffinata, anzi raffinatissima al naso incredibile, di grande concentrazione.  Agrumi e pesca bianca, mineralità di cristallo.  Bocca ricchissima, dolce e potente, e insieme elegantissima grazie all'acidità viva e alla filigrana sapida.  Lunghezza fuori scala su pesca bianca, kumquat, dolcezze candite, freschezza di lime e bocca ripulita da qualsiasi eccesso di dolcezza.  Ricchezza e complessità assurde, tensione parossistica.  Ricordiamo che questo vino è nella categoria degli Auslese Gold Kapsel, anche se Willi Schaefer non utilizza tale dizione , ma distingue i vini solo come numero di AP.  110 Oechsle, 120 RS, 10 acidità.

ALTRI VINI ASSAGGIATI
*) Domprobst Spätlese d’asta.  Impensabile che un vino raggiunga tali vette......Grande concentrazione, frutto agrumatissimo, sfumature tropicali, filigrana minerale, davvero tanta roba decisamente, eleganza aristocratica, grandissimo vino davvero..  C’è un 25% di botrytis, aromi di miele che aggiungono complessità al perfetto bouquet di frutto ricchissimo e potentissimo, agrume netto.  Bocca trascinante per la ricchezza di frutto, l'esplosione acido/sapida, l'equilibrio mirabile, la persistenza infinita.
*) Wehelener Sonnenuhr Auslese.  Zucchero filato, uva, marzapane, crema al limone.  Aromi dolci e rassicuranti che preludono ad una bocca ricca e succosa ripulita quasi a secco da un'acidità tagliente quanto matura, ravvivata da guizzi sapidi e piccanti.
*) Pensavamo che con l’Auslese AP 14 fossimo arrivati al top della gamma degli Auslese, no davvero, perché ci ha fatto assaggiare il Graacher Domprobst Auslese d’asta, un vino monumentale, grande concentrazione, concentrazione mostruosa, vino grande, estremo, davvero straordinario, un vino che ha davvero tutto.  Al naso chiaramente , vista la gioventù, lo possiamo solo intravvedere , dove gli strati di frutto al momento si vedono a sprazzi.  In bocca esplode la pesca bianca e ogni genere di agrume, i toni freschi e quelli canditi.  Ricchissimo quanto leggiadro.  Persistenza di cui non si vede la fine con una acidità che è sì una lama, ma una lama che accarezza .
*) E poi chiudiamo con il Graacher Domprobst Beerenauslese, tutta eleganza in questo momento, con naso di uva e pesca bianca, Bocca esplosiva, densa, dominata dalla pesca bianca contrappuntata da mineralità di cristallo.  Scia satura di aromi, fresca di acidità succosa che richiama a bere ancora.  Siamo a 137 Oechsle, 12 di acidità, con un grande vino , tutto in finezza , preciso, grande prova di chiusura di una annata storica per Willi Schaefer.


SCHLOSS LIESER

NOTE SULL’ ANNATA
Schloss Lieser ha prodotto una magistralmente perfetta completa serie di vini su tutti i vigneti di proprietà, incluso il Wehlener Sonnnenuhr, che quest’anno arriva all’Auslese.  E la pefezione si capisce gia’ dalla davvero memorabile serie di QbA e kabinett.  Sempre più ampia quindi la gamma di Schloss Lieser, man mano che Thomas Haag e Philipp Veser prendono confidenza con i vigneti di recente acquisizione, e straordinario livello qualitativo che lo conferma fra i piu’ grandi produttori di Germania.  La vendemmia è stata fatta in tutta tranquillità in ottobre.  Estrema coerenza stilistica su tutti i vini, perfettamente delineati nelle differenze fra i vigneti di proprietà.  E riesce a stupirci ogni anno con una serie formidabile, con vini di grande intensità e definizione, già dai Pradikat più bassi.  Quest'anno compare tra i Kabinett il Graacher Himmelreich, mentre il Wehlener Sonnenuhr, dopo lo splendido Kabinett 2014, si allarga fino ad una gran bella Auslese, affiancandosi a tutti gli effetti ai vigneti “storici” di Brauneberg e Lieser.  Selezione estrema per produrre gli Auslese superiori e Beerenauslese e Trockenbeerenauslese, non già per la mancanza di uve superiori, ma per la ricerca di quel qualcosa in più e la presenza di botrytis.  Attendiamo con impazienza l’anno prossimo quando verranno prodotti i vini anche dai nuovi vigneti: il Bernkasteler Doctor e il Piesporter Goldtropfchen...

NOTE AZIENDALI
La coppia formata da Thomas Haag e dal suo bravo kellermeister Philip Veser, si è ormai insediata stabilmente nella ristretta cerchia dei migliori produttori tedeschi, premiata da tutte le guide più importanti, la Guida Gault & Millau e Eichelmann, sia inserendolo stabilmente fra i 10 migliori produttori tedeschi (a 5 stelle), che riconoscendo i vini dell’annata come i migliori della loro categoria.  Riconoscimenti meritatissimi e che comprensibilmente aumenterà “l’appeal” di questa grande azienda, che con serietà davvero encomiabile privilegia e privilegerà’ chi da tempo l'ha seguita (e nell’annunciare il riconoscimento Thomas ha ringraziato in maniera inequivocabile tutti quelli che hanno creduto in lui prima che ottenesse questi grandi riscontri dalla critica) e soprattutto gli appassionati piuttosto che grandi realtà commerciali.  Ci piace ricordare che Thomas Haag è figlio di Wilhelm Haag, ma ha avuto il coraggio di mettersi in proprio, mentre Philip Veser oltre ad essere un ottimo enologo è anche un grande collezionista di Riesling e naso raffinatissimo.  Parlando con il produttore colpisce la chiarezza, la visione molto a fuoco del progetto Schloss Lieser.  Il progetto Schloss Lieser nasce negli anni 90, con una scommessa, vinta, di rilanciare un azienda ormai quasi abbandonata.  E il riscontro è davvero eccellente, i suoi vini raggiungono le quotazione più alte alle aste annuali dei migliori vini tedeschi, e nonostante la richiesta, la politica è di rimanere con prezzi ragionevoli per la produzione in commercio.  All’originale vigneto Niederberg Helden (di ardesia azzurra), che lo ha fatto conoscere, ha aggiunto la gestione di parte dei vigneti di famiglia nello Juffer Sonnenuhr.  Thomas ha intrapreso, lasciando l’azienda di famiglia (gestita dal fratello Oliver), una strada stilistica completamente diversa, che si evidenzia assaggiando il vigneto Brauneberger Juffer Sonnenuhr.  Thomas e Oliver producono da questo vigneto due grandi vini, e verrebbe da dire di provarli a confronto, non già per valutare quale dei due è superiore, ma piuttosto capire come la sensibilità e la mano del produttore possa dare origine a due vini diversi, pur se entrambi rispettosi del terroir di appartenenza.  Thomas è produttore non interventista, che lascia “correre” i lieviti spontanei (con fermentazioni sia in acciaio che in legno), e che cerca vini più “difficili”, estremizzando le sensazioni e la naturalezza del vino stesso, con una mineralita’ rocciosa.  Per quanto riguarda le caratteristiche dei vini, l’Helden dà sostanzialmente vini di impatto aromatico e consistenza di bocca più ricchi, rispetto al Brauneberger Juffer Sonnenuhr, che lavora più sulla raffinata definizione degli aromi e dà generalmente origine a vini di struttura più verticale e affilata.

I VINI DEL GDA
1) Juffer Kabinett.  Un vino straordinario, che entusiasma già dal naso di straordinaria bellezza .  Naso complesso concentrato, precisissimo, ancorché molto primario, c'è ancora tanta uva, dolcezza di zucchero filato, freschezza agrumata che prepara alla brutalità minerale e l’appassionante grip ruggente di una bocca ricca e coerente, raddrizzata e allungata da un fantastico grip acido/sapido.  Il vino si impossessa del palato , ma rimane in tutto e per tutto un gran vino di rara perfezione.  Alcool da 8,9 a 9, residuo zuccherino (RZ) da 50 a 60, acidità da 8 a 8,5.
2) Wehlener Sonnenhur Kabinett.  Naso davvero piacevole, equilibrato, un ottimo classico Wehlener Sonnenuhr setoso, equilibrato, crema al limone, scorza di agrumi, sfumature floreali di viola.  Ha una bella progressione intensa in bocca  che lo rende riconoscibile di provenienza da questo vigneto, tuttavia aggiunge una cifra diversa, in qualche modo immediata.   Lavora su note da vero Kabinett laddove l’anno scorso il profilo era molto intenso, quest’anno declina una bocca elegante e succosa, in equilibrio calligrafico.
3) Niederberg Helden Spätlese.  Il grande classico di casa Schloss Lieser .  Che stupisce per il presentarsi in una veste insolita, aggiungendo una diversa cifra, quella della mineralita’.  Noi registriamo una incredibile precisione ed eleganza già dal naso, che declina in maniera raffinata estremamente rigorosa e precisissima gli aromi, laddove nel passato c’era un ricco profilo aromatico caleidoscopico, lime, kumquat, pesca gialla.  In bocca corrispondentemente propone un carattere aristocratico piuttosto che espressivo al massimo al quale l’Helden ci aveva abituato.  Una bocca succosa e guizzante di acidità, coerente nel ritorno aromatico e nettamente minerale, sapida e dolce di frutto.  Elegantissimo, ha raggiunto la più completa precisione stilistica.
4) Brauneberg Juffer Sonnenuhr Spätlese.  Stiamo parlando di un vino fantastico.  Già dallo strabiliante naso agrumato e nettamente minerale ci si accorge di  un intensissimo stimolo fruttato aromatico ma attento a provvederne una lettura precisissima.  La pulizia stilistica su questo ma su tutti i vini di Schloss Lieser è impressionante.  Bocca ampia e ficcante, laddove invece l’Helden era su toni eleganti, filigrana acido/sapida a mascherare la grande ricchezza.  Si allunga dismisura con una progressione strabiliante, dolce negli aromi ma oltremodo pulita e sapida in uscita.  Un grandissimo vino davvero.
5) Wehlener Sonnenuhr Spätlese.  Quest’anno per la prima volta Thomas produce tutta la serie del Wehlener Sonnenuhr.  Continua e amplia aromaticamente il discorso iniziato che con il Kabinett, con naso intenso e agrumi in grande evidenza, molta frutta, minerale e cremoso.  Bocca ricca, coerentemente intensa  negli aromi e viva di acidità.  Estremo equilibrio e lunghezza importante.  Qui siamo ad un residuo zuccherino di 85 g/l che come l’acidità, qui a livello 9, è perfettamente sostenuto da una struttura stupenda.
6) Niederberg Helden Auslese.  Straordinario impatto aromatico ma ancora una volta finissimo.  In bocca ha dimostrato la sua straordinaria classe, ecco questa è la cifra stilistica dell’Helden quest’anno.  Una declinazione dell’Helden che ci ha piaciuto moltissimo, e che si aggiunge alle caratteristiche di grande espressività del vigneto, presentandosi di naso efficace, dolce , macedonia fresca e minerale.  Bocca ricca, fresca, ma soprattutto intensissima nell'apertura aromatica, che satura il cavo orale e si allunga supportata dalla spina dorsale acido/sapida , che lo rende molto composto estremamente raffinato.   E’ un grande esempio di Auslese , nei toni elegantissimi.
Naso dolce, macedonia fresca e minerale.  Bocca ricca, fresca, ma soprattutto intensissima nell'apertura aromatica, che satura il cavo orale e si allunga supportata dalla spina dorsale acido/sapida.
7) Wehlener Sonnenuhr Auslese.  Ricchissimo di frutta : agrume ficcante, frutto ricco, sfumature tropicali su questo vino continua ad accrescere le sensazioni del corrispondente Spätlese, e lo porta compimento.  Vibrante, molto intenso, la lettura che Thomas dà su questo vino è platealmente verso una tensione in bocca che attanaglia, con gran guizzo acido e allungo davvero importante su frutta fresca, agrumi, mineralità netta .
8) Niederberg Helden Auslese Gold Kapsel.   Qui stiamo parlando di questo e del successivo come di due grandissimi vini, il frutto è straordinario, la concentrazione è evidente, come anche l’influenza della botrytis ad impreziosire il tutto.  Non c’ è ne è stata tanta di uva botrytizzata, e perciò fare questo vino e il corrispondente Beereneauslese ha richiesto una selezione in vigna molto intensa.  Bocca ricca e freschissima, con acidità esplosiva che porta il finale ad essere intenso e memorabile tra pesca gialla, agrumi verdi e maturi.  Siamo a 115 gradi Oechsle, e un 50% di uve botrytizzate, è un prodotto di classe superiore, di grande intensità, che magistralmente fornisce un frutto pulitissimo.  Stratosferico.  Le uve verranno imbottigliate in Giugno-Luglio.
9) Brauneberg Juffer Sonnenuhr Auslese Gold Kapsel.  L’inversione dei ruoli si completa qui in questo straordinario vino.  Il vino solitamente più elegante diventa il più rabbiosamente ruggente in bocca, nella sua grande e completa mineralità.  Ma è sempre preciso in tutte le sue espressioni, il che gli permette di essere comunque godibile.  Ha una profondità stupefacente e la pulizia estrema delle uve, gli permette di raggiungere vette di complessità aromatica estreme, tra agrumi freschi e canditi, sferzate di lime, mineralità cristallina.  Bocca concentratissima, oleosa ed elettrizzata di acidità che rende la beva compulsiva a dispetto della concentrazione.  Coda satura di aromi, che si allungano all'infinito lasciando la bocca pulita da qualsivoglia eccesso di dolcezza. Grande.  Possiamo solo immaginare le versioni d’asta, che questa già lo è, se raffrontato ad una annata “normale”.
10) Niederberg Helden Beerenauslese, non assaggiato perché ancora in fermentazione, come il TBA, l’annata ha permesso di fare questi vini, ma non è difficile prevedere il carattere elegante di questi vini considerando tutta la serie dell’Helden.

ALTRI VINI ASSAGGIATI
*) SL Kabinett Trocken 2015.  Un inizio davvero ottimo, un vino che ci ha stupito per la mineralita’ e tensione.  Un naso che esprime davvero tanto, frutta gialla.  In bocca molto godibile ed aperto, ma fresco di un bel grip equilibrato acido.  Quest’anno i vini sono davvero di precisissima intensità frutta e questo vino lo dimostra.
Tanta frutta gialla, minerale fine.  Bocca fresca e soddisfacente.  Semplice, quanto aperto e godibile. 
*) SL Helden Spätlese 2015 trocken.  Cresce coerentemente in concentrazione.  Aromi notevoli, frutto solare ed eleganza minerale.  In bocca acidità marcata e ben integrata, persistenza di rilievo, davvero serio.  Anch’esso fatto davvero bene, non è così immediato come il Kabinett , ma d’altronde è uno Spätlese, e possiede giustamente una ottima intensità, e pressione, si allunga ragionevolmente.
*) SL Kabinett.  L’annata eccezionale l’abbiamo già vista qui.  Davvero un ottimo vino, molto espressivo e ricco al naso, godibilissimo, su aromi nettamente agrumati, straordinariamente sapido, elegante, ottimo equilibrio gustativo.  Racchiude una interessante complicazione, un Kabinett centratissimo, dalla bocca succosa, dolce e intensamente acida.  Beva assassina ma che fa anche meditare. 
*) Graacher Himmelreich Kabinett.  Raramente prodotto, quest’anno l’annata, oltretutto con il vigneto in grande forma, ha permesso di ottenere un vino da ricchi aromi fruttati, gioioso, luminoso.  Bocca molto fresca, sapida, con il frutto che si fa strada in retrolfazione.  Bella lunghezza.

FRITZ HAAG

NOTE SULL’ ANNATA
2015 interpretato magistralmente da Oliver Haag che, specie sullo Juffer Sonnenuhr, ne fa un distillato di ricchezza supportato da acidità intensa (oltre i 10 g/l sui pradikat più alti) quanto matura, producendo dei vini che faranno parlare, culminati da un Auslese Gold Kapsel straordinario. Assaggi limitati per scelta ai soli vini dolci.

NOTE AZIENDALI
Oliver ha ormai saldamente in mano l’azienda che fu portata dal padre Wilhem, che pur avendo lasciato la conduzione al figlio è sempre presente in azienda, a diventare fra le più grandi della Mosella.  Vini caratterizzati dal didascalica capacità di declinare in maniera precisissima le caratteristiche aromatiche e la mineralita’ del vigneto, su precise, cristalline ed espresse note di frutta.  Il vigneto più importante è il Brauneberger Juffer Sonnenuhr, di 10,5 ettari.  Questo vigneto, in pura ardesia finemente frantumata, ha una perfetta esposizione sud, ed è la parte principale e centrale, sotto la meridiana della collina Brauneberg, che gli dà il nome, collina un tempo chiamata Dusemond (dal latino Dolce Monte).  Dolce fino ad un certo punto, giacche’ in alcuni punti si arriva ad una pendenza dell’80%.  Le uve vengono vinificate in acciaio con lieviti naturali, e vengono lasciati a maturare sia in acciaio che nei tradizionali fuder di legno da 1200 litri.

I VINI DEL GDA
1) Brauneberg Juffer Sonnenuhr Spätlese.  Slendido!  Naso che sviluppa appieno la complessità aromatica dello Juffer Sonnnuhr, con frutto dolce,  ricco e ficcante, con aromi che raffinatamente escono cadenzati, una grande espressione del vigneto.  Bocca coerentemente ricchissima, macedonia ravvivata da una spruzzata di limone e un bel contrappunto sapido che si allunga nel finale, che lo rende una purissima espressione di questo grande vigneto.  Oechsle 95, residuo zuccherino (RZ) 85, acidità 9,5.
2) Brauneberg Juffer Sonnenuhr Auslese.  L’apoteosi su questo superbo vino.  Una crescita davvero marcata e entusiasmante su tutti i registri, in bocca è rabbioso, esplosiva di pesca e agrumi, guizzo acido elettrizzante che supporta una scia aromatica che gioca tra agrumi freschi e canditi.  Ma che gran vino!!!   105 Oechsle, 100 RZ, 10 acidità.
3) Brauneberg Juffer Sonnenuhr Auslese Gold Kapsel.  Ci siamo a messi a ridere dall’emozione nell’ assaggiare questo vino fuori dal comune.  Un vino stratosferico, maiuscolo in tutti i sensi.  Oliver ha davvero “lasciato aperto il gas”.  Una materia enorme , siamo senz’altro (anche analiticamente) a livello di Beerenauslese.  Pesca bianca, agrumi freschi, sfumature tropicali, in una cornice di mineralità chiara e cristallina.  Bocca saturante, freschissima e coerente: densità tattile e acidità quasi piccante mentre ci si perde tra ogni genere di descrittore aromatico.  Allungo di pesca bianca, di lime e kumquat, di cedro e di fragola, di limone, di sale, non di zucchero... I dati: 130 Oechsle, 130 RZ, 10,5 acidità.  Interessantissimo il confronto con i vini di Schloss Lieser su questo punto, visto che per entrambi la parola “grandezza” non è abusata.  Il vino di Oliver e’ concentratissimo esplosivo, il vino di Thomas vive di un memorabile gioco di sensazioni. 

ALTRI VINI ASSAGGIATI
*) Juffer Feinherb.  Vino in un davvero interessante equilibrio gustativo.
*) Brauneberg Kabinett.  Un vino decisamente di grande equilibrio sapido interessantissimo!!  Bocca fresca e molto ricca per la categoria, che sviluppa pesca, cenni tropicali, lime.  Acidità pulente e ottimamente integrata, bella la persistenza.  Continua con Fritz Haag l’assaggio di ottimi Kabinett, in questa annata.  
*) Brauneberg Juffer Spätlese.  Naso riconoscibilissimo, molto sul frutto, meno magari multifaccettato, dello Juffer Sonnenuhr, ma comunque di grande precisione stilistica, davvero prezioso!!!  Bocca coerente, su note dolci.


J.J. PRÜM 

Quest’anno ci sara’ sicuramente un’annata completa da J.J. Prüm  Attendiamolo quindi con impazienza (come al solito i listini usciranno ben tardi).  Credo ci sia poco da aggiungere sulla qualità dei vini di questo grande e famoso produttore con richieste sempre ben al di là della disponibilità.  Vale la pena ricordare che ogni anno J.J. Prüm, anzi Manfred e sua figlia Katharina, che ormai stabilmente partecipa a tutte le fasi della produzione e alle scelte aziendali, sono sempre gli ultimi produttori ad iniziare e finire la vendemmia!  Praticano fermentazioni a bassissime temperature, con i lieviti autoctoni, in ambiente riduttivo.  Il tutto porta a dei vini che si sviluppano e crescono meravigliosamente con l’invecchiamento, e che durano interminabilmente nel tempo, caratteristiche che li portano ad essere fra i più ricercati fra gli appassionati mondiali di vini tedeschi.  Dal punto di vista olfattivo, a riguardo dei vini di Joh. Jos. Prüm, si parla di vini di precisione “cerebrale” nella definizione degli aromi, che si sviluppano purissimi man mano che si procede con l’invecchiamento, liberandosi dal bozzolo di aromi più o meno sponti – lievitosi - (a seconda delle annate) che li avvolgono in gioventù – anche se quest’anno ci sono le premesse per vini già da subito con un ottimo sviluppo aromatico.  Dal punto di vista gustativo, sono vini di grande intensità, tensione, e raffinatezza, perfettamente definiti, dove la frutta e la mineralita’ sono in perfetto equilibrio.  Dei veri “standard” a definire l’aristocrazia del Riesling.  Dei due più importanti vigneti aziendali il Wehlener Sonnenuhr fornisce i vini più profondi e minerali, il Graacher Himmelreich, vini dagli aromi più sviluppati.  Gli altri vigneti aziendali sono il Zeltinger Sonnenuhr (che l’anno scorso per la prima volta è stato prodotto anche come Auslese Goldkapsel, di ottima qualità), e Bernkasteler Badstube (che nel 2006 ha prodotto uno dei più buoni Beerenauslese dell’annata).   E’ ancora presto per assaggiare i vini di questo produttore che vengono presentati normalmente a settembre.  E, come al solito, verranno proposti ben più tardi rispetto agli altri produttori, e pertanto li inseriremo nel GDA successivamente , rispetto agli altri produttori.


WEINS PRÜM

NOTE SULL’ ANNATA
L'ultima volta nel salotto di Bert Selbach, purtroppo.  Ma la soddisfazione che a salutare il suo understatement, la sua fine ironia e soprattutto il suo immenso talento di vinificatore sia stata un'annata “perfetta” come la 2015.  E la pre-prenotazione ci ha permesso di garantirci i quantitativi richiesti.  Parcelle stupende ha venduto sia nell’Himmelreich che nel Domprobst, così come sono stupende le parcelle nel Wehlener Sonnenuhr, comprate assieme all’azienda da JJ Prum, anzi da Katharina Prum.  Il Pralat invece è stato solo affittato a Dr.Loosen, il quale ha peraltro preso anche il Wurtgarten.  La speranza è che un nuovo Selbach un giorno riscatti quell’ultima vigna...  Nel frattempo registriamo una collezione che ci farà ricordare davvero nel migliore dei modi questo grande produttore.  Ed è quindi speriamo un arrivederci quello con il quale ti salutiamo, caro Bert Selbach.

NOTE AZIENDALI
Bert Selbach non rincorre estremizzazioni, ma la grande maestria ad interpretare i suoi vigneti e l’intenzione di non seguire l'equazione vino più concentrato = vino migliore, lo portano a creare dei vini filigranati che sono la quintessenza della Mosella.  Gran signore, si apprezza la moderazione e l’eleganza che trasmette nei suoi vini.  La produzione avviene con una fermentazione di circa sei settimane, seguite da 2 mesi in legno sui lieviti fini, prima di andare all’imbottigliamento.  Ha alcune delle migliori parcelle di vigne antiche a piede franco, in grandi vigneti: nel Wehlener Sonnenuhr ha due parcelle, una protetta da muretti, quasi al livello della Mosella, e l’altra appena a fianco della meridiana che dà il nome al vigneto),nel cuore dell’ Erdener Prälat ha una grande parcella; Ürziger Würzgarten;  Graacher Himmelreich; e Graacher Domprobst.

I VINI DEL GDA
1) Graacher Domprobst Kabinett.  Frutto ampio e concentrato al naso, addolcito di marzapane e ravvivato di limone.  Bocca coerente, succosa, viva di acidità e croccante di frutto. In bocca bella sapidità, grip e struttura.  Un vino davvero molto interessante.  La solita sconvolgente capacità e mano delicatissima a gestire i vini.   91 Oechsle, 53 residuo Zuccherino (RZ), 8,3 acidità.
2) Urziger Wurtzgarten Kabinett .  Un vino estremamente piacevole, che la mano di Bert ammanta di nobiltà, con vino setoso, davvero bevibilissimo, ultra godibile.  Frutto ricco e molto fresco, tropicale con un tocco di limone.  Bocca succosa, acidità cristallina.  Bert possedeva appena 300 metri di vigna.   90 Oechsle, 54 RZ, 8,2 di acidità.
3) Wehlener Sonnenuhr Kabinett.  Naso intensissimo, dove gli aromi di uva e crema al limone si amplificano in maniera stupenda.  Grande vino, che propone una bocca freschissima, guizzante, in un equilibrio acido sapido che gioca con il residuo zuccherino, estrema piacevolezza per questo stupendo vino .  In bocca poi è di lunghezza ragguardevole su filigrana acido/sapida.  91 Oechsle, 52 RZ, 8,3 di acidità.
4) Graacher Domprobst Spätlese.  Grande maestria per un vino equilibratissimo, straordinariamente bello, e straordinariamente elegante.  Molto espressivo, cristallino nel mettere a fuoco tutti i aromi del Domprobst, si’ minerali, ma con tanti agrumi, e uva, quest’anno.  In bocca una bella e ficcante presenza minerale, con acidità viva e perfettamente integrata, freschissima e coerente, dove si sente l’ardesia e una continuità di rimandi retroolfattivi magistrale, con persistenza su frutto chiaro, sapido e freschissimo.  Davvero ottimo.  Abbiamo parlato della vendita con gli altri produttori, perché in effetti è l’argomento del giorno.  E tutti invidiavano la parcella di Bert.  96 Oechsle, 80 RZ, 8,5 acidità.
5) Wehlener Sonnenuhr Spätlese.  Un vino grandioso che sviluppa tutte le facce aromatiche del Wehlener Sonnenuhr, con frutto pieno e ricco, macedonia, kiwi, crema pasticcera, agrumi.  In bocca intensissimo, e coerente , di quella eleganza unica con la quale Bert Selbach preziosamente cesella i suoi vini.  Si allunga supportato dal guizzo acido e dall'ossatura sapida..  Analisi da Auslese ma godibilità da Spätlese.  Vino centratissimo.  Oechsle 97, 83 RZ, 8,3 acidità.
6) Wehlener Sonnenuhr Auslese.  Grandissimo, elegante, filigranato. Naso meravigliosamente cesellato, e cristallino, dove si sviluppano progressivamente arancia, kumquat, e agrumi vari , più che crema pasticcera, e un po’ di frutta tropicale.  Bocca intensa e coerente negli aromi, con ricchezza elettrizzata dall'acidità che gioca con il sale.  Lunghissimo.  Un vino molto sensoriale , molto preciso.  100 Oechsle 100, 90 RZ, 8,4 acidità.
7) Erdener Pralat Auslese .  Naso fantasmagorico, con un 20% di Botrytis, aromatico, aggiunge nuances di agrumi, alle classiche note di frutta tropicale.  Bocca spettacolare, golosa e succosa, sapidissima.  Ricchezza e intensità che, anche in questa ultima versione, non compromettono precisione ed assoluta eleganza.  Persistenza importante su bocca perfettamente pulita.  Oechsle 107, RS 93, acidità 8,4.

ALTRI VINI ASSAGGIATI
*) Graacher Himmelreich Kabinett Feinherb.  Begli aromi ampi, ha un ottimo equilibrio con 28 g/l di ZR, e sapidità.  Imbottigliato come gli altri vini il 22-23 marzo.
*) Wehlener Sonnenuhr Auslese GK 1992.  Vino d’asta.  Semplicemente straordinario, per un addio di classe, di grandissima eleganza, cremoso da tanto è la concentrazione, non un asperità, ma una suadente acidità matura, interminabile in bocca.  140 Oechsle, 120 RZ, acidità 9.  Fantastico!!!!


MERKELBACH

NOTE SULL’ ANNATA
Miglior prestazione di sempre ?  Chissà: i “fratelloni” hanno alle spalle così tante decine di vendemmie... Restringendo il campo alla nostra memoria, è un testa a testa con la straordinaria (in senso letterale) annata 2010, cui questi 2015 assomigliano per acidità esuberante (a cavallo dei 10 g/l) e per concentrazione importante.  Le similitudini finiscono qui: quelli percettivamente erano vini estremi, rabbiosi, questi si mantengono su una più classica compostezza.   Annata quindi di fuochi d’artificio a casa Merkelbach, tutti vini molto buoni in un crescendo entusiasmante.  Niente Treppchen questo anno, troppa fatica ahimè per raccoglierlo.  A più di 80 anni hanno dovuto ahimè rinunciare per la prima volta ad uno dei loro prodotti.  Ma il resto compensa, e come se compensa!   Prodotti non ancora imbottigliati, e quindi ancor anella loro piena giovane esuberanza aromatica.  Ben 5 Spätlese, fra i quali ne abbiamo selezionato uno con la rabbia del meglio, e pure un Beerenauslese, anche se i semplici fratelloni insistono a chiamarlo Auslese.....Abbiamo infatti voluto mettere solo quattro vini, a celebrare una grande annata al meglio.

NOTE AZIENDALI
E’ per noi sempre un momento emozionante degustare i vini dei Merkelbach, che mettiamo sempre come prima visita, perché’ offre una chiave di lettura dell’annata.  E d’altronde, inimitabili come sempre, applicano senza mezzi termini il concetto: quello che la natura dà, noi produciamo.  Zero interventismo sulle uve (si raccoglie alla maturità fisiologica, senza calcoli) e in cantina scelta dei Prädikat in funzione del grado Oechsle, con solo piccole concessioni al mercato.  E quello che continua a stupire è sia il rapporto qualità / prezzo, che la qualità intrinseca, che nasce da una profonda conoscenza dei vigneti (hanno alcune delle più belle parcelle dei vigneti dai quali producono i vini).  In totale 2 ettari vitati dai quali ricavano non più di 20000 bottiglie.  Oltre al Würzgarten, hanno anche vigneti nell’Erdener Treppchen, e una piccola vigna di 0,2 ettari nel Kinheimer Rosenberg, dall’eredità materna.  E' emblematica la pulizia esecutiva di questi vini.  Vini di eccezionale rapporto qualità / prezzo.  Non ci fossero loro, la Mosella non sarebbe la stessa.  Come ogni anno, precisissimi ad informarci dei dati analitici dei vini.  Ricordiamo che “fuder”, indicato nella descrizione del vino, indica le botti di provenienza delle varie partite di vino provenienti generalmente da diverse parcelle, che i Merkelbach vinificano separatamente.

I VINI DEL GDA
1) Űrziger Würzgarten Kabinett.  Naso di estrema gioventù, vinoso, sfumato appena di frutta, il tutto bene espresso e preciso.  Bocca succosa e soddisfacente, viva di acidità e ricca di frutto, piacevolissimo.  Coda fresca, pulita, finemente minerale.  Vino completo equilibrato, con una buona sapidità , e buona presenza retroolfattiva, un Kabinett centralissimo di pregevole fattura per cominciare molto bene.  Se ne possono svuotare damigiane in una sola volta di questo vino. 
2) Kinheimer Rosenberg Spätlese fuder 2.  Sarà la suggestione, o più probabilmente sarà che il nome al vigneto non è stato attribuito a caso, fatto sta che al naso è frutta delicata e dolcezza di petali di rosa brillantissima, poi integrato da una precisissima arancia.  Bocca ricca e guizzante di acidità, nulla di troppo ma tutto davvero al posto giusto.  Scia ampia, coerente nel ritorno aromatico e sapidissima.  Gran bel vino, ci ha fatto davvero godere nell’assaggio, dal vigneto eredità di mamma.  90 Oechsle, 7.89 alcool 29,4 estratti, 61 ZR, 9,6 acidità.
3) Űrziger Würzgarten Spätlese fuder 7.  E arriviamo al grandissimo vino!!!!!!.  Un  vino davvero importante, ficcante davvero bello, l'esaltazione del Würzgarten in una delle più belle espressioni di sempre. il miglior vino che ricordiamo di aver mai assaggiato dai Merkelbach, relativamente agli Spätlese.  Chapeau!!. Bocca ricca, guizzante di acidità e sapidità che rende la beva golosa e compulsiva.  Persistenza agrumata e tropicale, supportata dalla coda acido/sapida Al naso un precisissimo declinare di tutte le spezie che il Würzgarten sa dare, ricchezza di frutta tropicale, dal mango all’ananas, ma anche finezza minerale naso davvero completo.  Frutto intenso, tropicaleggiante, ricchezza di ananas e finezza minerale Vino straordinario, si vola davvero alto, è un vino assoluto!!    Oechsle 87, 7,27 alcool 31,5 estratti,63,5 ZR, 9,8 acidità.
4) Űrziger Würzgarten Auslese 8.  Era difficile ipotizzare qualcosa di meglio del già grande Auslese 9. Ma ecco che i due fratelloni Merkelbach tirano fuori dal cilindro un vino, che non è più un Auslese , ma un davvero ottimo Auslese Gold Kapsel / Beerenauslese, non usano tale dizione nonostante l'eccezionalità di questa Auslese!!! .  Grande vino davvero, ha tutto, tutte le note del Würzgarten. Al naso è un susseguirsi di frutti tropicali, di dolcezza di zucchero filato, di freschezza di agrumi, con note di albicocca.  Bocca densa e freschissima, dove ritorna ogni genere di frutto, dove gli agrumi sono insieme freschi e canditi, grip acido sapido, struttura enorme.  Un vino impressionante ma anche di grande eleganza.  Oechsle 110, 9,49 alcool, 35,1 estratti, 86 ZR, 9,3 acidità.

ALTRI VINI ASSAGGIATI
*) Űrziger Würzgarten Spätlese. Un vino ben fatto.  Aromi soffusi, in bocca elegante con profilo molto minerale.
*) Űrziger Würzgarten Spätlese fuder 1.  Naso verde, fresco, tagliente già negli aromi: lime, limone, clorofilla , erbe di campo.  Bocca coerente, sapidissima e quasi secca in chiusura, acidità , con un molto particolare aroma di camomilla.  Ricordi di vini della Ruwer... Oechsle 88,  9,26 alcol,  32 ZR,  27,5 estratti, 9,4 acidità.
*) Űrziger Würzgarten Spätlese fuder 6  Naso chiuso ancora, in bocca ancora dominato dall’acidità.  Un buon allungo lo rende molto dissetante.  Si allunga abbastanza.  Forse è solo il più indietro della serie, forse avrà qualche difficoltà in più rispetto agli altri a risolversi.  Oechsle 85, 7,45 alcool, 29,4 estratti, 57 8 ZR, 10.2 acidità.
*) Űrziger Würzgarten Spätlese fuder 10.  Un vino buonissimo che in una annata normale sarebbe stato tranquillamente il top della gamma degli Spätlese. Ma questo è un anno speciale e ancora più speciale a casa Merkelbach.  Ancora più ricco del #7, tanto nell'intensità aromatica quanto nella consistenza in bocca, ma con l'equilibrio dolce/acido/sapido.   In assoluto è molto buono non è così perfetto.  Oechsle 95, 8,37 alcool, 29,2 estratti, 62,4 ZR, 9,1 acidità.
*) Kinheimer Rosenberg Auslese fuder 5.  Un vino che lavora su sensazioni ricche.  Naso lieve, di rosa, frutto ampio.  In bocca fa sentire la sua dolcezza, coerente negli aromi, le componenti alcolico, e acide devono ancora integrarsi nella struttura al meglio, per raggiungere l’eccellenza .  Oechsle 93,  9,47 alcool, 31,1 estratti, 41 RZ, acidità 9.
*) Űrziger Würzgarten Auslese 9.  Auslese davvero soddisfacente.  Naso completo, ricco, multiaromatico.  In bocca ricco, con bocca estremamente buona.  Ricchezza in contrappunto alla lunga sapidità.  Auslese serio, con grande struttura, e stupenda espressione in bocca.  Viene dalla parcella Urgluck, una delle più belle.  105 Oechsle 105, 9,54 alcool, 32,9 estratti, 68,4 RZ, 9,1 acidità.
*) In chiusura abbiamo assaggiato un Űrziger Würzgarten Auslese 2003.  Perfettamente espresso, di bella ricchezza e naso conturbante.


RUWER

KARTHÄUSERHOF

NOTE SULL’ ANNATA
Grossi sconvolgimenti, l’intero staff tecnico, è stato cambiato, appena prima della vendemmia.  Christian Vogt, e Tobias Busch hanno lasciato e al loro posto c’è a dirigere le operazioni come general manager Johannes Rumpf come kellermeister Sascha Dannhäuser.  E Christoph Tyrell ormai non segue più l’azienda.  Il vecchio kellermeister è stato chiamato a sostenere Il cambio.  Preoccupazioni sulla qualità dei vini lecite, ma fugate dall'assaggio.  Ora a noi sembra che si abbia voluto prendere un attimo di riflessione in una annata di cambiamento, più che ragionevole, in attesa delle novità, registriamo al momento che i pochi vini prodotti sono stati fatti invece davvero bene.  La gamma è minuscola, probabilmente per una scelta conservativa in attesa di prendere confidenza con vigneto e cantina: i vini dolci si fermano alla Spätlese, i secchi all'Alte Reben Trocken, infatti il Tyrrel selection non verrà più prodotto, e per finire i GG non verranno fatto più uscire nell’anno ma a sei anni di distanza.  Ma il risultato ottenuto su questi ultimi vini, gli unici che proponiamo nel GdA, è davvero eccellente.

NOTE AZIENDALI
Questa azienda è famosa per declinare al meglio ciò per cui i vini della Ruwer sono famosi, la leggiadra raffinatezza, nota d’unione che contraddistingue questi vini, con profilo olfattivo che spesso esprime note di ribes e altra piccola frutta rossa.  E si mantiene sempre volutamente controllato sui gradi Oechsle.  I suoi vini vengono tutti da uno splendido vigneto di ardesia con inclusioni ferrose, il Karthäuserhofberg, che domina la tenuta aziendale.  Christoph Tyrell, lo storico proprietario, ha venduto l’azienda tre anni fa, nel 2013, ed ha assicurato la transizione seguendo per due anni l’azienda.  Nel vigneto vengono utilizzati solo fertilizzanti naturali, il fatto di possedere una larga tenuta con allevamenti e coltivazioni, offre la possibilità’ di avere fertilizzanti organici.  La vinificazione viene fatta in acciaio.

I VINI DEL GDA
1) Karthäuserhof Alte Reben trocken (Spätlese).  Naso interessante, cristallino, con toni aromatici tipicissimi della Ruwer.  Bocca compatta, coerente, fresca e di bella pienezza.  Scia sapida di lime e cristallo, di buon allungo.  Vino davvero molto buono.
2) Karthäuserhofberg Grosse Lage Spätlese.   E’ il vino dell’azienda quest’anno, un vino decisamente superiore per la sua categoria , non tanto con tenore di Auslese su certi aspetti, ma diremmo Spätlese d’asta, più che Auslese, perché il profilo è di Spätlese, ma la struttura, la profondità ne fanno un vino di categoria superiore.  Un naso estremamente espressivo, da grande Spätlese della Ruwer, con frutto fresco, ricco e ficcante: agrumi maturi, cenni tropicali, fruttini rossi, freschezza di lime. Bocca molto ricca , vivace di acidità, finemente sapida, molto precisa.  Coerente e lungo il ritorno aromatico.

ALTRI VINI ASSAGGIATI
*) Karthäuserhof Riesling trocken.  Naso fresco, finemente agrumato e nettamente minerale.  Bocca succosa, trasparente, appena sfumata di agrumi e albicocca.
*) Karthäuserhof Schieferkristall Kabinett trocken.  Grandi aromi, ma grande impatto aromatico al naso.  Estremamente piacevole in bocca.
*) Karthäuserhofberg Grosse Lage Kabinett.  Frutto molto intenso al naso.  Bocca coerentemente ricca, di grande equilibrio , piuttosto che tensione.


RHEINGAU

WEINGUT JOHANNISHOF

NOTE SULL’ ANNATA
La vendemmia è iniziata il 2 ottobre, per poi protrarsi fino a inizio Novembre.  Davvero una brillante batteria di vini, per un produttore che non tradisce mai le attese, dai Kabinett che sono dei gioiellini di piacevolezza disarmante, e perfetti allo scopo , all’impegnativo Spätlese Alte Reben di grande spessore e classicità da manuale (e rapporto qualità/prezzo da sottolineare).  E se pensate a Johannishof come produttore di qualità solo per i vini secchi, fate attenzione al davvero strepitoso vino dolce....

NOTE AZIENDALI.
Johannes Eser è un produttore di grande affidabilità, con idee molto chiare e ottima mano a sviluppare dei vini secchi di grande bevibilità e precisione.  Ricordiamo che lo abbiamo selezionato proprio per avere un produttore del Rheingau che, al di là dell’ottima qualità, avesse un filo logico e consistente fra tutti i vini assaggiati, nonché’ affidabile anno dopo anno.  Un produttore con vini trocken che assommasse alla precisione aromatica, la piacevolezza di beva, o la struttura, ma sempre in maniera equilibrata e succosa.  La produzione è impostata sui vini che provengono da alcuni dei migliori vigneti del Rheingau, essenzialmente da tre zone:  1) vini dal promontorio Rüdesheimer Berg, a strapiombo sul Reno, con presenza di ardesia rossa, con vini con aromi ben sviluppati.  Da tale zona da cui provengono sia vini più eleganti grazie a terreni più leggeri, come il Berg Roseneck, che vini più potenti provenienti da terreni più ricchi (come il Berg Rottland); 2) vini dalla zona dello Schloss Johannsberg, vicino alla sede aziendale, con il vigneto Hölle (di quarzite), che origina il vino di più spiccata mineralità e il Klaus 3) vini dai terreni sciolti e alluvionali del Winkeler Jesuitengarten (storicamente riconosciuti fra i migliori della Germania), con vini più profondi.  Fino a pochi anni fa produceva in originalissime bottiglie a profilo esagonale di colore blu, con etichetta con lo stemma di famiglia, oggi purtroppo utilizza bottiglie renane “normali” con etichetta più semplice.  Ma al di là di questa concessione alla “standardizzazione” i vini invece continuano ad essere prodotti con l’affidabilità di sempre.

I VIGNETI
RÜDESHEIMER BERG ROTTLAND.
Fa parte del gruppo del gruppo del Rüdesheimer Berg. La composizione del terreno è molto sfaccettata.  Un terreno più spesso rispetto agli altri cru del gruppo del Rüdesheim Berg, con molto pietrisco, ardesia rossa, quarzite, e con parziale ricopertura con loess sull’ardesia rossa / quarzite. Pendenza media 33%. Esposizione sud. Rese limitate a 40 hl / ha. Produce vini fra i più potenti del gruppo del Rüdesheim Berg, con aroma di pesca, ma anche bilanciati da una buona mineralita’.
RÜDESHEIMER BERG ROSENECK.
Il Rüdesheimer Berg Roseneck sta sopra il Berg Schlossberg e il Berg Rottland e sotto il Drachenstein, con esposizione sud e una pendenza media del 33%. Nella sua parte ad ovest c’è una gola dove i vigneti hanno maggior pendenza con terreno fra il medio e profondo spessore con terreno di marne e loess di buon contenuto d’argilla con stratificazioni di ardesia rossa e quarzite. A est invece il terreno è piuttosto pianeggiante e bloccato da una sporgenza rocciosa.  Dà i vini con i profumi più delicati, e freschi del gruppo del Rüdesheimer Berg. Aromi di pesca in evidenza.
WINKELER JESUITENGARTEN
Storicamente uno dei più grandi vigneti del Rheingau.  Questo sito , vicino al Reno, è chiamato così dalla cappella di San Bartolomeo, che si trova all’estremità nord della cittadina di Winkel.  Il terreno è alluvionale, sabbioso, e calcareo.  I vini da questo sito sono delicatamente fruttati, eleganti, e succosi, in uno stile minerale. E purtuttavia, hanno un grande potenziale di invecchiamento.  I vini di questo grand cru, mostrano, da giovani, aromi tipici di pesche del vignaiolo (selvatiche), albicocca, con un finale di setosa mineralità.
JOHANNISBERGER HÖLLE
Esposizione sud-ovest.  Terreno di argilla con buona quantità di quarzite e roccia.  Il cru Johannisberger Hölle è in un microclima protetto dai venti freddi e con poca piovosità.  La vicinanza al Reno, poi, mitiga le temperature.  I vini che vengono da questo vigneto sono molto eleganti, succosi, ben minerali.  Rimangono con un profilo fresco anche dopo maturazione.

I VINI DEL GDA
1) Rüdesheimer Ramstein Kabinett trocken.  Naso brillante pesca e intensi aromi floreali,   per questo piacevolissimo Kabinett di ottima fattura.  Bocca succosa e coerente, bella polpa e gran freschezza a rendere facilissima la beva.  Già piacevolissimo, è un affidabile compagno per qualsiasi occasione.
2) Johannisberger Auf del Höll Kabinett trocken.  Su note diverse ma sempre davvero appaganti, questo Kabinett .  Naso minerale e cristallino, dotato però di una più ampia palette aromatica del solito, si presenta in bocca ficcante e coerente.  Ottima consistenza, e ragionevole scia retrolfattiva.  
3) Winkeler Jesuitengarten alte reben trocken (Spätlese).  Un gran bel vino.  E’ da sempre il campione della casa , da un gran vigneto, una grande mano a produrlo, imbottigliato da un paio di giorni, al naso crema al limone, con cenni vinosi che denunciano l'estrema gioventù.  In bocca si percepisce la grande struttura, nettamente acida e sapida, e la dimensione di questo ottimo vino, che è pure molto persistente, con ritorno aromatico ampio e ben lungo.
Vinificazione nel tradizionale legno grande.  I vini precedenti in acciaio.
4) Rüdesheimer Berg Rottland Spätlese.  Auslese mascherata che entusiasma già al naso estremamente complesso, di pesca bianca, di agrumi freschi e canditi.  Bocca trascinante, dove gli aromi ritornano amplificati, l'acidità è elettrizzante, la scia sapida è molto lunga e richiama a bere.  Stiamo parlando di 100 Oechsle, con buonissima acidità, 8,9, e con 60 grammi di zucchero residuo!  Un vino di grande concentrazione, prodotto in legno grande.

ALTRI VINI ASSAGGIATI
*) Mineral Qba trocken.  Mineralità bella.  Naso estremamente giovanile, arancio in evidenza, e con lieviti percepibili.  Bocca agile, con acidità in evidenza, ragionevole persistenza, per la categoria, un ottimo inizio.
*) Rüdesheimer Klosterlay QbA feinherb. Ottima riuscita per questo vino, macedonia al naso, bella freschezza e ottimo equilibrio , e buona persistenza.
*) Johannisberger Klaus Spätlese.  Un naso che ha davvero tutto a posto, frutto compresso e stratificato, dolcezza di macedonia, freschezza di agrumi.  Bocca di discreta ricchezza e ottima intensità, ancora tanta frutta, ben sapido e acidità pulente. Vinificato in acciaio, 90-92 Oechsle.
*) Berg Rottland Grosses Gewächs (trocken) 2014.  Notevole profilo aromatico.  In bocca corrispondentemente  aromatico, con profilo pieno , e buona persistenza.


KÜNSTLER

NOTE SULL’ANNATA
Una formidabile annata di altissimo livello.  Piacevolmente complicato selezionare il meglio di una gamma di trocken che già sui vini (nominalmente) “piccoli” sorprende per intensità, profondità e finezza, confermando Gunther Kunstler e il suo staff al vertice qualitativo della produzione del Rheingau, non solo, ma è stato senz’altro uno dei più grandi produttori in assoluto sui trocken, quest’anno a Mainz, dove ha sfoderato una batteria di vini tutti di grande calibro, con dei veri fuoriclasse, anche per quanto riguarda i Grosses Gewächs (Grand cru) dell’annata precedente.  .  E ci riesce difficile nascondere l'entusiasmo per aver ritrovato un interprete all'altezza di esprimere le potenzialità di uno dei grandissimi vigneti del Rheingau e di Germania: il Rudesheimer Berg Schlossberg.  Siamo fortunatamente riusciti a farci allocare i suoi vini, ed in particolare i Grosses Gewächs, previsti (e a ragione!) in velocissimo esaurimento.  Anche in tal caso abbiamo voluto davvero selezionare il meglio del meglio, anche se tutti i vini avrebbero avuto la qualità per essere proposti.

NOTE AZIENDALI
L’azienda è a Hochheim, il paese più orientale della Renania, bagnato dal fiume Main (Meno) alla confluenza con il Reno.  E’ conosciuta da tempo come una delle più grandi in Germania per i vini trocken, e a ragione vista la classe che pervade questi vini, e il consistente alto standard qualitativo che Gunter Künstler ottiene da ben 40 ettari di vigneti che gestisce assieme al suo staff tecnico.  La maggior parte della produzione è vinificata in legno, ed orientata alla produzione di vini di grande potenziale di invecchiamento.   La capacità di produrre vini trocken, in qualche modo fa conoscere meno questo produttore sui vini dolci, che tuttavia, dal nostro assaggio, non sono di minor qualità dei Trocken.  Una vecchissima conoscenza, fra i primi produttori che, perlomeno Francesco (che aveva come nick name “trocken o morte” giusto per chiarire la tipologia di vino allora preferita), visitò nel lontano 2003, in un gennaio freddissimo, che mai avrebbe fatto pensare poi all’annata così calda.

I VIGNETI
Rudesheimer Berg Schlossberg.  E’ senza dubbio il vigneto più prestigioso del Rheingau.  Posizionato sulla ”curva” del fiume dove finisce il Rheingau e dove comincia il Mittelrhein, a dominare l’abbandonato castello,  gode di caratteristiche uniche che definiscono la sua grandezza.   L’inclinazione del vigneto è la più alta del promontorio del Rudesheimer Berg, e raggiunge il 70%, il terreno è molto roccioso con presenza di ardesia rossa, ricoperto da un leggero strato di terreno, con bassa ritenzione idrica.  I ricercati vini ne risultano estremamente intensi e raffinati al tempo stesso.   Peraltro la vista dal vigneto, a dominare il Reno, spaziando fra il Rheingau e la parte iniziale del Mittelrhein, sono quanto più di bello si possa avere.
Hochheimer Hölle.  Da terreni di argilla calcarea, è il vigneto più vicino al fiume, e ne beneficia della influenza temperata .  Dà i vini più strutturati della regione.
Hochheimer Domdechaney.  E’ il più celebrato vigneto della regione, su terreni di argilla calcarea, che dà vini di grande struttura, potenza, che gestita dalla mano geniale di Gunter Kunstler, viene declinata in maniera intensa, e precisa.
Hochheimer Kirchenstück.  Il contraltare del Domdechaney.  Da terreni calcarei dà vini di grande e leggiadra eleganza.

I VINI DEL GDA
1) Hochheimer Kirchenstück Kabinett trockenRiprende le sensazioni ottime provate a Düsseldorf, ha davvero tutto: agrumi freschi, mineralità chiara.  E’ davvero un grande Kabinett, nervoso, dalla bocca coerente negli aromi e vibrante, freschissima, golosa, dove tutto è ben declinato e molto e vivo, lasciando una scia lunghissima.  Non presetne a Mainz lo abbiamo assaggiato poi direttamtne dal produttore, e il confronto / raffronto con il vino successivo, l’Hölle, e’ stato spettacolare, su vette altissime.
2) Hochheimer Hölle Kabinett trocken.  E’ un grandissimo vino.  Agrumi, limone, bel profumo complesso al naso, in bocca concentratissimo per la categoria.  Un impatto che sembra ma solo sembra dolce, ma piuttosto è più pertinente definire ampia e intensa nel ritorno aromatico, con il gioco acido/sapido a supportare l'allungo e richiamare alla beva  Tutto è decisamente bello, gran vino, forse il miglior Kabinett trocken di Mainz.  Ha tantissima roba questo vino. Il naso fornisce sensazioni di frutta fresca, foglie di limone.  Ha 8,3 acidità e alcool 13,5 ma non li dimostra davvero.  Rietimao, favoloso il confronto su diverse caratteristiche, eleganza e ricchezza fra i due grandissimi Kabinett.  l’ Hölle, risulta più ricco di presenza , il Kirchenstück di eleganza.
3) Hochheimer Domdechaney trocken .  Già ben espressivo su agrumi, uva, pesca bianca.  Struttura ragguardevole, finezza minerale e vivacità acida che snelliscono il frutto e danno alla beva un senso di leggerezza, di profondità, e supportano l'allungo.  Otttimo.
4) Kirchenstück Grosses Gewachs, Non assaggiato perche’ doveva ancora pulirsi, ma lo proponiamo convinti che sarà un grandissimo vino, perche’ ormai è un vino che conosciamo bene, ci aveva entusiasmato nella versione 2013 e ottimamente impressionato in quella 2014: ci sentiamo percio’ di fare un'eccezione e proporlo “sulla fiducia”.  Crediamo infatti che in una annata così la sua raffinatezza sarà associata ad una struttura interessante, tale da farne un vero capolavoro.
5) Berg Schlossberg Grosses Gewachs.  Ci siamo emozionati a ritrovare un grandissimo interprete del Berg Schlossberg, reputato essere uno dei più grandi vigneti di Germania, sui trocken.  Il vigneto “perduto” per noi, certo Georg Breuer è l’ altro grande interprete, ma Kunstler ci riesce a mettere davvero quel qualcosa di più, di emozionante con una bocca che coniuga mirabilmente la grande struttura, la sensazione di potenza e quella di estrema finezza.  Lunghissima scia minerale, filigrana sapida che accompagna la sensazione di una potenzialità evolutiva fuori dall'ordinario.  Il naso è di devastante eleganza, mineralissimo e compresso nella componente fruttata.  Sicuramente è uno dei più grandi vini dell’annata, di aristocrazia straordinaria. E’ davvero una soddisfazione per noi poter proporre questo grande vigneto e grande vino.
6) Hochheimer Hölle Beerenauslese, presumibilmente un gran vino, visto il gran spolvero nel quale si trova l’Holle quest’anno.
7) Hochheimer Hölle Trockenbeerenauslese , un vino straordinariamente buono, con un naso di gran raffinatezza, una bocca estremamente densa che pur nella sua concentrazione trascende l’eleganza.  Interminabile in bocca.  Un capolavoro di Trockenbeerenauslese.

ALTRI VINI ASSAGGIATI
*) Estate riesling, un bellissimo aromatico, uva e minerali, molto sapido, una bella presenza in bocca, dolce negli aromi e succosa,  pulitissimo,  molto scintillante, molto buono davvero.
*) Hochheimer Herrnberg trocken ‘VDP Erste lage.  Il naso rimane chiuso in un profilo limonoso, semplice, in bocca e al naso, rimane un po’ chiuso e leggero.  Giovanile e intensamente agrumato.  Bocca sapida, cristallina, coerente nel ritorno aromatico.
*) Hochheimer Stielweg “Old Vines” trocken.  Al naso molto concentrato, e un impatto largo, primario, vinoso, componente di frutto appena accennata.   Bocca strutturata e coerente, ben ravvivata dall'acidità.  13,5 alcool, 8,2 acidità.
*) Kirchenstuck Grosses Gewachs 2014.  Un vino che è di straordinaria eleganza, che procede convincente ad allungarsi a dismisura, rimanendo molto preciso e equilibrato in bocca.  La struttura è molto precisa, un grande vino davvero.
*) Hölle Grosses Gewachs 2013.   Naso tutti frutti, interessante, in bocca concentrazione, acidità.
*) Berg Rottland Grosses Gewachs 2013.  Il gran bel vino che avevamo assaggiato l’anno scorso lo ritroviamo adesso ben espresso.  Naso multifaccettato, pesca, agrume lieve, cipria, uva.  Bocca ricca, grassa, ravvivata dall'acidità che supporta un ottimo allungo.


PFALZ


WEINGUT GEORG MOSBACHER

NOTE SULL’ ANNATA
Una piccola enciclopedia dei vigneti di Forst e dintorni, la sessione di assaggio in casa Mosbacher, in cui emergono con la massima chiarezza le espressioni tipiche e migliori di ogni appezzamento calate nell’annata.  Il livello qualitativo di questi 2015 è mediamente elevatissimo, caratterizzato da acidità molto marcate.  Tutta la produzione è di una integrità notevole, quest’anno soprattutto i vigneti di Forst, che hanno dato risultati stupendi assecondando l’andamento climatico.  Tutto in anticipo di un mese nel Pfalz, rispetto le zone della Mosella, Nahe, e Rheingau.  La vendemmia è cominciata il 10 settembre con il bel tempo, perché’ l’estate in queste zone più calde aveva già portato le uve a ottima maturazione.   Ma poi sono arrivate le piogge, e quindi tutta la vendemmia è stata fatta velocemente, sotto la pressione della botrytis.  La vendemmia completata in 3 settimane contro le solite 6 settimane.  Amiamo l’assaggio di questo intelligentissimo produttore, a nostro avviso il migliore in assoluto nel Mittel Haardt, che riesce ad essere, cosa rara per la regione, estremamente efficace anche sui dolci, a nostro avviso a livello di grandi vini di regioni più vocate per la tipologia, su profili ben minerali.  Tre soli vini dolci, ma due di loro sono entusiasmanti.  E la grandissima disponibilità ad assaggi davvero esaustivi, con una tale varietà di vini che ci permette ogni anno di selezionare il meglio del meglio.  Si continua a sperimentare , come per esempio la scelta di appositivi contenitori vinari di legno per modulare fra acciaio e legno le caratteristiche di ogni annata, in special modo sui Grosses Gewachs.   Per i quali abbiamo effettuato assaggi dalle vasche, pre assemblaggio definitivo.  Assaggi sufficientemente indicativi per lasciar intuire l'elevatissimo livello qualitativo dei vini e confermare l'abituale predilezione per UNGEHEUER e JESUITENGARTEN.

NOTE AZIENDALI
Azienda di Forst nel Pfalz.  Sabine e Jürgen Mosbacher-Düringer conducono questa azienda di Forst, fondata nel 1920 da una famiglia di vignaioli.  La conduzione dei vigneti (20 ettari fra i migliori del Pfalz) è gestita dal marito Jürgen.  Per le caratteristiche dei vigneti, ci si può riferire a quanto scritto nelle note di Werle’.  Per quanto riguarda lo stile di produzione, riteniamo che se ci sia un modo di fare vini in modo moderno nel Pfalz, questo sia il metodo giusto.  Vini pulitissimi e aromaticamente ben a fuoco, nei quali la coerenza con il terroir è magnificamente mantenuta e i vini sono davvero cesellati e ben definiti anche in bocca.   Dopo la pigiatura, le uve vengono passate ad una pressa a bassa pressione, preferibilmente con i raspi, così crea un reticolo dove i succhi passano meglio senza le bucce.  Il mosto viene tenuto qualche ore a decantare e poi tenuto in fermentazione.  Solo lieviti naturali anche per questo produttore, ben conosciuto dagli appassionati.  L’azienda applica la nuova classificazione adottata dal VDP sui trocken, basata su modello Borgognone (ortswein - village, erste lage - premier cru, grosse lage - gran cru) noi, per riferimento, abbiamo indicato il Pradikat di appartenenza.  In buona approssimazione da un vigneto classificato come Erste Lage si otterrà un Kabinett o uno Spätlese, e da un vigneto classificato come Grosse Lage si potrà ottenere anche un Grosses Gewächs (magari dalle sue parcelle migliori).

I VIGNETI.
L’azienda possiede parcelle in molti dei più importanti vigneti di Forst e a sud, di Deidhesheim, vigneti da sempre considerati di qualità eccezionale, protetti come sono dal massiccio dell’Haardt, con esposizione est.  Tuttavia Forst e Deidhesheim, pur essendo vicini, danno vini che presentano delle caratteristiche diverse, che derivano sostanzialmente alla diversità di terreni: più sabbiosi e calcarei quelli di Deidhesheim, piu argillosi e profondi, con maggiore apporto basaltico, quelli di Forst.  Si hanno vini più espressivi da giovani a Deidhesheim e da attendersi nell’evoluzione a Forst.  L’azienda possiede anche un terreno a Wachenheim, paese successivo a nord di Forst , il Gerümpel.

FORSTER JESUITENGARTEN.
E’, assieme al Kirchenstück, riconosciuto come uno dei più grandi vigneti del Pfalz.  Ha un terreno ricco, di arenaria calcarea sgretolata, in superficie, con sotto argilla calcarea, e con una buona presenza di basalto, di origine vulcanica.  l’Haardt, la dorsale montuosa che protegge ad ovest i vigneti del Mittel Pfalz, era infatti una volta un vulcano attivo.  Oltre ad essere un terreno molto ricco, che riceve anche microelementi dalla dilavazione dei terreni superiori, ha basalto che permette di trattenere il calore, e un sottosuolo che trattiene l’acqua nei periodi particolarmente caldi, il che è importante per zone, come il Pfalz, più calde rispetto ad altre zone di produzione del Riesling.  Inoltre essendo un vigneto vicino al paese, i raggi del sole (che cala dietro l’Haardt) rimangono lì più a lungo.
FORSTER FREUNDSTÜCK.
Vigneto a fianco del Kirchenstück, presenta terreni piuttosto simili con presenza buona di basalto che dà calore.
FORSTER UNGEHEUER.
Può essere considerato “la principessa”, per l’innata eleganza che dà ai vini prodotti da questo vigneto.  E’ un grande vigneto posizionato sopra il Kirchenstück e il Jesuitengarten.  Ha piu’ sabbia e meno calcare nella sua composizione, rispetto ai vigneti più a valle.  Era il vigneto più amato da Bismark, e a ragione!  Un aneddoto dice infatti che Bismarck, apprezzando questo vigneto che il nome significa “mostro molto grande”, disse: 'Dieses Ungeheuer schmeckt mir ungeheuer' (Questo Mostro è mostruosamente buono).  Ma in effetti il nome deriva da un nome di persona.
FORSTER MUSENHANG.
E’ un vigneto in posizione alta a bordo della foresta, sopra l’ Ungeheuer.  Il sole a fine giornata è coperto, e il vigneto sviluppa aromi freschi.   Normalmente ha una acidità più elevata degli altri.
FORSTER ELSTER.
Ha terreni abbastanza leggeri e poco profondi, con arenaria e sabbia argillosa che danno vini più eleganti che strutturati.
FORSTER PECHSTEIN.
Vigneto molto sassoso, di arenaria con gran presenza basaltica, che aumenta il “calore” del vigneto.  C’e’ da dire che nel passato i viticoltori trasportavano nel vigneto queste pietre scure, proprio per aumentare la capacita’ di trattenere il calore, prelevate dal massiccio vulcanico dell’Hardt.  Da’ vini molto strutturati e molto minerali.
FORSTER STIFT.
Presenta un con un buon contenuto di sabbia , per vini eleganti.
DEIDESHEIMER KIESELBERG.
Suolo tipico di arenaria decomposta, con ciottoli.  Suolo che si può riscaldare facilmente e questo, assieme alla bella esposizione, porta a buone maturazioni, originando vini fruttati, eleganti e minerali.
DEIDESHEIMER LEINHÖHLE.
Bella e piena esposizione a sud, terreno sabbioso
DEIDESHEIMER MÄUSHÖHLE.
I terreni della Mäushöhle sono in terriccio di argilla sabbiosa, a volte con massi, argille sabbiose e arenarie disgregate dagli agenti atmosferici.
DEIDESHEIMER HERRGOTTSACKER.
Uno dei vigneti più estesi, a cavallo fra Forst e Deidesheim, con delle caratteristiche qundi intermedie fra i terreni dei due paesi.
WACHENHEIMER GERŰMPEL.
Esposizione ad est, con un suolo molto ciottoloso, sabbioso, con un buon contenuto di argilla.  Gode di un microclima ideale ed è uno dei più bei siti di Wachenheim.

I VINI DEL GDA
1) Forster Elster trocken (Kabinett).  Un ottimo vino. Il suolo da dove proviene è profondo e ha permesso un ottimo sviluppo.  Al naso frutto intenso, solare, netta la pesca gialla.  Vino con elevati estratti per la categoria, e si sentono.  Coerente negli aromi, succoso, sapido, piccante, davvero lungo! 
2) Forster Musenhang trocken (Spätlese).  Questo vino ha approfittato al massimo dell'estate calda.  Davvero ottima riuscita.  Frutto luminoso, cedro e minerale chiaro.  In bocca composto, intenso,  sapido  e ben strutturato, più di 10 di acidità, ma ottimamente gestita, con persistenza notevole su frutta gialla, agrumi, filigrana minerale.
3) Butsandenstein Wachenheim trocken.  Potente ed equilibrato nell'insieme.  Profumi molto godibili di albicocca gialla, pesca rotonda.  La bocca strutturata, gli aromi ritornano amplificati, ravvivati e supportati nel lungo finale dal gioco acido/sapido. Ottimo vino.
4) Forster Ungeheuer Grosses Gewächs (trocken). Assaggiati due campioni pre-assemblaggio.  Per entrambi struttura importante, molto sapidi, mineralità in evidenza con naso luminoso uno, l’altro invece più chiuso e più strutturato, provengono da due parcelle diverse, il vino finale sarà un assemblaggio dei due.  Ma ne verrà fuori un grandissimo vino, tali sono le due componenti.
https://ssl.gstatic.com/ui/v1/icons/mail/images/cleardot.gif5) Forster Jesuitengarten Grosses Gewächs (trocken).  Risulta immediatamente essere, dall’assaggio in vasca, assieme all’ Ungeheuer Grosses Gewächs, il più importante vino trocken aziendale, riusciamo a percepire infatti una struttura davvero importante e di grande tensione, a conferma del grande livello qualitativo di questo vino in fieri, come per gli anni passati.
6) Forster Ungeheuer Spätlese.  Non tradisce le attese anche quest’anno: è infatti una clamorosa versione di questo vino.  Naso albicocca, bocca sapida equilibrato molto.  Ma è in  bocca che esplode nella sua meravigliosa palette aromatica: cedro, lime, freschissimi e insieme canditi.  Gran consistenza, tanta sapidità e acidità che ripulisce la bocca dopo tanta ricchezza, lasciandola satura di aromi.  Oechsle 109, 100 RZ, 12 acidità.  Spatlese in etichetta, Auslese Gold Kapsel nella sostanza.
7) Forster Ungeheuer Auslese Gold Kapsel.  Vino stratosferico.  Il naso è dolcezza di ananas, pesca bianca, albicocca.  Struttura stratosferica, bocca esplosiva e trascinante, dolcezza intensa e consistenza densissima ripulite da un'acidità vibrante.  Ritorno aromatico saturante e infinito.  I dati confermano che stiamo parlando di un vino davvero speciale.  Più che un esercizio di stile, Jürgen ci ha chiarito che solo vini così, nel Pfalz sono degni di essere considerati come Auslese Gold Kapsel.  Noi riteniamo peraltro che si debba, a tutti gli effetti , parlare di una grande Beerenauslese.  Oechsle 128, Alcool 9 143 RZ 12 di acidità.

ALTRI VINI ASSAGGIATI
*) Georg Mosbacher trocken. Frutto aperto, chiaro e minerale.  Bocca lieve , dolce e succosa.
*) Deidesheimer Herrgottsachen trocken (Kabinett).  Colore carico e naso intenso, Bocca vibrante di acidità, predominante rispetto agli altri componenti .  Vino che proviene da terreni calcarei.
*) Forster Stift trocken (Kabinett).  Naso ampio di frutta, pesca, e spezi.  Buona struttura, con bocca succosa, minerale, sapida,  con una viva e ravvivante acidità. Da un terreno con un buon contenuto di sabbia.
*) Deidesheimer Mäushöhle trocken (Kabinett).  Vino agrumato freddo, limone, e minerale, con aromi ben sviluppati.  In bocca risulta elegante, con struttura leggera, e sapido.
*) Deidesheimer Leinhöhle trocken (Spatlese).  E’ un altro vigneto dai terreni calcarei, a esposizione sud.  Frutto ricco, pesca, frutta tropicale, mango, e nettamente minerale.  Bocca di impatto caldo, più potente che strutturato, con buon allungo, ma lievemente asciugante in uscita.  Vigneto più a suo agio in annata fredda che calda.
*) Wachenheimer Gerümpel trocken (Spätlese).  Frutto molto intenso, uva e sfumature tropicali.  Bocca intensa, potente, di grande densità e ottima freschezza.  Lungo ed equilibrato.  Bel vino, molto interessante, profondo.
*) Kalkstein Deidesheimer trocken.  Naso goloso con profumi di limone dolce, frutta gialla, e minerale netto.  In bocca ben strutturata, vibrante e succosa, citrico e nettamente sapido.  Un bel vino decisamente.
*) Basalt Forster trocken.  Frutto molto intenso, pietra focaia, ma anche note verdi.  Gli aromi dolci ritornano amplificati in bocca ravvivati da acidità guizzante.  Bocca grassa e vivace, scia fresca e coerente.
*) Deidesheimer Kieselberg Grosses Gewächs (trocken).  Campione in vasca.   Naso a fuoco, vino dal naso tropicale, e in bocca sapido interessante.
*) Forster Freundstuck Grosses Gewächs (trocken).  Abbiamo assaggiato le due partite pre assemblaggio.  Una parte passata in 500 litri tonneau nuove, l’altra parte In acciaio.  Il campione tenuto in botte tonneau da 500 litri è sapido, con naso da decifrare.  Il campione invece in acciaio è più fruttato.
*) Deidesheimer Herggottsacker Auslese Gold Kapsel 2006, “numeri da capogiro”:  118 Oechsle, 100 RZ, 10 alcool, 10 acidità.  Fermentato e affinato in stuck (tonneau) di legno nuovo da 500 litri.  Un esperimento per gestire l’esuberanza dell’annata 2006 , peraltro ricchissima di botrytis.  Pesca gialla intensa, minerale scuro.  Bocca piena e strutturata, dolcezza misurata, ottimo equilibrio, ma al momento con legno in evidenza.  Quasi un Sauternes verrebbe da dire, e a nostro avviso da rivedere con interesse con qualche anno ancora di invecchiamento, perché’ il vino è indubbiamente di grande qualità.



Francesco Agostini    e    Marco Roccarino
 Winelovers S.a.S.

Per info sul GDA scrivi a: confraternitadelgrappolo@gmail.com




APPENDICE



NOTE PER DEGUSTAZIONE.
I Riesling tedeschi passano attraverso varie fasi nella loro evoluzione.  E’ opportuno sapere ciò, per poter decidere il momento giusto per aprire le bottiglie, per avere una maggiore possibilità di sentirli al meglio (queste sono regole generali, e come tali vanno prese con giudizio).  C’e’ una fase iniziale che dura 2-3 anni nella quale i vini mostrano il loro fascino primario, con purezza di frutto; poi si passa progressivamente ad una fase di chiusura aromatica, durante la nella quale il gusto offre prevalentemente sensazioni dolci e acide.  Successivamente si passa ad una terza fase, di maturità, nella quale i profumi si sviluppano splendidamente complessi e integrati nella mineralità, nel frattempo il residuo zuccherino e l’acidità si integrano perfettamente, con una progressiva riduzione della dolcezza residua man mano che si procede con l’invecchiamento.  Questi vini possono sostenere un lunghissimo invecchiamento, durante il quale crescono, si evolvono: vini di 50 anni e piu’, soprattutto dalle grandi annate, si bevono ancora con gran piacere.

Dicevamo, sono regole generali perche’ poi dipende dall’annata, dal Prädikat, dallo stile di vinificazione del produttore (alcuni produttori fanno vini pensati specificatamente per dare il meglio dopo prolungato invecchiamento), dal contenuto di botrytis (che normalmente piu’ aumenta e meno rende evidente la fase di chiusura), e ovviamente da come sono state tenute le bottiglie, anche se il Riesling e’ un vino che “perdona” anche trattamenti non proprio ideali.

Per i vini secchi, trocken in tedesco, il discorso e’ simile ma le prospettive temporali sono piu’ brevi, cosi’ come la fase di chiusura e’ piu’ sfumata.  Si puo’ dire che una decina di anni di invecchiamento permette loro gia’ di esprimersi al meglio.   Ma poi ovviamente chi ha la pazienza di aspettare, soprattutto sugli Auslese trocken, e i Grosses Gewächs, verra’ senz’altro ricompensato.


COME SI LEGGE UNA ETICHETTA
Pur con eccezioni, l’etichetta, che parrebbe estremamente complessa, e’ invece molto chiara e da’ la possibilita’ di identificare perfettamente il prodotto.  Per una maggiore comprensione e’ opportuno parlare anche della classificazione dei vini tedeschi.  Parleremo solo delle parti piu’ interessanti dell’etichetta, e per i vini  QmP (vedi paragrafo successivo) che sono al top della piramide qualitativa tedesca.  il nome del vino e’ cosi’ composto:  il primo nome e’ dato dal paese (con il suffisso–ER), dove vi e’ il vigneto, il secondo nome e’ quello del vigneto, il terzo nome definisce la qualita’ del vino (il Prädikat o indicazione Grosses Gewächs che dir si voglia).  In alcuni casi, il vigneto e’ considerato cosi’ importante e famoso, che il nome del paese puo’ essere dispensato. 
Ad un vino demi –sec viene aggiunta in etichetta una scritta (Halbtrocken o feinherb), e ad un vino secco la scritta trocken.
Piu’ sotto, in piccolo, e’ riportato il numero di AP Number (AP Nr.).  Infine c’e’ l’indicazione se e’ stato imbottigliato in azienda. In tal caso in etichetta c’e’ la parola “Erzeugerabfüllung” (imbottigliato in azienda).


CLASSIFICAZIONE DEI VINI TEDESCHI
La legge del 1971 ha diviso i vini tedeschi in tre qualita’.  La prima “Tafelwein” (vini da tavola) e “Landwine” (vini del paese) e’ la piu’ bassa.  La seconda e’ dei Qualitätswein bestimmter Anbaugebiete (vini di qualita’ da una regione specifica), detti QbA, che devono raggiungere un minimo contenuto zuccherino nel mosto (misurato come grado Oechsle, che e’ una misura di densita’, ad esempio, con una densita’ di 1,090, si ha un grado Oechsle di 90).  Per i QbA il minimo valore da raggiungere e’ 51 (nella Mosella).  Solo i QbA possono venir aggiunti di zucchero (chaptalizzati), ma questa pratica non viene adottata dai produttori di qualita’ (ad esempio Dönnhoff non fa cio’ nel Qualitätswein feinherb che abbiamo messo nel GDA).

Nella terza categoria, con un grado Oechsle superiore, ci sono i Qualitätswein mit Prädikat (QmP), che si puo’ tradurre con “vini di qualita’ con speciali attributi” che sono al top della piramide qualitativa tedesca.  Diversamente dai QbA, ai QmP non puo’ essere aggiunto zucchero (chaptalizzati).  I QmP sono divisi in categorie, in ordine crescente grado Oechsle (cioe’ crescente concentrazione zuccherina del mosto).  Ogni regione del vino tedesca adotta dei criteri minimi di grado Oechsle per appartenere ad una o un’altra categoria, noi indicheremo, , quello che viene utilizzato nella Mosel / Saar / Ruwer (MSR), nella Nahe (N), nel Rheingau  (R), nel Pfalz (P).  Ogni produttore ha nel suo listino, da una stessa annata e da uno stesso vigneto, anche molti Prädikat (sempre almeno i Kabinett e gli Spätlese), ottenuti attraverso diverse passate di raccolta, ma anche selezionando i vini da parcelle diverse. 

In realta’, al di la’ di un discorso prettamente legislativo, la definizione di un Prädikat usando come parametro il grado minimo Oechsle e’ ormai largamente superata.  In effetti, vista la progressiva tendenza all’aumento della gradazione Oechsle che si sta verificando in questi anni; il produttore puo’ decidere, ad esempio, di classificare come Kabinett vini che analiticamente raggiungono anche il grado di Auslese (come apparirà evidente confrontando i valori minimi qui riportati con i valori nei vini del GDA), magari perché’ il produttore ha deciso che il vino, al di là del grado Oechsle, non raggiunge lo standard qualitativo che si prefigge per un Auslese, o perche’ magari vuole includere tutti gli anni nel suo portafoglio anche i Kabinett.  Infatti i produttori di qualita’ non guardano solo al grado zuccherino come indice di qualita’, come ahime’ la legge del 1971 ha stabilito, ma anche altri fattori come il carattere del vino, la sua qualita’ intrinseca, la profondita’, etc.


Ritornando alle categorie (o meglio detto, i Prädikat) sono le seguenti:

  • Kabinett: (minimo Oechsle 70 in MSR/N, 73 in P/R).  Il primo livello della classificazione dei prädikatswein.
  • Spätlese: (minimo Oechsle 76 in MSR, 78 in N, 85 P/R).  Si traduce con “vendemmia tardiva”, il che porta ad una maggiore concentrazione zuccherina prima della fermentazione.
  • Auslese:  (minimo Oechsle 83 in MSR, 85 in N, 92 in P, 95 in R).  Significa “raccolta selettiva” e sono vini fatti da grappoli selezionati, raccolti tardivamente.  Ogni produttore conosce le sue migliori parcelle, all'interno di uno stesso vigneto, dal quale raccogliere questi vini.  In questi vini può incominciare a farsi sentire in modo evidente (a livello diverso da annate ad annate) il contenuto di uve botrytizzate.
  • Beerenauslese: (minimo Oechsle 110 in MSR, 120 in N/P, 125 in R).  Si traduce con “acini selezionati”, e si riferisce a vini prodotti da uve selezionate individualmente per lo scopo.  Generalmente i grappoli sono disidratati dalla botrytis.
  • Trockenbeerenauslese: (minimo Oechsle 150 in tutte le regioni).  Significa “selezione di acini disidratati”, e si riferisce a uve selezionate individualmente, molto disidratate dalla botrytis.
  • Eiswein: E’ una specialità, ottenuta da uve tenute a lungo sulla pianta, e raccolte congelate (tipicamente la raccolta avviene a fine dicembre, e spesso a Natale!.  Si contraddistingue per la purezza e intensita’ di frutto, spesso accompagnata da alto grado zuccherino (grado Oechsle minimo 110 Oechsle 110 in MSR, 120 in N/P, 125 in R) e acidità.  Generalmente la botrytis non e’ amica degli Eiswein, che puntano alla purezza di frutto.



PROFILO ORGANOLETTICO
Premesso che nei vini tedeschi c’e’ un residuo zuccherino che aumenta a partire dai Kabinett fino ad arrivare al massimo nei Trockenbeerenauslese / Eiswein; questo residuo zuccherino risulta organoletticamente ben equilibrato, anche nei vini giovani, dalle elevate acidita’ e sapidita’.  La sensazione che rimane in bocca e’ di estrema pulizia, ed e’ questo speciale equilibrio che rende i vini tedeschi unici e esaltanti.  Nell’invecchiamento, poi, queste componenti si integrano perfettamente.  Ovviamente per quanto riguarda i Trocken, sono vini secchi a tutti gli effetti.



LA CLASSIFICAZIONE DEI TROCKEN
I Grosses Gewächs e Erstes Gewächs.
Come avrete notato alcuni dei vini che descriviamo sono indicati in tal modo.  Infatti oltre ai Kabinett trocken, Spätlese trocken, ed Auslese trocken, vi e’ un’altra categoria, adottata dall'associazione VDP, che riguarda i vini secchi (trocken), e che identifica i vini al top della piramide qualitativa dei vini trocken, derivanti da selezionate parcelle dei vigneti di migliore qualita’.  Questa categoria e’ indicata in modo diverso nelle varie regioni vinicole: Grosses Gewächs – GG -  (Grand Cru) in Nahe e Pfalz; Erstes Gewächs – EG – (Premier Cru) in Rheingau.  In tali vini la dizione trocken e’ scomparsa sul fronte per rimanere nel retroetichetta.  Nel listino per chiarezza abbiamo comunque aggiunto tale termine (trocken) ai GG o EG.  Questi vini sono di qualita’ estrema, ma sono classificati come QbA, che in tal caso non e’ certamente una categoria di qualita’ inferiore ai vini QmP.  E’ da notare che non tutti i produttori hanno deciso di creare questa categoria, e nemmeno tutti quelli appartenenti al VDP, ma questo non ha impedito loro di creare capolavori, nella tipologia dei vini secchi.  E’ da notare che in Mosel/Saar/Ruwer alcuni produttori hanno introdotto, anche per i vini non trocken, una indicazione di Erste Lage (Premier Cru), indicata come 1L, ma questa non deve essere considerata una differenziazione qualitativa rispetto ai produttori che non indicano cio’ (ad esempio JJ Prum non indica come Erste Lage i suoi vini, pur provenendo anch'essi da alcuni fra i piùgrandi vigneti tedeschi).  E tutto cio’ e’ in evoluzione.
Infatti dal 2013 e’ stata adottata dal VDP una nuova classificazione per i vini trocken.   la nuova classificazione, su modello Borgognone, e’ basata sulla qualita’ dei vigneti, piuttosto che sul grado Oechsle.  Si avranno quindi i gutswein - vini senza indicazione geografica;  gli ortswein – village; gli erste lage - premier cru; e grosse lage - gran cru).  Siccome da un vigneto di gran qualita’ si possono ottenere anche vini di Prädikat superiore, con buona approssimazione da un vigneto classificato come erste lage si otterrà un Kabinett o uno Spätlese (dalle sue parcelle migliori), e da un vigneto classificato come grosse lage si potrà ottenere anche un Grosses / Erstes Gewächs (dalle sue parcelle migliori).  Ovviamente questo apre l’interrogativo su come decidere la classificazione dei vigneti (che tuttavia per maggior parte dei casi e’ un dato consolidato da secoli).  Tenendo conto che questo fa anche sparire dall'etichetta l’indicazione del Prädikat (Kabinett, Spätlese, Auslese) noi per semplicità lo riportiamo.  Questo riguarda solo i secchi (trocken), perche’ per gli altri vini rimane la classificazione tradizionale basata sui Prädikat.


L’AP NUMBER (AP Nr.)
Se i QbA e QmP superano una serie di controlli riceve un Amtliche Prüfungsnummer (numero di test ufficiale), detto AP number, che contraddistingue le partite di imbottigliamento di questi vini (e come si vedrà e’ un numero importantissimo), e viene riportato in etichetta.   Ecco come si legge l’AP number.

Ammettiamo di trovare il seguente AP number (2 576 566 09 11):  Il vino, e’ Erdener Pralat Auslese Weins-Prüm 2010.
  • 2 indica la stazione di assaggio dove e’ stato inviato (2 per Bernkastel, 3 per Trier, 1 per Koblenz)
  • 576 indica il paese dove sta l’azienda, in questo caso Wehlen (anche se il vigneto di provenienza della bottiglia e’ in un altro paese)
  • 566 indica il produttore , in questo caso Weins-Prüm.
  • 09 indica lo specifico imbottigliamento, con numerazione progressiva relativamente alla presentazione alla stazione d’assaggio regionale.  Questo e’ il numero più importante per il consumatore (e a volte viene riportato in grassetto).  Infatti per ogni Prädikat da un singolo vigneto possono essere ottenute diverse qualità (a seconde delle parcelle) che il produttore può decidere di imbottigliare separatamente.  Tutte le volte che una stessa qualità ha più di un numero di partita, questo viene tipicamente indicato nei listini e riportato anche nei resoconti di degustazione.  Perciò ad esempio si potrà avere uno Spätlese AP 10, e uno Spätlese AP 5 con caratteristiche diverse (e con prezzi conseguentemente diversi).  La cosa e’ estremamente rilevante e importante per riconoscere le partite battute alle aste che si tengono a settembre nella regione (a Bernkastel e a Trier), dove il top della produzione tedesca raggiunge qualita’, e prezzi, notevolissimi.  Per quanto riguarda le indicazioni nel GDA, al di la’ del caso degli Spätlese e Auslese dei Merkelbach, Willi Schaefer, e Karthäuserhof dove in effetti il listino presenta la possibilità di scelta fra due o più partite, negli altri casi abbiamo indicato il numero di AP piu’ per ulteriore informazione che per indicare una scelta, giacche’ sul mercato e’ presente una sola partita (che pero’, in alcuni casi, potrebbe essere affiancata da una piccola partita d’asta).  Da notare che “in aiuto” al consumatore, la maggior parte dei produttori, per le partite speciali di Auslese, aggiungono in etichetta indicazioni quali il numero di stelle, o mettono una capsula dorata piu’ o meno lunga (a seconda della qualita’), e in tal caso nell'etichetta appare la scritta Goldkapsel, o Lange Goldkapsel.
  • 11 denota l’anno di presentazione del campione alla stazione di assaggio  (in tal caso il 2011). In genere un anno dopo la vendemmia, il che corrisponde all'anno di uscita sul mercato.

IL VINO TEDESCO A TAVOLA
Abbiamo riportato qui di seguito alcuni suggerimenti, basati sull'esperienza, a mostrare l’estrema versatilita’ di abbinamento di questi vini.  Detto ciò, il gusto e’ una cosa davvero personale, e vi invitiamo a condividere le vostre esperienze a riguardo.

I SECCHI (trocken)
Per i secchi si può senz'altro riferirsi ai normali abbinamenti dei bianchi, tenendo pero’ conto dei profumi e soprattutto della notevole personalità e struttura, sapidità, ingentilita dall’acidità, e da gradi alcolici non elevati.  Funzionano gli abbinamenti con formaggi a pasta dura freschi o semi stagionati, e con taglieri di prosciutti.  Ma anche con sughi in bianco: un pesto alla genovese trova un abbinamento d’elezione con i vini secchi tedeschi.  Maggiore e’ la personalità del piatto, e maggiore e’ il Prädikat che si abbina.  Con sughi con le acciughe (ad esempio bigoli in salsa o spaghetti alla pantesca) ci sta bene anche un Grosses Gewächs.  I secchi si comportano molto bene con zuppe cremose.  Certamente i Kabinett sono vini di facile abbinamento, ma anche gli Spätlese.  Un altro abbinamento classico e’ con gli asparagi bianchi, in tutte le ....salse (alla parmigiana, con uova, con salsa olandese, con prosciutto).  Ma anche funghi cantarelli e il pesce di fiume si abbinano bene con i secchi.  I secchi peraltro “ravvivano” piatti di carne bianca, e pollame, ma anche stanno bene con una  cotoletta alla milanese.  Come pure con fritti vari, anche di verdura, e piatti tipici della cucina romana.

FEINHERB / HALBTROCKEN (demi –sec)
I feinherb sono altri vini estremamente versatili, soprattutto se, come quello di Donnhoff, hanno un invidiabile equilibrio.  L’annata poi può evidenziare più la caratteristica secca (ad esempio quest’anno 2013) o la componente dolce e di conseguenza il tipo di abbinamento.

I VINI CON RESIDUO ZUCCHERINO
La presenza di zuccheri residui non deve spaventare, perché l’elevata acidità e sapidità li rende estremamente godibili e bilanciati.  Questi vini peraltro stimolano la fantasia a trovare abbinamenti anche non banali.

Un ottimo abbinamento sono Kabinett, soprattutto in annate con buona acidità, con crostacei crudi.  Formaggi invecchiati e di elevata personalità, ad esempio Parmiggiano Reggiano, e formaggi erborinati stanno davvero bene con Spätlese e Auslese.  E certamente e’ noto che la cucina orientale, in agro dolce, e la cucina speziata, come quella Indiana, si prestano molto bene ai vini tedeschi con residuo zuccherino, anche per l’acidità e sapidita’ pulente.  E questo vale anche con carni con salse molto ricche e speziate   Ma anche pasta con salsa al pomodoro piccante, ad esempio le penne all'arrabbiata, trovano azzeccati abbinamenti con Auslese, per le stesse ragioni.  I Kabinett e gli Spätlese sono ottimi compagni di tortelli di zucca, di una vellutata di zucca, o di carota, ravvivate con una puntina di zenzero, e grattatina di noce moscata. Salumi speziati, e insaccati “scuri”, esempio sanguinaccio, pure si sposano bene con Auslese.  E gli Auslese stanno bene con il foie gras.  Auslese di buona spina acida, o anche invecchiati si abbinano benissimo con pesce affumicato.

Ma poi si possono davvero inventare piatti particolari, a riguardo riporto uno splendido abbinamento con un Kabinett: tagliolini risottati con menta, arancia rossa sbriciolata, acciughette (copyright di un nostro amico.......)

Non sono vini da dessert molto dolci o cremosi, visto che la loro componente dolce e’ equilibrata dall’acidità e sapidità, e la dolcezza del dessert finirebbe con coprire il vino.  Perciò andranno invece benissimo con crostate alla frutta non molto dolci, e, magari con una bavarese al limone.  Fantastico e’ l’utilizzo per preparare un caldo zabaione al Riesling!!!!

I vini tedeschi invecchiati, avendo le sensazioni dolce-acide smussate, e acquistando in profondità, offrono ampie possibilita’ di abbinamento.  Stanno bene anche con piatti di carne scura, e grandi arrosti.  Un ottimo abbinamento e’ con carne di cinghiale.

Ma riteniamo che vini come gli Auslesi superiori, i Beerenauslese, i Trockenbeerenauslese, gli Eiswen, si esaltino nel degustarli, a fine cena, fuori pasto, visto il turbinio di sensazioni che portano alla meditazione.




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