Verticale storica Cà del Bosco
Riserva Anna Maria Clementi
Cuvèe annate 2007 - 2001 - 1999 - 1995 - 1989 - 1985
Teramo 24 ottobre 2016 Sala Ipogea.
L’evento - Tutto inizia in quel pomeriggio del 14 ottobre,
dove scorrendo tra la posta in arrivo la curiosità e l’attenzione si soffermano
su una mail dell’azienda “Cà del Bosco” che ci invitava come addetti stampa
alla degustazione esclusiva di una verticale storica in programma a Teramo il
24 ottobre. Una grande curiosità oltre che una forte emozione non hanno dato
spazio a dubbi o possibili impegni ed abbiamo subito confermato la nostra
presenza.
Sensazioni
che si riaccendono quel pomeriggio di autunno sin dall'ingresso in sala: un
nuovo spazio per eventi “Sala Ipogea” ricavata nei sotterranei di quella piazza
che tutti percorrono quotidianamente in auto ma in pochi credo possano
immaginarne la bellezza.
Il
carissimo Giampiero Cichetti in collaborazione con L‘AIS Teramo aveva
organizzato tutto alla perfezione in ogni dettaglio: ho avuto l’impressione che per anni avesse cullato dentro di sé questo
sogno; diverse porte gli si sono chiuse ed ha dovuto, durante il percorso,
abbattere non pochi ostacoli, come testimoniano anche le parole del patron dell’azienda
dott. Zanella. Ma noi abruzzesi siamo così, se ci poniamo un obiettivo, a testa
bassa, prima o poi contro tutto e tutti lo otteniamo.
D'altronde
queste caratteristiche le ritroviamo tutte nell'azienda, più o meno nota a tutti,
ma conoscendola meglio nei particolari nella maniacale ricerca della qualità,
del rispetto che hanno per il territorio; uno dei motti aziendali infatti è
“lasciare il territorio sano agli eredi”, rispettando il terroir evitando
trattamenti chimici inquinanti.
L’azienda Cà del Bosco: Maurizio Zanella è l’interprete del un sogno che
aveva sin da ragazzo, ovvero, creare una zona simile alla Champagne in Franciacorta;
un’intuizione perseguita con tenacia, trasformata oggi in una splendida realtà.
Questa storia dai risvolti fantastici, affonda le radici nel passato, quando la
madre Anna Maria Clementi acquistò in località Erbusco, piccolo paese sulle
sponde meridionali del lago d’Iseo,un casolare di campagna in un vicino bosco
di querce detta appunto “Cà del bosc”.
Si
comincia con soli due ettari di vigneto ma
sotto la guida di Maurizio quel casolare di montagna oggi si è
trasformato in una delle più moderne ed avanzate cantine del territorio, in una
regione che si è imposta da subito regole molto rigorose che poi negli anni
hanno portato innumerevoli riconoscimenti come la prima Doc del 1967. Maurizio
Zanella, oggi Presidente del Consorzio, è stato altresì lungimirante quando ha
voluto al suo fianco Andrè Dubois, un grande stratega della champagne che ha contribuito
alla crescita del territorio
“Franciacorta”, creando una delle “Maison” all'apice delle bollicine
Internazionali.
Oggi
gli ettari vitati sono più di 200 e ci si avvale da qualche anno della
collaborazione tecnica di Stefano Capelli, enologo aziendale.
Le tecniche utilizzate
sono di assoluto rispetto ambientale: le uve raccolte manualmente in piccole
cassette arrivano in una moderna cantina dove la tecnica e il sapiente lavoro
dell’uomo lavorano in una sinergia perfetta; sono presenti ben due linee di
lavaggio dei grappoli che vengono dapprima massaggiati dal movimento dell’acqua
e poi rigorosamente selezionati a mano in maniera quasi maniacale.
Dalle
migliori uve selezionate nei vari Cru, prodotto solo nelle annate migliori con
l’esasperata ricerca della qualità, si producono i cosiddetti millesimati che a
partire dall'anno 1989 vengono dedicati alla madre e ne portano il nome. Nasce
così la prestigiosa “Cuvèe Anna Maria Clementi”, un calice che vede la luce
solo dopo una scelta meticolosa delle uve, Chardonnay - Pinot bianco e Pinot
nero, con vinificazione attenta e rigorosa, un degorgement in assenza di
ossigeno usando un proprio brevetto ed un lungo affinamento che lo vuole sui
lieviti almeno otto anni. Questa assoluta ricerca dell’eccellenza porta alla
realizzazione del prodotto top dell’azienda, insieme al sogno realizzato di
quel ragazzotto dal nome Maurizio che ha così portato la Franciacorta ai
livelli di quei territori d’oltralpe chiamati Champagne.
Degustazione: Cuvèe Riserva Annamaria Clementi di sei annate 2007-2001-1999-1995-1989-1985
sboccate in occasione dell’evento con permanenze sui lieviti che vanno dagli
otto anni del 2007 fino ai 30 del 1985.
Condotta magistralmente dalla sommelier "franciacortina" Katja Soardi.
Cuvèe Annamaria Clementi 2007
Varietà delle uve: Chardonnay 55%, Pinot bianco 25% Pinot nero 20%
Affinamento sui lieviti: 8 anni e 5 mesi. Dosaggio liqueur 1g/l
Annata e vendemmia: annata tra le più calde, con inverno secco e
primavera calda; rare piogge a giugno.
La
vendemmia inizia il 1° agosto e termina il 31. Lo stato della sanità delle uve
è perfetto soprattutto per lo Chardonnay che registra una grande annata.
Ultimo
nato in azienda colpisce per la sua brillantezza, dal fondo del calice il
perlage fine e instancabile ci accompagna a lungo e quando lo portiamo al naso
l’eleganza ci cattura rilasciando con dolcezza note agrumate complesse; una pera
William importante che dopo un po’ lascia spazio a sentori di mela verde e una
sapidità decisa emerge nella chiusura minerale. La grande annata dello
Chardonnay si sposa a meraviglia con la struttura del pinot ed in bocca questo
equilibrio è perfetto: molto persistenti le note classiche di crosta di pane, molto
caldo all'ingresso chiude con una bella freschezza che pulisce il palato e annuncia
lunga vita a questo giovane che non avrà difficoltà a seguire le orme dei suoi fantastici
predecessori, mentre nel frattempo trova posto a tavola a tutto pasto.
90/100
Cuvèe Annamaria Clementi 2001
Varietà delle uve: Chardonnay 55%, Pinot bianco 25% Pinot nero 20%
Affinamento sui lieviti : 14 anni , sboccatura effettuata per questo evento
senza aggiunta di liqueur d’expèdition.
Annata e vendemmia: L inverno molto lungo ha lasciato poco spazio
alla primavera, dal mese di maggio in poi è stato subito caldo creando le condizioni
perfette per la vendemmia che inizia intorno al 20 agosto.
Dorato
e luminoso con sfumature verdoline, una carbonica sottile e persistente, si
presenta cosi nel calice questo millesimo che riflette i colori di un lingotto
e che al naso dapprima si fa attendere come una star e poi, poggiando su una
mineralità persistente, lascia sempre con austerità note pasticcere e di miele;
la chiusura è dominata da fiori gialli e frutta tropicale, con il salmastro che
arriva come le onde su di una roccia.
Al
gusto è sapido, fresco e molto elegante, con il Pinot nero che ogni tanto si
affaccia e si fa notare, donando ampiezza e consistenza che indicano anche in
questo caso una lunga vita futura.
93/100
Cuvèe Annamaria Clementi 1999
Varietà delle uve: Chardonnay 60%, Pinot bianco 20% Pinot nero 20%
Affinamento sui lieviti : 16 anni , sboccatura effettuata per questo evento
senza aggiunta di liqueur d’expèdition.
Annata e vendemmia: L’inverno si ricorda molto freddo ma breve, la primavera
fresca a cui seguì un’estate calda con molti temporali che resero la vendemmia
difficile oltre che lunga; si iniziò il 26 agosto in presenza di piogge
ripetute.
Una
bella luminosità nel bicchiere: così si presenta questo calice dopo 16 anni di
permanenza sui lieviti che con il suo vestito dorato incarna la nobiltà
assoluta con un perlage sì lento, ma di una finezza incantevole.
Il
naso è avvolto dalla dolcezza dei biscotti al burro a cui fanno seguito frutta
gialla e secca.
Le
stesse note le ritroviamo al palato con questo gioco di bolle che ripuliscono e
invitano a sorseggiare di nuovo, mentre le note speziate e di pasticceria
riemergono insieme ad una avvolgente mineralità, non persistente ma decisa.
88/100
Cuvèe Annamaria Clementi 1995
Varietà delle uve: Chardonnay 55%, Pinot bianco 25% Pinot nero 20%
Affinamento sui lieviti : 20 anni , sboccatura effettuata per questo evento
senza aggiunta di liqueur d’expèdition
Annata e vendemmia: Inverno e primavera regolari seguite da un’estate
torrida con le viti in leggera sofferenza e vendemmia posticipata a settembre
con rese molto basse.
Millesimo
che taglia il nastro della Docg e che si presenta un po’ come i precedenti in
una veste dorata impreziosita da perlage che sembra infinito.
Sotto
il naso si manifesta senza esitazioni: molto intenso e persistente seppur con
eleganza, frutta gialla tropicale e frutta secca, spezie dolci sempre con molta
delicatezza ed eleganza.
In
bocca continuano l’avvolgenza e la rotondità che vengono sempre sorrette da una
gradevole freschezza, anche se la sensazione della durezza sembra essere
sovrastata. Alla fine emerge sferzante con un brio, un po’ come la primadonna
che riavvolge il mantello prima di abbandonare la scena.
96/100
Cuvèe Annamaria Clementi 1989
Varietà delle uve: Chardonnay 35%, Pinot bianco 35% Pinot nero 30%
Affinamento sui lieviti : 26 anni , sboccatura effettuata per questo evento
senza aggiunta di liqueur d’expèdition
Annata e vendemmia: Inverno secco e freddo, primavera fredda e umida
con molte piogge. Estate non particolarmente calda, rese molto basse. Vendemmia
iniziata il 1° settembre.
Il
giallo dorato ormai è predominante in un perlage non molto persistente: al naso
arriva decisa una nota salmastra e poi
di pietra focaia che non lasciano spazio a sentori fruttati, esclusa una breve
apparizione di mela cotta e sottobosco umido.
Al
palato arriva elegante con leggero velo di freschezza nonostante la lunga
carriera; la bella presenza della sapidità lenta e sottile lascia la bocca
fresca e di nuovo desiderosa del bis.
90/100
Cuvèe Annamaria Clementi 1985
Varietà delle uve: Chardonnay 35%, Pinot bianco 35% Pinot nero 30%
Affinamento sui lieviti : 30 anni , sboccatura effettuata per questo evento
senza aggiunta di liqueur d’expèdition
Annata e vendemmia: Inverno secco e freddo, primavera molto più calda
del solito con anticipo vegetativo, estate calda torrida a pari del 2003 e del 2007, vendemmia che
inizia ai primi di settembre, che fa un po’ riflettere se paragonata agli
ultimi anni; poca idratazione e rese basse.
Annata
storica per tutto il panorama vitivinicolo nazionale, tantissime perle create
in questa meravigliosa annata ed il nostro attore ne è un valido
rappresentante.
Dopo
il lungo riposo (30 anni sui lieviti!) sale in scena con una veste dorata di
una luminosità incantevole, con il vivace perlage che sembra invitarci ad
aspettarlo, dovendo raccontare 30 anni di storia.
La
curiosità di metterlo sotto il naso è tanta e non esitiamo a farlo: un bouquet infinito,
complesso ed elegante, con iodio salmastro a cui segue una nocciola decisa che
si fa sentire a lungo prima di lasciare la scena al balletto delle spezie dolci
(zafferano, cannella, noce moscata, pepe bianco), tutte immerse in fondo caldo di
pasticceria.
Al
palato è sorprendentemente pronto: la bolla aiuta a sciogliere tutta la
rotondità con cui le note dolci avevano avvolto il palato; meno complesso al
naso ma puntuale nella chiusura fresca
ed elegante.
Un
vino al quale bisogna dedicare un’appendice diversa e speciale, ovvero la premiazione
con la medaglia d’oro.
98/100
Livio Di Sante
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