venerdì 24 febbraio 2017

Verticale storica Cà del Bosco - 24/10/2016


Verticale storica Cà del Bosco
Riserva Anna Maria Clementi
Cuvèe annate 2007 - 2001 - 1999 - 1995 - 1989 - 1985

Teramo 24 ottobre 2016 Sala Ipogea.


L’evento - Tutto inizia in quel pomeriggio del 14 ottobre, dove scorrendo tra la posta in arrivo la curiosità e l’attenzione si soffermano su una mail dell’azienda “Cà del Bosco” che ci invitava come addetti stampa alla degustazione esclusiva di una verticale storica in programma a Teramo il 24 ottobre. Una grande curiosità oltre che una forte emozione non hanno dato spazio a dubbi o possibili impegni ed abbiamo subito confermato la nostra presenza.
Sensazioni che si riaccendono quel pomeriggio di autunno sin dall'ingresso in sala: un nuovo spazio per eventi “Sala Ipogea” ricavata nei sotterranei di quella piazza che tutti percorrono quotidianamente in auto ma in pochi credo possano immaginarne la bellezza.


Il carissimo Giampiero Cichetti in collaborazione con L‘AIS Teramo aveva organizzato tutto alla perfezione in ogni dettaglio: ho avuto l’impressione che  per anni avesse cullato dentro di sé questo sogno; diverse porte gli si sono chiuse ed ha dovuto, durante il percorso, abbattere non pochi ostacoli, come testimoniano anche le parole del patron dell’azienda dott. Zanella. Ma noi abruzzesi siamo così, se ci poniamo un obiettivo, a testa bassa, prima o poi contro tutto e tutti lo otteniamo.


D'altronde queste caratteristiche le ritroviamo tutte nell'azienda, più o meno nota a tutti, ma conoscendola meglio nei particolari nella maniacale ricerca della qualità, del rispetto che hanno per il territorio; uno dei motti aziendali infatti è “lasciare il territorio sano agli eredi”, rispettando il terroir evitando trattamenti chimici inquinanti.
L’azienda Cà del Bosco: Maurizio Zanella è l’interprete del un sogno che aveva sin da ragazzo, ovvero, creare una zona simile alla Champagne in Franciacorta; 


un’intuizione perseguita con tenacia, trasformata oggi in una splendida realtà. Questa storia dai risvolti fantastici, affonda le radici nel passato, quando la madre Anna Maria Clementi acquistò in località Erbusco, piccolo paese sulle sponde meridionali del lago d’Iseo,un casolare di campagna in un vicino bosco di querce detta appunto “Cà del bosc”.


Si comincia con soli due ettari di vigneto ma  sotto la guida di Maurizio quel casolare di montagna oggi si è trasformato in una delle più moderne ed avanzate cantine del territorio, in una regione che si è imposta da subito regole molto rigorose che poi negli anni hanno portato innumerevoli riconoscimenti come la prima Doc del 1967. Maurizio Zanella, oggi Presidente del Consorzio, è stato altresì lungimirante quando ha voluto al suo fianco Andrè Dubois, un grande stratega della champagne che ha contribuito alla crescita del  territorio “Franciacorta”, creando una delle “Maison” all'apice delle bollicine Internazionali.


Oggi gli ettari vitati sono più di 200 e ci si avvale da qualche anno della collaborazione tecnica di Stefano Capelli, enologo aziendale. 


Le tecniche utilizzate sono di assoluto rispetto ambientale: le uve raccolte manualmente in piccole cassette arrivano in una moderna cantina dove la tecnica e il sapiente lavoro dell’uomo lavorano in una sinergia perfetta; sono presenti ben due linee di lavaggio dei grappoli che vengono dapprima massaggiati dal movimento dell’acqua e poi rigorosamente selezionati a mano in maniera quasi maniacale.


Dalle migliori uve selezionate nei vari Cru, prodotto solo nelle annate migliori con l’esasperata ricerca della qualità, si producono i cosiddetti millesimati che a partire dall'anno 1989 vengono dedicati alla madre e ne portano il nome. Nasce così la prestigiosa “Cuvèe Anna Maria Clementi”, un calice che vede la luce solo dopo una scelta meticolosa delle uve, Chardonnay - Pinot bianco e Pinot nero, con vinificazione attenta e rigorosa, un degorgement in assenza di ossigeno usando un proprio brevetto ed un lungo affinamento che lo vuole sui lieviti almeno otto anni. Questa assoluta ricerca dell’eccellenza porta alla realizzazione del prodotto top dell’azienda, insieme al sogno realizzato di quel ragazzotto dal nome Maurizio che ha così portato la Franciacorta ai livelli di quei territori d’oltralpe chiamati Champagne.


Degustazione: Cuvèe Riserva Annamaria Clementi di sei annate 2007-2001-1999-1995-1989-1985 sboccate in occasione dell’evento con permanenze sui lieviti che vanno dagli otto anni del 2007 fino ai 30 del 1985.
Condotta magistralmente dalla sommelier "franciacortina" Katja Soardi.



Cuvèe Annamaria Clementi 2007
Varietà delle uve: Chardonnay 55%, Pinot bianco 25% Pinot nero 20%
Affinamento sui lieviti: 8 anni e 5 mesi. Dosaggio liqueur 1g/l
Annata e vendemmia: annata tra le più calde, con inverno secco e primavera calda; rare piogge a giugno.
La vendemmia inizia il 1° agosto e termina il 31. Lo stato della sanità delle uve è perfetto soprattutto per lo Chardonnay che registra una grande annata.
Ultimo nato in azienda colpisce per la sua brillantezza, dal fondo del calice il perlage fine e instancabile ci accompagna a lungo e quando lo portiamo al naso l’eleganza ci cattura rilasciando con dolcezza note agrumate complesse; una pera William importante che dopo un po’ lascia spazio a sentori di mela verde e una sapidità decisa emerge nella chiusura minerale. La grande annata dello Chardonnay si sposa a meraviglia con la struttura del pinot ed in bocca questo equilibrio è perfetto: molto persistenti le note classiche di crosta di pane, molto caldo all'ingresso chiude con una bella freschezza che pulisce il palato e annuncia lunga vita a questo giovane che non avrà difficoltà a seguire le orme dei suoi fantastici predecessori, mentre nel frattempo trova posto a tavola a tutto pasto.
90/100


Cuvèe Annamaria Clementi 2001
Varietà delle uve: Chardonnay 55%, Pinot bianco 25% Pinot nero 20%
Affinamento sui lieviti : 14 anni , sboccatura effettuata per questo evento senza aggiunta di liqueur d’expèdition.
Annata e vendemmia: L inverno molto lungo ha lasciato poco spazio alla primavera, dal mese di maggio in poi è stato subito caldo creando le condizioni perfette per la vendemmia che inizia intorno al 20 agosto.
Dorato e luminoso con sfumature verdoline, una carbonica sottile e persistente, si presenta cosi nel calice questo millesimo che riflette i colori di un lingotto e che al naso dapprima si fa attendere come una star e poi, poggiando su una mineralità persistente, lascia sempre con austerità note pasticcere e di miele; la chiusura è dominata da fiori gialli e frutta tropicale, con il salmastro che arriva come le onde su di una roccia.
Al gusto è sapido, fresco e molto elegante, con il Pinot nero che ogni tanto si affaccia e si fa notare, donando ampiezza e consistenza che indicano anche in questo caso una lunga vita futura.  
93/100        
  

Cuvèe Annamaria Clementi 1999
Varietà delle uve: Chardonnay 60%, Pinot bianco 20% Pinot nero 20%
Affinamento sui lieviti : 16 anni , sboccatura effettuata per questo evento senza aggiunta di liqueur d’expèdition.
Annata e vendemmia: L’inverno si ricorda molto freddo ma breve, la primavera fresca a cui seguì un’estate calda con molti temporali che resero la vendemmia difficile oltre che lunga; si iniziò il 26 agosto in presenza di piogge ripetute.
Una bella luminosità nel bicchiere: così si presenta questo calice dopo 16 anni di permanenza sui lieviti che con il suo vestito dorato incarna la nobiltà assoluta con un perlage sì lento, ma di una finezza incantevole.
Il naso è avvolto dalla dolcezza dei biscotti al burro a cui fanno seguito frutta gialla e secca.
Le stesse note le ritroviamo al palato con questo gioco di bolle che ripuliscono e invitano a sorseggiare di nuovo, mentre le note speziate e di pasticceria riemergono insieme ad una avvolgente mineralità, non persistente ma decisa.
88/100


Cuvèe Annamaria Clementi 1995
Varietà delle uve: Chardonnay 55%, Pinot bianco 25% Pinot nero 20%
Affinamento sui lieviti : 20 anni , sboccatura effettuata per questo evento senza aggiunta di liqueur d’expèdition
Annata e vendemmia: Inverno e primavera regolari seguite da un’estate torrida con le viti in leggera sofferenza e vendemmia posticipata a settembre con rese molto basse.
Millesimo che taglia il nastro della Docg e che si presenta un po’ come i precedenti in una veste dorata impreziosita da perlage che sembra infinito.
Sotto il naso si manifesta senza esitazioni: molto intenso e persistente seppur con eleganza, frutta gialla tropicale e frutta secca, spezie dolci sempre con molta delicatezza ed eleganza.
In bocca continuano l’avvolgenza e la rotondità che vengono sempre sorrette da una gradevole freschezza, anche se la sensazione della durezza sembra essere sovrastata. Alla fine emerge sferzante con un brio, un po’ come la primadonna che riavvolge il mantello prima di abbandonare la scena.
96/100


Cuvèe Annamaria Clementi 1989
Varietà delle uve: Chardonnay 35%, Pinot bianco 35% Pinot nero 30%
Affinamento sui lieviti : 26 anni , sboccatura effettuata per questo evento senza aggiunta di liqueur d’expèdition
Annata e vendemmia: Inverno secco e freddo, primavera fredda e umida con molte piogge. Estate non particolarmente calda, rese molto basse. Vendemmia iniziata il 1° settembre.
Il giallo dorato ormai è predominante in un perlage non molto persistente: al naso arriva  decisa una nota salmastra e poi di pietra focaia che non lasciano spazio a sentori fruttati, esclusa una breve apparizione di mela cotta e sottobosco umido.
Al palato arriva elegante con leggero velo di freschezza nonostante la lunga carriera; la bella presenza della sapidità lenta e sottile lascia la bocca fresca e di nuovo desiderosa del bis.
90/100


Cuvèe Annamaria Clementi 1985
Varietà delle uve: Chardonnay 35%, Pinot bianco 35% Pinot nero 30%
Affinamento sui lieviti : 30 anni , sboccatura effettuata per questo evento senza aggiunta di liqueur d’expèdition
Annata e vendemmia: Inverno secco e freddo, primavera molto più calda del solito con anticipo vegetativo, estate calda torrida  a pari del 2003 e del 2007, vendemmia che inizia ai primi di settembre, che fa un po’ riflettere se paragonata agli ultimi anni; poca idratazione e rese basse.
Annata storica per tutto il panorama vitivinicolo nazionale, tantissime perle create in questa meravigliosa annata ed il nostro attore ne è un valido rappresentante.
Dopo il lungo riposo (30 anni sui lieviti!) sale in scena con una veste dorata di una luminosità incantevole, con il vivace perlage che sembra invitarci ad aspettarlo, dovendo raccontare 30 anni di storia.
La curiosità di metterlo sotto il naso è tanta e non esitiamo a farlo: un bouquet infinito, complesso ed elegante, con iodio salmastro a cui segue una nocciola decisa che si fa sentire a lungo prima di lasciare la scena al balletto delle spezie dolci (zafferano, cannella, noce moscata, pepe bianco), tutte immerse in fondo caldo di pasticceria.
Al palato è sorprendentemente pronto: la bolla aiuta a sciogliere tutta la rotondità con cui le note dolci avevano avvolto il palato; meno complesso al naso ma puntuale  nella chiusura fresca ed elegante.
Un vino al quale bisogna dedicare un’appendice diversa e speciale, ovvero la premiazione con la medaglia d’oro.

98/100




Livio Di Sante
(Presidente CdG)


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